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Inclusione e sport, oggi a Modena la riunione plenaria di E-Play

I partner dell’iniziativa co-progettata da ForModena e Unimore accolti dal sindaco Mezzetti

Un momento dell’incontro di oggi a ForModena dedicato al progetto E-Play

Arrivano da Lituania, Romania e Malta, sono le delegazioni delle federazioni nazionali di calcio che, assieme ai rappresentanti della UEFA Foundation for Children, all’ONG Athletes Inspire Children, all’Università di Modena e Reggio Emilia e ForModena, si sono date appuntamento martedì 6 maggio a Modena per la riunione plenaria di E-Play, il progetto transnazionale nato per promuovere il fairplay tra genitori e allenatori di bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e i 14 anni che giocano a calcio.

Ad accogliere la delegazione internazionale, il sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, che nel suo saluto ha sottolineato il contributo fondamentale dato dai partner cittadini per favorire l’inclusione sociale e combattere le disuguaglianze tramite lo sport. Un tema, questo, che è alla base dell’ormai consolidata collaborazione tra ForModena e Unimore su diversi progetti transnazionali.

Partito nel 2023, E-Play (“Educating Parents, Leaders And Young people”) è un progetto Erasums+ Sport che nel perseguire il suo obiettivo di promuovere il fairplay, dà priorità alla necessità di una rieducazione sportiva che parta da genitori, allenatori e allenatrici come modelli e figure di riferimento per i giovani giocatori e le giovani giocatrici. Centrale il ruolo di Modena, con Unimore e ForModena che compongono il Comitato tecnico scientifico dell’operazione. È grazie alla loro collaborazione in fase di progettazione, infatti, se E-Play ha ottenuto dalla Comunità Europea 400 mila euro di finanziamenti che hanno permesso la realizzazione di numerose iniziative. Tra queste, l’indagine quali-quantitativa delle buone pratiche adottate in ciascun paese partner del progetto per promuovere il fairplay e combattere la discriminazione. Indagine, a partire dalla quale è stata sviluppata una metodologia specifica, che si compone di diverse attività messe a punto appositamente per promuovere l’educazione di genitori e allenatori, che sono stati formati da esperti di livello internazionale. Attualmente, ciascuna delle federazioni partner sta, inoltre, implementando le attività di E-Play nelle loro squadre giovanili oltre ad essere impegnate in una disseminazione del progetto a livello nazionale.

Dal 2022 ad oggi sono 6 i progetti transnazionali co-progettati da ForModena e Unimore e che vedono coinvolte le federazioni Uefa europee, per un valore complessivo di 2.400.000 euro in termini di finanziamenti comunitari. Si tratta di progetti che mirano a favorire l’inclusione sociale e a combattere le disuguaglianze tramite lo sport. Il progetto “Pinball” ha l’obiettivo di eliminare gli episodi di bullismo nelle squadre di calcio di bambini e adolescenti. Mentre “Scale” mira a utilizzare il calcio per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico tra gli studenti-giocatori di età compresa tra 14 e 19 anni. “Target”, invece, promuove l’uguaglianza di genere, sfruttando la popolarità del calcio per ridurre le disparità di genere nella società, dentro e fuori dal campo da gioco. Infine, ci sono “Future” – che usa il calcio come strumento sociale per promuovere una cultura della sostenibilità ambientale tra i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni – e “Insight” che ha come obiettivo quello di individuare, a livello universitario, strategie didattiche inclusive al fine di migliorare i processi di insegnamento-apprendimento e la partecipazione, non soltanto degli studenti e delle studentesse con DSA, ma di tutti eliminando ogni differenza educativa. Tali strategie, coerenti ai principi dell’Universal Design, potranno essere diffuse e implementate in altri contesti formativi, universitari e scolastici, a livello europeo ed extraeuropeo.

















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