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Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”: uno sguardo al futuro e un tributo alle origini

L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia accoglie con profonda soddisfazione l’acquisizione di Holostem srl da parte di Fondazione Enea Tech e Biomedical, annunciata pochi giorni fa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, On. Adolfo Urso, e ormai in procinto di realizzarsi.

Questo passaggio rappresenta un traguardo importante in quanto la Fondazione, presieduta dal Prof. Giovanni Tria, nasce appunto con lo scopo di promuovere a livello nazionale il potenziamento della ricerca, lo sviluppo e la riconversione industriale del settore biomedicale.

Holostem continuerà quindi a essere attiva presso la sede del Centro di Medicina Rigenerativa (CMR), costruita grazie al lungimirante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e concessa in uso a Unimore. In questa occasione, ricordiamo con profondo affetto e senso di riconoscenza il Prof. Stefano Ferrari, fondatore e, dal 2005, primo Preside della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie istituita presso il nostro Ateneo, con una iniziativa di assoluta avanguardia a livello nazionale, purtroppo prematuramente scomparso nel 2008. Grazie alla sua passione e alla sua intelligenza strategica, rivolta costantemente al bene comune, egli ha dato un fondamentale impulso allo sviluppo delle ricerche sulle terapie cellulari e biotecnologiche, anche attraverso il reclutamento di un iniziale gruppo di ricercatori e professori di fama internazionale nel campo delle cellule staminali e della terapia cellulare e genica. Il Centro a lui dedicato è quindi divenuto rapidamente punto di riferimento internazionale per le terapie avanzate mediante l’utilizzo di cellule staminali epiteliali, anche grazie al sostegno dei precedenti Rettori di Unimore: Gian Carlo Pellacani, Aldo Tomasi e Angelo Andrisano.

All’interno del CMR “Stefano Ferrari” si è sviluppata l’attività di Holostem Terapie Avanzate, spin-off del nostro Ateneo con la partecipazione maggioritaria di Valline (gruppo Chiesi), e avente come soci i Professori Graziella Pellegrini e Michele De Luca insieme con Unimore. L’illuminato sostegno della famiglia Chiesi e la sinergia tra i partners hanno posto le condizioni per lo sviluppo da parte di Graziella Pellegrini e Michele De Luca, e dei gruppi di ricerca da loro diretti, di ricerche di straordinario rilievo, che hanno condotto a terapie di avanguardia per centinaia di persone in Italia e all’estero che, diversamente, non avrebbero trovato risposte adeguate alle loro sofferenze.

Dal 2022 è emersa la necessità di assicurare la transizione da una fase pioneristica a una nuova configurazione societaria in grado di permettere stabilità produttiva e ulteriore sviluppo di prodotti terapeutici innovativi.

In questo periodo molto complesso e articolato, e in particolare per tutta la durata delle interazioni con Fondazione Enea Tech e Biomedical, Unimore ha operato con assiduità, impegno e senso di responsabilità nelle sedi deputate, attraverso l’impegno diretto del Rettore e del Direttore Generale, nonché del Prof. Stefano Cosma in seno al Cda, e con il supporto della Direzione Economico Finanziaria, delle altre Direzioni competenti e di un team di consulenti sul versante giuridico a cui siamo profondamente grati, al fine di affrontare con efficacia le complessità di questa transizione.

È stato essenziale per il successo dell’operazione il supporto di eminenti membri del Governo, della struttura ministeriale e della Fondazione, a cui va il ringraziamento dell’Ateneo.

Fondamentale è stato il sostegno del gruppo Chiesi Farmaceutici, che anche in questa fase di transizione ha assicurato un prezioso supporto, e l’opera del Dott. Mario Tardini e dei suoi collaboratori che, con competenza e pazienza, hanno condotto le trattative.

Un ringraziamento particolare va tributato a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano in Holostem, la cui dedizione alla causa, unita ad una professionalità esemplare, ha contribuito significativamente ai progressi nel campo della medicina rigenerativa.

È altresì importante sottolineare il sostegno e l’interesse dimostrato dalla società civile nei confronti dell’attività portata avanti da Holostem. La loro fiducia, manifestata in vari modi, ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo e sul successo delle nostre iniziative.

Un ringraziamento speciale va anche ai pazienti che hanno giocato un ruolo cruciale in questo percorso, non solo scientifico ma anche umano. La loro fiducia nelle nuove terapie e la loro partecipazione nella ricerca hanno contribuito a fornire speranza e nuove possibilità a molti altri.

Il CMR “Stefano Ferrari” continuerà quindi a produrre ricerche e terapie avanzate, non solo grazie alla nuova Holostem ma anche alle ricercatrici e ai ricercatori Unimore che, in vari campi, svolgono attività scientifica di eccellente livello e fanno parte di Centri interdipartimentali come il Centro Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa, accreditato presso la Regione come laboratorio della Piattaforma Scienze della Vita della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.

Il ruolo chiave di Unimore nella ricerca biomedica avanzata è ben testimoniato dalla leadership dello Spoke 1 “Genetic Diseases”, diretto dal Prof. Antonello Pietrangelo, nel programma di ricerca “National Center for Gene Therapy and Drugs based on RNA Technology”, uno dei cosiddetti “Campioni Nazionali” di Ricerca e Sviluppo su alcune Key Enabling Technologies, a cui si affianca la leadership dello Spoke 6 del Partenariato Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione diretto dal Prof. Massimo Dominici, entrambi finanziati dal Ministero dell’Università e Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Siamo quindi grati ai nostri scienziati e clinici per la loro attività di eccellenza e guardiamo al futuro con la consapevolezza di poter contribuire significativamente come Ateneo nel campo della ricerca e della terapia biomedica e biotecnologica.

Un sentito benvenuto e augurio di buon lavoro al nuovo partner istituzionale, Fondazione Enea Tech e Biomedical.

















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