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Il 25 gennaio a Modena riunione di avanzamento dello ‘Spoke 6’ coordinato da Unimore

Le Università, i Centri di Ricerca e le grandi aziende nazionali che partecipano allo Spoke 6, Connected and Autonomous Vehicles (CAVs), si riuniscono mercoledì 25 gennaio, con il coordinamento dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per identificare una strategia comune per passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa in ambito Autonomous Driving.

Una giornata dedicata al confronto ed al networking tra gli affiliati dello Spoke, le autorità locali e gli altri attori del contesto produttivo e di ricerca, tra cui gli altri Spoke con cui sono previste sinergie per il raggiungimento degli obiettivi di progetto (Spoke 1 – Air Mobility; Spoke 3 – Maritime vehicles; Spoke 4 – Railway), che vedrà la partecipazione del Presidente del Centro Nazionale di Mobilità Sostenibile, Prof. Ferruccio Resta, del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Prof. Carlo Adolfo Porro, e del Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli.

L’evento, previsto dalle 10 alle 17, avrà inizio nella sede dello Spoke 6, nell’area MASA (Modena Automotive Smart Area) all’interno del nuovo Datacenter di Modena (Via Rubens Triva), per poi spostarsi all’Autodromo di Marzaglia (Strada Pomposiana, Modena), al fine di condividere con tutti i partner e le autorità locali le potenzialità del MASA e dell’Autodromo come Living Lab ed elementi cardine di un innovativo polo tecnologico per lo sviluppo di veicoli a guida autonoma e relative tecnologie abilitanti.

La prima riunione in presenza tra tutti i partner del consorzio consentirà di gettare le basi di una cooperazione efficace, proficua e trasparente tra le autorità locali e regionali e il settore privato per creare strutture di prova avanzate, e creare un ecosistema innovativo di eccellenza in grado di favorire l’innovazione attraverso l’utilizzo sistemico dei risultati della ricerca da parte dell’intero sistema produttivo.

“Il tema dei veicoli a guida autonoma, sul quale il nostro Ateneo sta investendo molto in termini di Ricerca e innovazione – afferma Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore Unimore – è di grande rilevanza. Siamo, quindi, molto lieti di avere nella nostra Città una rappresentanza così numerosa di partner coinvolti nello Spoke Connected and Autonomous Vehicles del Centro Nazionale di Mobilità Sostenibile che, assieme ai coordinatori degli altri Spoke incentrati sulla mobilità aerea, ferroviaria e marittima, apporteranno un enorme contributo al dibattito scientifico su questi argomenti e contribuiranno a rafforzare quell’ecosistema di innovazione che da anni contraddistingue il nostro territorio.”

“MOST nasce sulla spinta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per dar vita al più grande player del settore della mobilità e contribuire al rinnovamento competitivo del Paese. – commenta Ferruccio Resta, Presidente di MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – Il tema della mobilità autonoma e connessa è una grande sfida non solo sul fronte della ricerca e dell’innovazione, ma anche dell’impatto economico e sociale. Lo Spoke 6, di cui l’Università di Modena e Reggio Emilia è a capo, rappresenta uno dei nodi più importanti della rete attivata dal Centro Nazionale. È quindi fondamentale che incontri come quello di oggi non si limitino a delle occasioni di confronto sul piano tecnico, ma diventino opportunità di dialogo con il territorio e con le esigenze di innovazione di tutti gli attori coinvolti”.

“L’iniziativa – commenta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – si colloca nel percorso che vede il territorio modenese in prima linea per la realizzazione dei veicoli del futuro, in una sinergia che lega istituzioni come Comune e Unimore e il mondo imprenditoriale e associativo. Insieme verso mezzo autonomi, connessi, per lo spostamento e il trasporto anche con modalità innovative delle persone e delle merci: viaggeranno in un contesto fatto di sostenibilità e sicurezza fisica e cibernetica, ma anche di un’economia fatta di lavoro di qualità, capace di portare ricchezza e di rispettare i valori, l’etica e i diritti condivisi dalla comunità”. Quindi il progetto del Most che coinvolge anche il Modena automotive smart area (Masa), aggiunge il sindaco, si integra e dà nuove prospettive alla Motor valley, un’area che da ormai un secolo “rappresenta un laboratorio di innovazione a cielo aperto nel settore dei motori e del motorsport, grazie anche all’azione di ambasciatori del Made in Italy come Enzo Ferrari, e con la sapienza delle menti e delle mani delle donne e degli uomini che hanno reso possibile un sogno e che lo rendono concreto ancora oggi”.

“E’ un grande onore avere ospiti a Modena le maggiori aziende italiane coinvolte attivamente sulla ricerca di soluzioni innovative per la mobilità autonoma e connessa – afferma Marko Bertogna, Professore Ordinario di Informatica presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore -. Abbiamo grandi progetti per sfruttare al meglio i fondi messi a disposizione dal PNRR per queste sfide tecnologiche, al fine di dotare anche l’Italia di infrastrutture degne per il testing e la validazione di veicoli autonomi, per domini di terra, acqua e aria. Le nostre Università si sono confermate ai massimi livelli nei challenge di guida autonoma organizzati negli ultimi anni a livello internazionale. Contiamo di ottenere simili risultati lungo questi 3 anni di progetto insieme ai partner qualificati che ci accompagneranno in questo percorso”.

MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – Nei prossimi decenni la sfida principale per la mobilità del futuro sarà ridurre drasticamente le emissioni raggiungendo il più alto livello di sostenibilità possibile a livello globale. Ci sarà, quindi, un rafforzamento della catena di sviluppo nella ricerca e nell’economia, con un potenziamento di meccanismi di trasferimento tecnologico per consentire una solida ed efficace transizione verde, il raggiungimento della neutralità di carbonio entro il 2050 e una trasformazione digitale per un servizio di mobilità efficiente e inclusivo.

Attraverso specifici programmi e attività di ricerca e innovazione, MOST, che fa parte di uno dei centri nazionali previsti dal PNRR nell’ambito della Missione 4, Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, investimento 1.4, finanziato dall’Unione europea–NextGenerationEU, punta a promuovere una “mobilità sostenibile” innovativa con nuove soluzioni leggere, nuovi sistemi di propulsione, carburanti a idrogeno ed elettrici, a rendere più sicuro il sistema di mobilità con prodotti e processi digitali per favorire la gestione intelligente, il monitoraggio e la manutenzione predittiva, riducendo gli incidenti mortali. Tra gli obiettivi c’è anche aumentare la resilienza e l’efficienza dei sistemi di mobilità, con soluzioni e servizi per il trasporto pubblico e privato, creare una mobilità personalizzata e accessibile che permetta una nuova inclusione sociale e rafforzare la filiera, la competitività nazionale e la visibilità internazionale.

Partecipano allo Spoke 6 del Centro Nazionale di Mobilità Sostenibile – MOST: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Coordinamento), Politecnico di Milano, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Torino, Università di Salerno, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Accenture S.p.A., Angel Holding S.r.l., Autostrade per l’Italia S.p.A., Ferrari S.p.A., Fincantieri S.p.A., Iveco Group N.V., Leonardo S.p.A.,  Pirelli S.p.A., Poste Italiane S.p.A., Stellantis – C.R.F. S.C.p.A, UnipolSai Assicurazioni S.p.A.

 

















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