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Al via la sperimentazione della Centrale Operativa Territoriale del Distretto sanitario di Sassuolo

La COT rappresenta la chiave per il coordinamento tra Ospedale e Territorio e può essere attivata sia in ambito sanitario che sociale. L’integrazione tra professionisti garantisce una visione completa dello stato di salute del paziente

La nuova Centrale Operativa Territoriale (COT) ha iniziato la sua attività anche nel Distretto di Sassuolo. Si tratta della quinta ad essere avviata in provincia dopo quelle di Carpi, Mirandola, Pavullo e Vignola. Al centro della sperimentazione, che vede coinvolto anche l’Ospedale di Sassuolo, c’è una sinergia tra i professionisti sanitari del territorio, aggiornati in tempo reale sullo stato di salute del paziente, con un’attenzione sia sull’ambito sanitario che su quello sociale.

Il modello organizzativo trova le sue radici all’interno del DM77 e rappresenta la chiave per l’integrazione interna tra la filiera dei servizi e i professionisti coinvolti nei diversi luoghi e livelli di cura, assicurando continuità, accessibilità e complementarietà dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

Attraverso il coinvolgimento attivo dei singoli professionisti sanitari dei diversi servizi e gradi di cura, la COT garantisce al cittadino una visione completa del suo stato e una restituzione tempestiva riguardo gli interventi più appropriati nel rispetto delle risorse impiegate ed attraverso la condivisione e l’integrazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli Infermieri di Comunità e i Servizi Sociali, in generale, con tutti i nodi della rete territoriale e ospedaliera.

La Centrale rappresenta la chiave per il coordinamento tra Ospedale e Territorio ed è operativa presso il Distretto di Sassuolo dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 19.00.

 

L’attivazione

La Centrale Operativa Territoriale può essere attivata da tutti i professionisti del territorio e dell’ospedale, sia di ambito sanitario che di ambito sociale: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, assistenti sociali, Ospedale, Pronto Soccorso, medici di continuità assistenziale, infermieri di Comunità, specialisti, altri professionisti sanitari della rete.

La COT assolve al suo ruolo di raccordo tra i vari servizi attraverso funzioni distinte e specifiche, occupandosi del coordinamento tra i servizi e i professionisti coinvolti nella transizione della persona con bisogni sanitari e socio-sanitari tra i diversi setting assistenziali: rientro a domicilio dal Pronto Soccorso; dimissione da strutture ospedaliere sia verso il domicilio che in altre strutture residenziali e semiresidenziali; ammissione, dimissione o trattamento temporaneo in CRA o presso gli Ospedali di Comunità.

In una logica di integrazione dei professionisti, la Centrale è composta da infermieri adeguatamente formati sia alla risposta telefonica con funzione di triage sia alle valutazioni multidimensionali d’equipe e alla progettazione degli interventi, che collaborano con le assistenti sociali.

“E’ l’avvio di una sperimentazione importante che vuole dare rilievo all’integrazione tra servizi sociali e sanitario per una presa in carico globale del cittadino – dichiara Federica Ronchetti, Direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo -.  E’ frutto di un percorso di formazione ancora in corso che ha favorito la conoscenza degli operatori e dei percorsi possibili da mettere in campo. Un valore aggiuto per l’assistenza e la cura dei cittadini del territorio”.

La coordinatrice della Cot di Sassuolo Rossella Di Feo (al centro) con l’equipè















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