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Nuova scuola media a Castel Maggiore: cantiere al via

Lavori in tre fasi fino a marzo 2026, garantita la continuità didattica

Aperto il cantiere e avviati i lavori per il primo stralcio della realizzazione del nuovo istituto secondario di primo grado, la scuola “media” Donini Pelagalli, che sorgerà sul luogo del plesso esistente, sostituendolo per stralci successivi. L’intervento di demolizione e ricostruzione è finalizzato a risolvere definitivamente le problematiche di adeguamento sismico ed i limiti energetici dell’edificio, e consegnare ai giovani uno spazio educativo del tutto nuovo, progettato con criteri contemporanei per spazi come la palestra, la biblioteca, la sala insegnanti, spazi informali e di relax e un’ampia area esterna per attività ludiche e sportive.

Il progetto è stato realizzato dallo studio SETTANTA7 che si è avvalso della consulenza della Prof.ssa Beate Weyland, pedagogista di caratura internazionale, docente presso la Libera Università di Bolzano, e di Rizoma Architetture, e vede la collaborazione ingegneristica di Holzner & Bertagnolli engineering e Studio Perillo SRL.

Importante il processo di partecipazione che a partire dall’ipotesi progettuale ha coinvolto nel corso gli operatori della scuola, dalla dirigente scolastica ai docenti, al personale tecnico e amministrativo, alle famiglie. Per quanto riguarda l’integrazione con la comunità cittadina, la scuola sarà dotata di aula magna, spazio a disposizione degli studenti e della comunità versatile e luminoso, mentre la palestra è stata progettata per poter ospitare nelle ore extrascolastiche eventi e manifestazioni, in diretto collegamento visivo e funzionale con l’area sport che verrà realizzata all’esterno.

Alcuni numeri: il complesso misurerà 6282 mq, ospiterà 600 alunni, conterà su 30 ambienti didattici.

L’opera è finanziata con 14 milioni di euro derivanti dal Bando PNRR per l’edilizia scolastica, cui si aggiungono il contributo FOI (Fondo per l’avvio di opere indifferibili) del MEF di € 1.400.000 ed un finanziamento di € 1.750.000 proveniente dal GSE per gli accorgimenti finalizzati al risparmio energetico.

Il nuovo edificio sostituirà progressivamente l’attuale plesso scolastico, ed il percorso è stato studiato per consentire prima la costruzione delle nuove aule, e successivamente la demolizione del vecchio fabbricato, con passi successivi che consentiranno sempre e comunque la piena fruibilità delle attività didattiche.

I lavori per la costruzione della nuova scuola si svolgeranno in tre fasi, durante le quali sarà garantita la continuità didattica:

1 – dicembre 2023 – dicembre 2024: preparazione dell’area di sedime ed edificazione della manica su tre piani destinata ad ospitare gran parte delle nuove aule, la mensa e l’aula magna. In questa fase il percorso pedonale da via Bondanello a via La Malfa sarà interrotto nella zona della scuola, per essere ripristinato a lavori conclusi.

2 – dicembre 2024 – agosto 2025: demolizione ala ovest e ricostruzione della palestra

3 – giugno 2025 – Marzo 2026: demolizione palestra aule e uffici e costruzione del nuovo blocco centrale della scuola.

La Sindaca Belinda Gottardi ha fortemente creduto in quest’opera: “La nuova scuola supera i limiti costruttivi del precedente edificio, in particolare l’adeguamento alle prescrizioni antisismiche sempre più difficoltoso, ma oltre alla sicurezza offre anche la prospettiva di una nuova didattica e di spazi più belli e adeguati, cercando di fornire risposte alle esigenze di una fascia di popolazione giovanile, quella della scuola secondaria di primo grado, che rappresenta una terra di mezzo spesso “saltata” dai processi di riforma della scuola che si sono concentrati maggiormente su scuola primaria e scuola superiore.

Stiamo costruendo una cittadella del sapere, della cultura e della formazione che necessita di spazi adeguati, pensati con criteri architettonici, sociali ed ambientali del tutto nuovi rispetto all’Italia degli anni ‘70. Il nuovo edificio si inserisce in un contesto sul quale insistono anche il Keynes, il Parco del sapere con la nuova biblioteca nel parco Calipari, il Fa-Lab. Il finanziamento, che è il più alto mai ottenuto dal nostro comune, ci permette di fare un passo avanti decisivo. Dobbiamo sottolineare l’ottima performance dell’ente nella partecipazione a bandi di finanziamento: questi 17 milioni si aggiungono ad altri 5 milioni che abbiamo ottenuto da inizio mandato, direttamente e in concorso con l’Unione Reno Galliera”.

















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