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Modena, contro l’alcolismo l’approccio eco-sociale di ACAT

Informare sui problemi alcolcorrelati, sensibilizzare a mettere in discussione convinzioni e comportamenti nei confronti delle bevande alcoliche, ma anche promuovere l’attivazione delle risorse della comunità nel riconoscere precocemente e prevenire il problema. Sono alcuni dei principali obiettivi del corso organizzato da Acat Associazione Club Alcologici Territoriali in programma dal 22 al 26 gennaio a Modena, presso la parrocchia di San Lazzaro, in via Livio Borri 90.

Il “Corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale antropo-spirituale”, organizzato insieme all’Ausl di Modena, patrocinato dal Comune di Modena e dal Quartiere 2, oltre che dal Comune di Nonantola, sostenuto dalla Fondazione di Modena, è rivolto a operatori sanitari, sociali e a tutte le persone interessate ai temi connessi a salute individuale e collettiva.

“L’abuso di alcol, sempre più diffuso, non è infatti solo un problema di salute individuale ma è allarmante anche dal punto di vista delle ricadute in termini di salute pubblica, basti pensare all’incidenza che ha sull’aumento degli incidenti stradali, delle aggressioni in generale e più in particolare dei contrasti e della violenza in ambito familiare”, afferma l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli che aprirà i lavori insieme al direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Fabrizio Starace, al direttore del Distretto di Modena Andrea Spanò, al parroco di San Lazzaro Don Raffaele e ai presidenti di Acat Modena Denis Gherardini e di Arcat Emilia-Romagna Ivano Marchi.

L’Associazione Acat, fondata nel 1979 da Vladimir Hudolin, affronta il problema alcolcorrelato con un’impostazione sociorelazionale: se, cioè, l’alcol altera i rapporti relazionali e agisce come spazio rifugio per sottrarsi alle difficoltà di mediazione con gli altri, esasperando l’isolamento, per sottrarsi a questa seduzione occorre rivitalizzare le relazioni, favorendo il miglioramento delle relazioni familiari, anche attraverso il confronto tra più famiglie. Dall’altra parte, i Servizi Sanitari per la Salute Mentale e le Dipendenze Patologiche si occupano di sviluppare la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle problematiche psicologiche e fisiche dei soggetti con problemi di alcol. I due approcci sono quindi complementari e, di conseguenza, se adottati insieme, sono più efficaci nella ricerca di un cambiamento di stile di vita, presupposto indispensabile per conoscere i rischi del consumo non moderato di alcol e allontanarsene.

Anche il funzionamento e le visite agli incontri settimanali dei club alcologici territoriali, così come le complesse dinamiche di conduzione di club familiari, saranno al centro del corso che intende formare operatori volontari e informare un pubblico più ampio sui problemi alcolcorrelati.

I lavori si concluderanno venerdì 26 con la tavola rotonda “Tessiture relazionali su protezione e promozione della salute” a cui parteciperanno tra gli altri anche padre Giuliano Stenico presidente del Ceis di Modena e la sindaca di Nonantola Federica Nannetti.

Per informazioni e iscrizioni si può indirizzare una email a www.acatmodena.org/corso2024 oppure contattare la segreteria: tel. 3298982331 (Lucia) e 3393801437 (Giuseppe).

















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