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Emergenza abitativa, accordo tra enti: Calderara ristrutturerà e gestirà alloggi del Comune di Bologna presenti nel suo territorio

Emergenza abitativa, accordo tra enti: Calderara ristrutturerà e gestirà alloggi del Comune di Bologna presenti nel suo territorio

Il Comune di Calderara di Reno gestirà 4 alloggi presenti sul suo territorio, di proprietà del Comune di Bologna e attualmente sfitti, sostenendo le spese per ristrutturarli e assegnandoli tramite la propria graduatoria ERP. Sarà possibile grazie ad una convenzione tra i due enti, che verrà stipulata a breve e il cui schema è stato nei giorni scorsi approvato dalla Giunta Comunale calderarese, che aveva precedentemente acquisito le disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Bologna e del gestore ACER.

Gli appartamenti si trovano in via Di Vittorio, nella zona centrale di Calderara, e necessitano di lavori di ripristino per un totale di circa 33 mila euro: in base all’accordo col Comune di Bologna, che dispone nella Città Metropolitana di 552 alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui 92 a Calderara, il Comune “ricevente” dopo la firma avrà l’onere della ristrutturazione, quindi gestirà per 15 anni l’affitto degli appartamenti, tramite l’ufficio locale di Acer e con l’utilizzo delle graduatorie ERP comunali.

«Quella abitativa – commentano il Sindaco Giampiero Falzone e l’Assessore alla Casa Maria Claudia Mattioli Oviglio – è un’emergenza seria, nella quale l’intervento spetta al settore pubblico visto che le risposte del mercato alla domanda di case in affitto risultano purtroppo quasi nulle». Valutato l’aumento delle richieste di sostegno a causa del disagio abitativo, che non trovano risposta sufficiente nelle assegnazioni annuali di alloggi comunali (sono attualmente 70), l’Amministrazione ha cercato strade alternative: «Nel nostro piccolo – prosegue il primo cittadino – abbiamo dato in questi anni delle risposte concrete: penso a Pop-House, il social housing di via Garibaldi con 22 immobili comunali inaugurato ufficialmente lo scorso anno, e alle attuazioni di comparti di Edilizia Residenziale Sociale (ERS). C’è una fascia di cittadini, però, che non trova risposta in questi due strumenti: da qui la nostra idea di dare un’ulteriore risposta, in modo da scorrere la nostra graduatoria, con l’utilizzo di patrimonio pubblico non nostro per emergenze abitative del territorio calderarese. Patrimonio che abbiamo ritenuto doveroso ristrutturare a nostre spese anziché lasciarlo sfitto. Ringrazio, quindi, il Comune di Bologna che ha accolto la nostra richiesta ed auspico che questi 4 immobili possano aumentare nel tempo».
















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