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Terminata la stagione per la pallanuoto Reggiana

Per la squadra granata sfuma il sogno dei playoff e della promozione

Con grande amarezza e delusione è terminata la stagione per la pallanuoto Reggiana. Dopo un campionato entusiasmante, condito da un girone di andata quasi perfetto, e un ritorno non all’altezza delle avversarie, la Regia si è vista costretta a lasciare il pass playoff a Lodi. L’ultima partita del Campionato maschile regionale di serie C, infatti, si è chiusa con la sconfitta della Reggiana per 8 a 10 contro la Sporting Lodi. La Reggiana è rimasta al terzo posto, con 43 punti, dopo la Sporting Lodi (anche lei 43 punti, ma più reti) e la Mestrina Nuoto (49).

Quello della settimana scorsa è stato un sabato amaro, soprattutto per come si era indirizzata inizialmente la partita, con la Reggiana avanti di tre reti alla fine del secondo tempo; nel terzo e quarto tempo, Lodi però ha messo la freccia e non ha perdonato più niente, ribaltando completamente la partita e le sorti del Campionato.

La Reggiana si complimenta con la Sporting Lodi e la Mestrina Nuoto per la bella sfida a distanza che l’ha accompagnata per tutta la durata della stagione. I tecnici si complimentano anche con i ragazzi granata, che ci hanno provato fino alla fine senza mai mollare, e con i tifosi, che hanno sostenuto e accompagnato la squadra in ogni singola partita, sempre pronti a incitare o dare una parola di conforto quando le cose non andavano come si sarebbe voluto.

“Quella di sabato scorso è stata una partita molto bella e intensa – sottolinea il mister Filippo Franceschetti -, in realtà non ne abbiamo giocato una ma due: i primi due tempi una partita, i successivi due tempi un’altra completamente diversa. Siamo partiti bene, siamo andati sotto solo di due gol, ci può stare, abbiamo fatto un errore difensivo all’inizio, poi abbiamo preso un gol dal loro mancino, che ha trovato la diagonale, facendo un ottimo gesto tecnico. Poi abbiamo rimesso in piedi la partita, siamo riusciti subito a pareggiare, nel secondo tempo abbiamo preso il largo, portando il punteggio sul 6 a 3. Li abbiamo arginati e messi in difficoltà, indirizzando fortemente la partita dalla nostra parte. Nel momento in cui era necessario continuare – evidenzia -, stringere ulteriormente i ranghi in difesa e proseguire su una partita che ci stava dando soddisfazioni, all’improvviso e in modo del tutto inspiegabile, abbiamo totalmente smesso di giocare in attacco, e questo ha aperto al loro contropiede. Sono riusciti a rientrare e a noi è mancata la lucidità, abbiamo avuto una sorta di crollo psicologico e nel quarto tempo siamo completamente affondati. Alla fine della partita, negli ultimi due tempi, abbiamo subito 7 gol e ne abbiamo segnati solo 2”.

“Siamo stati anche sfortunati nel finale – prosegue poi -, purtroppo questa squadra ha evidenziato il suo più grande limite che è quello mentale: basta un alito di vento per spegnere la testa di tutta la squadra, e questo si paga a caro prezzo. Faccio i miei complimenti al Lodi perché hanno avuto la testa e la grinta di stare attaccati alla partita tutti e quattro i tempi, che è la cosa che a noi è mancata e che poi ti permette di giocare questo tipo di partite”.

Sfuma così il sogno della promozione. “Si chiude una stagione fallimentare – chiosa l’allenatore -, dopo il girone d’andata i presupposti e le prospettive erano diversi, ma abbiamo avuto un crollo psicologico nelle ultime cinque partite, dove non siamo riusciti a mettere in vasca quello che abbiamo messo nelle prime 13 del Campionato. Dispiace molto, lascia l’amaro in bocca. Faremo le giuste riflessioni e tireremo le somme su una stagione che si chiude in modo molto amaro. Ringrazio tutti i tifosi che sono venuti numerosi alla partita – aggiunge – e i ragazzi per la costanza e l’impegno che ci hanno messo. Adesso è il momento di soffrire, però li invito a non abbattersi. L’anno scorso abbiamo visto salire una squadra che avevamo battuto, quest’anno vediamo salire ai playoff due squadre che non ci sono state superiori dal punto di vista dell’aspetto tecnico e fisico, ma solo su quello mentale, che però diventa determinante man mano che si sale di livello. Ci saranno delle valutazioni da fare. Siamo delusi per un Campionato dove potevamo arrivare primi e invece ci ritroviamo terzi dopo una stagione dove abbiamo faticato e dato tanto”.

 

 

















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