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Il 31 luglio presidio lavoratori comparto sicurezza presso la Prefettura di Modena

Si svolge anche a Modena, in contemporanea alla mobilitazione nazionale, il presidio dei sindacati di Polizia Silp Cgil e Polizia Penitenziaria FP Cgil mercoledì 31 luglio a sostengo delle rivendicazioni del comparto sicurezza e difesa. A livello nazionale è previsto il presidio a Montecitorio dalle ore 10 con la presenza anche del segretario nazionale Cgil Maurizio Landini. Iniziative e presidi territoriali si svolgono in diversi capoluoghi di provincia e di regione, davanti alle Prefetture.

A Modena, il presidio è davanti alla Prefettura (viale Martiri Libertà, 34) dalle ore 10 alle 12.

I temi principali della mobilitazione sono il rinnovo contrattuale, le questioni previdenziali e, più in generale, la sicurezza democratica nel nostro Paese.

Nonostante le proteste degli ultimi mesi da parte di Fp Cgil e Silp Cgil e le critiche sollevate anche dai sindacati dei militari, il Governo non ha avanzato alcuna proposta significativa per quanto riguarda il rinnovo del contratto per le forze di polizia e le forze armate.

“Gli incontri tenuti finora non hanno portato ad alcun progresso. È evidente che questo Esecutivo, dopo continui slogan e promesse, non ha la volontà di dare una risposta concreta alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sicurezza e difesa” affermano Vincenzo Palladino (Silp Cgil), Giada Catanoso (Fp Cgil) e Aurora Ferrari (segreteria Cgil Modena).

Nonostante le dichiarazioni ideologiche di questo Governo, che affermava di voler mettere al centro anche i lavoratori in divisa, la realtà è ben diversa: non sono stati previsti aumenti salariali significativi per le lavoratrici e i lavoratori in divisa del comparto sicurezza e difesa né assunzioni straordinarie per garantire servizi efficaci ed efficienti in tema di sicurezza.

“La scarsità delle risorse destinate al comparto e la poca attenzione che viene messa alle condizioni di lavoro delle operatrici e degli operatori mette a rischio la sicurezza democratica del nostro Paese” commentano ancora i sindacalisti Cgil.

 

 

















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