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Festival dello sviluppo sostenibile: 15 giorni di eventi a Reggio Emilia

Istituzioni, imprese, Università e centri di ricerca fianco a fianco nell’iniziativa promossa da ASViS e organizzata dalla cooperativa sociale L’Ovile

Maramotti, Mercuri e Prandi

Una sessantina di eventi in diverse aree del territorio provinciale, oltre 30 espressioni del mondo imprenditoriale e sociale reggiano impegnate in incontri, approfondimenti tecnici, laboratori, visite guidate; è con queste cifre che, per la prima volta, approda a Reggio Emilia il “Festival dello sviluppo sostenibile”, la più grande rassegna nazionale dedicata alla promozione della sostenibilità ambientale, economica e sociale promossa da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

L’edizione reggiana del Festival è organizzata dalla cooperativa sociale L’Ovile con il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e i Comuni di Reggio Emilia, Correggio, Novellara, Rubiera e Scandiano.

Dal 6 al 23 maggio sarà un susseguirsi di incontri che, dalla “bassa reggiana” all’alto Appennino,  coinvolgeranno associazioni imprenditoriali, istituti di ricerca, amministrazioni locali, imprese e cittadini “in un viaggio straordinario – sottolinea il presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti – all’interno di un mondo della sostenibilità che riguarda non solo l’ambiente, ma tutti quegli aspetti – dai sistemi produttivi, al lavoro, ai servizi alla persona, alla giustizia sociale – che possono assicurare sviluppo diffuso, inclusivo e duraturo”.

“Il coinvolgimento di tanti protagonisti dello sviluppo locale – prosegue Maramotti – corrisponde anche al desiderio di valorizzare l’impegno che già oggi viene messo in campo da molte realtà del territorio per attivare modelli di sviluppo più responsabili e sostenibili, mettendo in luce il lavoro che in tal senso si realizza all’interno e grazie alle comunità locali”.

“Proprio per questo – conclude il presidente de L’Ovile, che vede impegnata tanta parte dei suoi 400 dipendenti (la metà dei quali in condizione di fragilità) proprio in servizi ambientali e nell’educazione alla sostenibilità – gli eventi proposti dal Festival sono dislocati in tanti e diversi luoghi del territorio provinciale, mobilitando risorse, passioni ed esperienze che, insieme, contribuiscono anche a generare attrattività e condizioni di vita migliori per tutti”.

“Il mondo della ricerca – sottolinea Anna Maria Mercuri, docente del Dipartimento di Scienze della Vita all’Università di Modena e Reggio Emilia – è impegnato su più fronti per fornire un contributo fondamentale: da un lato, alcuni settori portano proposte nuove per una evoluzione sostenibile dei sistemi produttivi, dall’altro gli ambiti più legati alla biologia, come quello di cui mi occupo, lavora per formare i futuri cittadini e i decisori allo sviluppo di servizi alla persona coerenti con la piena sostenibilità ambientale”. “La partecipazione attiva agli eventi dei prossimi giorni – osserva Anna Maria Mercuri – vuole sottolineare proprio questo impegno e, al tempo stesso, testimoniare che l’università investe molto nella formazione su questi temi, insegnando approcci e metodi che concretamente e quotidianamente possono trovare applicazioni all’interno del sistema produttivo, preoccupandosi di coniugare gli aspetti produttivi con le necessità di tutela dell’ambiente, motivando a un uso più accorto delle risorse e spiegando che questo porta al benessere stesso di ogni azienda”.

Nel calendario dell’edizione reggiana del Festival della sostenibilità – che a livello nazionale l’ASViS propone da 9 anni – spiccano diversi incontri di carattere tecnico-scientifico, ma anche diversi eventi rivolti ai cittadini, con particolare attenzione a famiglie e bambini.

“L’obiettivo – spiega l’assessore a Cura della Città e manutenzione del territorio del Comune di Reggio Emilia, Davide Prandi – è quello di diffondere e radicare una nuova cultura della sostenibilità, e proprio per questo è importante coinvolgere tutti i soggetti che, con le loro prassi, possono contribuire al rispetto e alla valorizzazione di risorse comuni”. “Sono azioni – conclude Prandi –  che richiedono una responsabilità collettiva sulla tutela di un patrimonio comune, evitando di delegare unicamente al pubblico ciò che potrebbe rivelarsi soltanto un’azione di contenimento rispetto ai guasti provocati da prassi irrispettose dell’ambiente”.

Molto ricco, come si è detto, il calendario degli eventi in partenza il 7 maggio, con iniziative promosse da: ARCA, BIO Reggiano – Distretto Biologico, Campagna Amica Reggio Emilia, Caseificio Villa Curta, CNA Reggio Emilia, Confagricoltura Reggio Emilia, Confcooperative Terre d’Emilia, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Consorzio Oscar Romero, Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio Quarantacinque, Decathlon, Ecosapiens, EduIren, Fondazione E-35 Fotografia Europea, Gruppo di Palinologia e Paleobotanica della Società Botanica Italiana (GPP-SBI), International Kids, IREN, Laboratori Aperti – Chiostri di San Pietro, Legacoop, Lions Club Reggio Emilia, Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano, Reggionarra, SABAR – Servizi Ambientali Bassa Reggiana, Unindustria Reggio Emilia.

















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