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A Castelfranco torna SFIDE – Festival della Sconfitta

Dieci ospiti in cinque giorni, due laboratori per i più piccoli, un’attività con l’Istituto Spallanzani e tanta voglia di portare le storie dello sport sul territorio. SFIDE – Festival della Sconfitta è pronto a tornare: dal 10 al 13 ottobre – con un evento extra la sera del 19 ottobre –, la Città di Castelfranco Emilia ospiterà la quarta edizione di una kermesse che nel corso degli anni ha acquisito sempre più rilevanza.

Si inizia giovedì 10 ottobre alle ore 10, quando allo Spallanzani lo chef Stefano Polato proporrà uno show cooking davanti agli studenti. Specializzato nella scelta, preparazione e conservazione dei cibi, Polato ha lavorato per diverse missioni spaziali come quella di Samantha Cristoforetti, Luca Parmitano, Andrea Mogensen e Paolo Nespoli. Non solo pratica, però: con gli allievi rifletterà sulla sfide di mantenere il sapore agli ingredienti in un ambiente pressurizzato e su come si trasportano i cibi nello spazio, in un connubio tra scienza e cucina.

Alle ore 18 di venerdì 11 ottobre tocca Alice Pignagnoli. “Volevo solo fare la calciatrice” è il titolo dell’evento che si terrà al campo di Panzano. Il portiere del Palazzolo, oggi mamma di due bimbi e ancora in attività, proporrà una riflessione sulle difficoltà incontrate nella sua carriera da mamma e atleta professionista e come le ha affrontate, cercando di spianare la strada anche alle colleghe più giovani e a tutte le donne. Perché maternità e lavoro è un tema che impatta su tutta la società, non solo sul calcio. L’atleta incontrerà, tra le altre cose, le squadre di calcio femminili e maschili del territorio e, al termine del talk, Pignagnoli si allenerà con i partecipanti.

Si entra nel vivo sabato 12 ottobre. Alle ore 10, presso la struttura polivalente Pietro Mennea, il bolognese Diego Pettorossi racconterà il pre e il post Olimpiade. Duecentista per passione, sviluppatore di software per lavoro, il velocista ha partecipato ai Giochi di Parigi – uno dei pochi atleti non professionisti della delegazione azzurra – sfiorando la semifinale. Quali nuove sfide gli riserva il futuro? Al termine dell’incontro Pettorossi guiderà una sessione di allenamenti su pista. Sarà inoltre l’occasione di sperimentare uno sport particolare quale il tiro con l’arco, con  Lorenzo Bartolomasi e gli arcieri del Forte di Castelfranco Emilia. Alle 16, in biblioteca Lea Garofalo, Carlotta Cubeddu presenta il libro “Perdenti con le ali”, edito da Piemme nel 2019; a seguire sarà proposto un laboratorio per bambini dai sette anni in su. Alle 17, al campo da basket del parco La Stalla, si chiude la giornata con due ex cestisti, Matteo Soragna e Alessandro Mamoli, che attualmente sono le voci della telecronaca dell’NBA in Italia. Entrambi racconteranno le proprie avventure nel mondo del basket, e dopo il talk sarà il turno di un allenamento con le squadre del territorio.

Domenica, giornata di chiusura, sono quattro gli appuntamenti in programma. Si inizia con la Color run organizzata da Avis alle 8.30: partenza dal Ca’ Ranuzza e due percorsi – uno da tre e uno da cinque chilometri – all’insegna della solidarietà. Dalle 15 alle 18 si torna nella biblioteca Lea Garofalo con il laboratorio per bambini dai 3 ai 10 anni “Muoversi nel vento”, il cui obiettivo è scoprire come il movimento sia benessere e divertimento. La Racchetta d’oro 2024, la ct dell’Italtennis femminile Tathiana Garbin, si confronterà con le sfide quotidiane personali e delle sue atlete alle 16 al campo da tennis del parco La Stalla; un break dialogato prima di mettersi in campo con i partecipanti. La chiusura è alle 18.30 al Kinesfera Theatre di via Ligabue 15: Lia Capizzi e Marta Pagnini, rispettivamente giornalista ed ex ginnasta, dialogheranno sul significato delle sconfitte. Questo perché quelle del 2024 sono state le Olimpiadi della parità di genere per il team Italiano, della valorizzazione del quarto posto e dell’accettazione di apparenti insuccessi come momenti immancabili nelle carriere degli atleti come nella vita delle persone.

La grande chiusura è affidata all’attore Stefano Fresi, che sabato 19 ottobre, alle ore 21 presso il teatro Dadà, con il monologo “Da Ayrton Senna a Kostas: le Sfide di Stefano Fresi” condurrà i partecipanti in un’affascinante esplorazione del tema delle sfide e delle sconfitte, condividendo personali esperienze e riflessioni.

«Un’occasione – sottolinea Federica Ferro, presidente di Tilt, associazione che cura l’organizzazione del Festival – per esplorare come le sconfitte abbiano segnato i passi più significativi nella storia, nella scienza, nello sport, nell’educazione e nella vita quotidiana di tutti noi. Un’occasione per affrontare la paura di non essere all’altezza delle sfide quotidiane e trasformare gli errori in opportunità di rilancio personale, collettivo e territoriale. Un confronto aperto a tutte le età, con figure di spicco del mondo dello sport, del giornalismo e della cucina, con l’occhio rivolto ai più giovani: questo è SFIDE, e ne siamo orgogliosi».

Si tratta, aggiungono dall’Amministrazione di Castelfranco Emilia, «di un progetto virtuoso. Non vogliamo certo esaltare la sconfitta in quanto tale; piuttosto, invece, crediamo sia compito di un Comune incentivare momenti di riflessione su situazioni di difficoltà che ogni giorno possono capitare. Peraltro tutto questo è reso possibile grazie ad una associazione virtuosa, Tilt, che è composta da tanti giovani con idee innovative che si rivelano vincenti». E ancora: «Con SFIDE saranno toccati luoghi chiave del territorio, dal teatro Dadà al parco La Stalla, passando per la biblioteca e la struttura polivalente. Insomma, è un Festival diffuso la cui grandezza, tra le altre, è quella di permettere a tanti giovani di passare qualche ora con gli idoli della propria disciplina, che in diverse occasioni scenderanno in campo per dare consigli e spronare al miglioramento».

Gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero. SFIDE è realizzato dal Comune di Castelfranco Emilia in collaborazione con Tilt, con il contributo di Fondazione di Modena e Chiesa Valdese, e il patrocinio di Coni, Cip e Fidal.

 

















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