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Terre di Castelli, importante intervento del Gruppo Hera per una nuova dorsale idrica e una rete più efficiente

Una rete idrica sempre più efficiente e affidabile, capace di distribuire maggiori volumi di acqua a servizio dei comuni pedemontani.

E’ imponente l’intervento di rinnovo e potenziamento della rete acquedottistica e in parte fognaria previsto dal Gruppo Hera nell’ambito dei finanziamenti PNRR, in partenza lunedì 30 settembre in località Settecani, tra i territori di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto. Il primo stralcio, per un investimento che supera il milione di euro, prevede infatti il restyling di tre chilometri e mezzo di tubature che servono i tre comuni.

Il cantiere al via la prossima settimana insisterà sulla Sp 17 (via per Modena) indicativamente fino in primavera e vedrà la sostituzione di un lungo tratto di tubature esistenti con due nuove condotte, una a servizio delle utenze che affacciano sulla strada provinciale e una, che fungerà da dorsale, pensata per distribuire maggiori volumi di acqua alle zone pedecollinari. Contestualmente, nello stesso tratto, sarà risanata la rete fognaria.

I lavori interesseranno progressivamente il tratto di strada provinciale compreso tra le località Settecani e Cà di Sola: sarà temporaneamente chiusa la corsia in direzione sud dalle ore 8.00 del lunedì fino al pomeriggio del venerdì (ore 18.00), mentre il sabato e la domenica si transiterà in entrambi i sensi di marcia. E’ quindi prevista una deviazione e saranno sempre garantiti gli accessi ai residenti e ai mezzi di soccorso. L’intervento, progettato e diretto dal Gruppo Hera, comporterà un impatto limitato sulla viabilità anche all’altezza della rotatoria all’intersezione con la Nuova Pedemontana: nel corso dei lavori, infatti, i tecnici ne affronteranno l’attraversamento senza ricorrere a scavi a cielo aperto, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative.

Durante le fasi di lavorazione, saranno possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio idrico mentre, in caso di interruzioni prolungate, gli utenti saranno preventivamente avvisati.

L’intervento si inserisce all’interno di una progettazione più ampia con l’obiettivo di rendere la rete idrica sempre più interconnessa ed efficiente, in particolare a servizio del territorio pedecollinare. Concluso questo primo stralcio di lavori, infatti, nel 2025 sempre grazie ai fondi PNRR è prevista la realizzazione di una ulteriore dorsale idrica di circa tre chilometri fino a Solignano, mentre il terzo stralcio riguarderà il rinnovo di altri due chilometri di rete, da Ca’ di Sola fino a Spilamberto. In tutto il progetto avrà un costo di oltre tre milioni di euro.

“Apprezziamo e condividiamo questo importante intervento di Hera per il rinnovo e il potenziamento dell’acquedotto, ormai necessario visti anche i problemi che si sono verificati negli anni passati, in particolare nel tratto della SP17 tra Cà di Sola e la nuova Pedemontana – dichiara il sindaco di Castelvetro, Federico Poppi –  Chiedo ai cittadini di avere pazienza se ci saranno alcuni disagi e modifiche alla viabilità perché al termine dei lavori avremo un acquedotto più efficiente e affidabile per tutti”.

“Grazie ai fondi PNRR – commenta il sindaco di Spilamberto, Massimo Glielmi – Hera eseguirà un intervento importante sulle infrastrutture idriche del nostro territorio, che permetterà maggiore efficienza e meno sprechi. La cura dell’ambiente passa anche attraverso la manutenzione e la cura delle reti, un elemento importante per rendere sempre più competitivo e moderno il contesto in cui viviamo e lavoriamo”.

“Questo programma in tre stralci è ambizioso e importante, sia dal punto di vista progettuale sia sotto il profilo operativo ed economico  – spiega Emanuele Galloni, responsabile Servizio Idrico di Modena del Gruppo Hera – L’intervento è finalizzato infatti a migliorare sempre più la disponibilità della risorsa idrica e accrescere l’affidabilità dell’infrastruttura esistente, in un territorio spesso alle prese con fenomeni meteorologici estremi. L’investimento permetterà infine di minimizzare la necessità di interventi manutentivi e, conseguentemente, le interruzioni non programmate”.

















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