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Centri estivi, contributi alle famiglie modenesi e al personale educativo

Autore – Copyright: Roberto Brancolini

Aggiornamento degli albi dei gestori, contributi alle famiglie, personale educativo assistenziale per bambini e ragazzi disabili, spazi per le attività estive ai gestori che ne fanno richiesta.

Procede a pieno ritmo l’organizzazione delle attività estive che a Modena coinvolgono ogni anno migliaia di bambini e ragazzi. “Stiamo preparando tante opportunità di gioco e socializzazione per i bimbi e le bimbe della nostra città – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – importanti per il loro sviluppo, oltre che per dare risposte di qualità alle famiglie nel periodo in cui l’attività scolastica è sospesa”.

Nella seduta di martedì 26 marzo la Giunta comunale ha approvato l’adesione alla misura regionale per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro attraverso contributi alle famiglie a sostegno delle spese di frequenza ai centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, fascia d’età che si amplia fino ai 17 nel caso di ragazzi con disabilità. Per Modena la misura vale quasi 300mila euro (296mila per l’esattezza) derivanti dal finanziamento PrFse+ della Regione. Lo scorso anno sono state 1.787 le domande di contributo presentate dalle famiglie, tutte accolte per complessivi oltre mezzo milione di euro di sostegni erogati anche grazie alle ulteriori risorse stanziate dal Comune.

Per garantire una più ampia partecipazione alle attività, anche per l’estate 2024 il Comune alza il limite Isee indicato dalla Regione per l’accesso ai contributi: da 24 a 28mila euro. “Innalzare il limite Isee per ampliare la platea dei beneficiari e coordinarci con tutti i soggetti e le associazioni che possono garantire una qualità educativa nelle proposte va nella direzione di sostenere il maggior numero di possibile di famiglie”, continua l’assessora Baracchi precisando: “Abbiamo, inoltre, già deliberato lo stanziamento delle risorse necessarie a garantire il contributo anche alle famiglie con bambini che frequentano le attività estive rivolte alla fascia 9-36 mesi d’età, mantenendo anche in questo caso il limite Isee a 28mila euro in modo da garantire parità di condizioni di accesso ai benefici”. Con lo stesso atto la Giunta, infatti, ha confermato i voucher per le famiglie con Isee fino a 28mila euro, completamente finanziati dal Comune per un importo complessivo di circa 90mila euro, finalizzati a sostenere la frequenza alle attività estive dei piccoli in età da nido.

Come il contributo rivolto alla fascia d’età 3-13 anni previsto dalla misura regionale Conciliazione vita-lavoro, il valore massimo settimanale di ciascun voucher, a copertura parziale o totale del costo di frequenza, è di 100 euro e potrà essere ripetuto per tre settimane o comunque fino a un valore massimo di 300 euro.

Per richiedere i contributi, le famiglie devono scegliere tra le proposte incluse negli albi pubblicati dal Comune e in corso di aggiornamento in queste settimane; sono infatti aperti gli avvisi pubblici che consentono ai gestori già in elenco di integrare le proposte dello scorso anno diversificandole o presentandone di nuove e a nuovi gestori di aderire al progetto. Ai gestori dei centri estivi rivolti alla fascia d’età 9-36 mesi, che possono essere realizzati solo da soggetti autorizzati e comportano maggiori costi organizzativi, l’amministrazione comunale riconosce inoltre un contributo economico settimanale per ogni bambino frequentante, finalizzato calmierare la retta applicata alle famiglie, con una spesa complessiva a carico dell’ente locale di 230.000 euro. L’anno scorso i bambini frequentanti della fascia 9/36 mesi d’età che hanno usufruito di tariffe calmierate sono stati 984.

Inoltre, i gestori iscritti agli albi, che non dispongono di sedi idonee alle attività estive, possono richiedere l’utilizzo di locali di proprietà comunale, come nidi, scuole d’infanzia e scuole degli Istituti comprensivi. “Le proposte di gioco, educazione e socializzazione saranno diverse per le fasce d’età – sottolinea infine l’assessora – ma in tutte ci sarà particolare attenzione ai progetti d’inclusione”. I gestori di attività estive per la fascia d’età 9-36 mesi e di centri estivi per la fascia 3-17 anni inseriti nei rispettivi albi comunali possono richiedere personale educativo assistenziale per sostenere la partecipazione dei bambini e ragazzi con disabilità certificata, sulla base delle domande di iscrizione presentate dalle famiglie. La spesa sostenuta dal Comune la scorsa estate per supportare la partecipazione dei bambini disabili a centri estivi e attività estive si è aggirata complessivamente intorno ai 350mila euro.

Per ulteriori informazioni sugli elenchi e sui contributi per le famiglie si possono consultare pagine e aggiornamenti sul sito istituzionale dell’ente (www.comune.modena it/servizi/educazione e formazione/centri estivi).
















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