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Un progetto per trasferire i conigli dalle aree verdi di Modena

Sono troppi e creano disagi e problemi igienico-sanitari

La loro nuova casa sarà un’azienda agricola di Concordia, dove potranno vivere indisturbati nei recinti creati apposta per ospitarli. È in corso in questi giorni il trasferimento degli ultimi conigli rimasti al parco XXII Aprile dopo che, a luglio dello scorso anno, venne spostata una prima parte della colonia.

La cattura e il trasferimento degli animali del parco, coordinato dall’Ufficio Diritti animali del Comune di Modena, si svolge nell’ambito di un programma triennale che riguarderà, nel corso del tempo, anche altre aree verdi nelle quali i cittadini segnalano la presenza di questi animali. I conigli, infatti, che si sono riprodotti probabilmente dopo alcuni abbandoni avvenuti negli anni scorsi, sono mansueti e simpatici ma creano danni negli orti e nei giardini vicini, dove vanno in cerca di cibo, e, soprattutto, provocano problemi di tipo igienico-sanitario dovuti alla presenza di escrementi anche nelle aree cortilive dei nidi d’infanzia dove possono entrare in contatto con i bambini, e al rischio di trasmissione di patologie, portate da pulci e zecche, anche attraverso i tanti cani accompagnati a passeggio che, inoltre, sfuggendo al controllo dei padroni, possono diventare un pericolo per gli stessi conigli.
Le operazioni di recupero degli animali al parco XXII Aprile, per nulla semplici, sono affidate agli operatori dell’associazione Il Pettirosso. Una volta catturati, con tutte le cautele del caso, gli animali saranno presi in carico dall’azienda agricola Federico Riccò di Concordia, esperta nel settore. Qui i conigli saranno sterilizzati e vaccinati e, dopo la fase di quarantena, potranno proseguire la loro vita accuditi e in sicurezza nei recinti.
La stessa azienda si occuperà anche del recupero e del trasferimento delle tartarughe, poco meno di una decina, della specie Trachemys (tartarughe palustri americane), attualmente presenti nel parco della Resistenza. L’obiettivo, in questo caso, è preservare la biodiversità del parco tenendo sotto controllo l’eventuale crescita della colonia. Le tartarughe, infatti, possono distruggere le ovature che i rospi smeraldini depongono in primavera. Le tartarughe, come i conigli, troveranno la loro nuova casa nell’azienda agricola.
L’incarico di cattura e trasferimento di coniglie e tartarughe presenti nelle aree verdi del territorio comunale è stato affidato all’azienda agricola Federico Riccò a seguito di trattativa diretta su Mepa e ha un valore di 35 mila 870 euro per tre anni, da luglio 2024 a dicembre 2026.

















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