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Giornata Internazionale della Montagna, un’analisi di Lapam Confartigianato sull’Appennino modenese

Le attività artigiane sono oltre il 30% delle imprese totali del territorio. «Il turismo resta essenziale, serve investire per garantire qualità di servizi

«La montagna è una risorsa per tutta la provincia e, in quanto tale, va valorizzata tutto l’anno, non solamente nei periodi prettamente turistici, che restano comunque i momenti più importanti per la promozione del territorio». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna che si celebra ogni 11 dicembre enfatizza il ruolo chiave che i territori della montagna giocano sul tutto il territorio.

Come emerge da un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, il tasso di imprenditorialità, inteso come numero di imprese attive ogni 100 abitanti, nei comuni montani è pari a 10,7 imprese ogni 100 residenti: un dato che supera la media provinciale di 9,1 imprese per 100 abitanti. Le imprese artigiane rappresentano il 33,6% delle imprese totali attive sul territorio, con un peso superiore rispetto al 30,4% rilevato nel resto della provincia di Modena. Focalizzando l’attenzione sulle micro e piccole imprese con meno di 50 addetti, dall’analisi emerge che costituiscono il 99,4% delle unità locali attive sul territorio e occupano il 78,5% degli addetti. Positivo anche il dato del mercato del lavoro che al 2022, riferimento più aggiornato, segna un tasso di occupazione del 53,2%, le ore lavorate mostrano un +5,1% e il fatturato registra un +7,1%. Il turismo rimane comunque strategico: un turista su cinque pernotta in montagna e nel 2022 si sono registrate oltre 282 mila presenze nei comuni montani, il 24,6% in più del 2021, recuperando i livelli del 2019. La stagione invernale dicembre 2022-marzo 2023 ha registrato oltre 220 mila turisti e 487 mila pernotti, rispettivamente +32,4% e +15,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

«Questi dati confermano che la montagna è viva – conclude il Segretario Generale Rossi –, ma per mantenerla tale bisogna continuare a investire nel territorio e nei servizi. La montagna è un’occasione per svagarsi dalla città e ritrovarsi in paesaggi suggestivi, all’aria aperta. Ci si può cimentare in escursioni difficilmente pareggiabili in altre aree. E poi l’enogastronomia. Come associazione investiamo e crediamo molto nel territorio dell’Appennino: lo dimostriamo con le numerose attività che promuoviamo per il tessuto economico e sociale. Ma anche i decisori politici devono agire concretamente per dare nuova linfa al territorio e ai piccoli borghi montani. Le risorse del Pnrr in questo senso hanno un ruolo fondamentale: è necessario e decisivo saperle mettere a terra».

















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