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Affitti più leggeri anche a Modena: nuove risorse per le rinegoziazioni

Favorire la riduzione dei canoni, con eventuale modifica del contratto da libero a concordato, per sostenere le famiglie e al contempo garantire ai proprietari il puntuale pagamento del canone.

Tra le misure in atto per ridurre il disagio abitativo, la Regione Emilia-Romagna punta anche sul Programma per favorire la rinegoziazione dei canoni di locazione, mettendo in campo un sostegno per proprietari e inquilini che consente di rinegoziare il contratto di locazione abbassando il canone per l’inquilino e limitando parte del mancato introito per il proprietario. In tal modo, vengono contemperate le esigenze di inquilino e proprietario attraverso un’azione solidale di redistribuzione delle risorse, arginando il rischio di morosità e rilasci forzosi degli immobili.
La misura è stata rifinanziata dalla Regione con un milione di euro e rilanciata con la campagna “Affitti più leggeri: inquilino agevolato, proprietario tutelato” che riassume in maniera efficace l’obiettivo della misura.
Anche il Comune di Modena vuole incentivare il ricorso allo strumento della rinegoziazione, per altro già utilizzato sul territorio. Per accedere alla rinegoziazione resta valido l’avviso pubblico emanato e invariate le modalità di presentazione della domanda: inquilini e proprietari devono rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza.
Possono accedere al beneficio i conduttori aventi Isee ordinario o corrente non oltre 35mila euro, residenti nell’alloggio con contratto registrato da almeno un anno o, se non residenti, titolari o contitolari del contratto; il contributo verrà erogato una tantum al locatore.
La riduzione del canone dovrà essere di almeno il 20% e applicata per una durata minima di sei mesi; il canone mensile rinegoziato non potrà comunque superare un importo pari a 800 euro e il contributo sarà erogato nella misura del 70% del mancato introito per riduzioni di durata da 6 a 12 mesi (fino a massimo 1.500 euro), dell’80% per quelle aventi durata tra 12 e 18 mesi (fino a massimo 2.500 euro) e del 90% per riduzioni di oltre 18 mesi (fino a massimo 3mila euro). In caso di modifica della tipologia contrattuale, il canone concordato non può superare l’importo pari a 700 euro e il contributo ammonta all’80% del mancato introito calcolato sui primi 24 mesi (fino a massimo 4mila euro).
Per maggiori informazioni si può consultare il sito istituzionale del Comune di Modena nella sezione “Contributi regionali per la rinegoziazione”.

















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