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WiMore sale in cattedra: un corso dedicato all’utilizzo di Linux per i ragazzi del Pascal

Il co-founder Roberto Maffei: “Sono esperienze che aiutano anche l’impresa a crescere, a beneficiarne non sono solo i ragazzi”. Mancano It Manager e tecnici? L’unico modo per invertire la tendenza è fare la nostra parte”

Roberto Maffei e Matteo Borghi, fondatori di WiMore

Condividere esperienze, dedicare tempo ed energie alla formazione di chi verrà, di chi si prepara ad affacciarsi al mondo del lavoro, saper leggere tra le righe del cambiamento sociale e darsi da fare per aiutare i più giovani a guadagnarsi la possibilità di avviare una crescita personale, una crescita suggerita da chi scruta da un osservatorio privilegiato. Oggi fare l’imprenditore comporta anche questo ed il rapporto tra azienda e scuola è stato limato attraverso una sorta di dialogo costruttivo dove sia scuola che impresa hanno modo di apprendere nuovi concetti.

In questi giorni si è concluso il corso formativo che l’azienda reggiana WiMore ha tenuto alle classi terze dell’istituto d’istruzione superiore Blaise Pascal di Reggio Emilia, corso dedicato all’utilizzo di Linux, sistema operativo alternativo e gratuito che consente molteplici applicazioni. Il corso ha coinvolto tecnici e dirigenti di WiMore ed è stato diviso in moduli pratici e rivolti all’utilizzo concreto della piattaforma, una affascinante esperienza che ha riportato la giovane azienda, che si occupa di servizi cloud e custom internet per l’industria, nuovamente tra i banchi di scuola.

Soddisfatto Roberto Maffei, co-founder di WiMore, che guida l’azienda insieme al socio di sempre Matteo Borghi. L’imprenditore ha commentato così il progetto con la scuola: “Vorrei ringraziare personalmente la professoressa Barbara Cattani, coordinatrice dell’indirizzo informatico del Pascal, inoltre vorrei ringraziare a nome di WiMore le insegnanti Ilaria Bertoletti ed Elisa Valentini e tutta la scuola, vera eccellenza della nostra città. Sono esperienze che aiutano anche l’impresa a crescere, a beneficiarne non sono solo i ragazzi” l’imprenditore ha concluso dicendo: “Mettere a disposizione il nostro sapere, dedicare tempo ai più giovani attraverso attività formative concrete: WiMore ha deciso di mettersi a disposizione di progetti di questo tipo perché l’impresa reggiana si caratterizza anche per questo, se oggi il nostro tessuto imprenditoriale è più forte è perché abbiamo sempre dedicato tempo agli istituti tecnici, al territorio, alla comunità. Questo è il nostro elemento differenziante e anche WiMore è pronto a dare il proprio contributo. Oggi mancano profili tecnici, mancano it manager e figure che possano lavorare nel mondo del digital: l’unico modo per invertire questa tendenza è rimboccarsi le maniche”.

(di Amedeo Faino)

















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