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Diocesi di Carpi, festa Patrono: dichiarazioni

Un programma ricco e all’insegna dell’inclusività quello della Festa del Patrono della città e della Diocesi di Carpi che quest’anno, superate le limitazioni legate alla pandemia, prevede varie novità. Il Tavolo culturale Patrono della Città e della Diocesi di Carpi, insieme al vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi, ha previsto una serie di eventi che spaziano dalla musica, alla cultura, allo sport, ai giochi, al “Pranzo del Patrono” (per prenotazioni 059/686048), culminando ovviamente nella giornata liturgica del 20 maggio con la solenne celebrazione presieduta dal vescovo Erio Castellucci. Festa dei “Patroni”: quest’anno, infatti, il calendario contempla anche la festa di San Possidonio (16 maggio), con una serie di proposte di vario contenuto.

Dichiarazione di monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale:

“Questa edizione della Festa del Patrono presenta, tra le altre, due grosse novità, legate a idee già elaborate quattro anni fa ma poi non realizzate a causa della pandemia. Innanzitutto abbiamo pensato di unire la Festa della città di Carpi con quella della Diocesi. Inoltre, in un’ottica d’inclusione, si è scelto di avvicinare la Festa di San Bernardino anche ai territori vicini, ossia i comuni di San Possidonio e Mirandola, valorizzando San Possidonio, il cui corpo è da sempre custodito nella chiesa locale.

Questa inclusione è favorita anche dalla vicinanza ‘cronologica’ delle date: 16 maggio San Possidonio, 20 maggio San Bernardino da Siena. Sempre nella medesima ottica di ‘apertura’, quest’anno riusciamo a realizzare un importante momento comunitario mediate il ‘Pranzo del Patrono’, che sarà preparato da alcune comunità cattoliche, con la partecipazione anche di comunità di nuovi cittadini.

La celebrazione della Santità fiorita in questa terra troverà, infine, il suo apice, il 10 e 15 giugno nel ricordo del decimo anniversario della beatificazione di Odoardo Focherini.

Due sono i momenti previsti: una veglia interculturale e interreligiosa all’ex campo di concentramento di Fossoli e la Messa pontificale presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi”.

Dichiarazione di Matteo Casalgrandi, presidente del Tavolo culturale Patrono della Città e della Diocesi di Carpi:

“Il patrono 2023 per noi significa il ritorno della festa, l’aspetto che è stato sacrificato negli ultimi tre anni a causa delle limitazioni del COVID. Ora tanti aspetti di festa tornano a essere centrali e all’interno della settimana del patrono, dei ‘Patroni’ possiamo dire. Il Tavolo per il Patrono cerca di comunicare con la città, il territorio, nell’ottica di una chiesa in uscita, in ascolto non solo delle realtà cattoliche ma di tutte le realtà cittadine. San Bernardino è la festa della città, quindi abbiamo coinvolto, anche grazie alla Consulta per gli stranieri del Comune di Carpi, delle persone che non sono cattoliche, vengono da paesi anche lontani, ma che si riconoscono nella città di carpi e nel suo momento di festa. Sarà una novità importante questo dialogo tra chiesa, città e cittadini”.

 

















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