ROMA (ITALPRESS) – “L’economia italiana ha dato negli ultimi tempi una prova di robustezza che non tutti si attendevano. Confondendo gli scettici, la ripresa dopo la pandemia è stata vigorosa; il prodotto ha superato il livello precedente alla crisi fino dall’ultimo trimestre dell’anno passato. La crescita è continuata, seppure a un tasso più moderato, anche quest’anno. Ma la congiuntura internazionale si sta indebolendo, e ciò non potrà non ripercuotersi in qualche modo anche sul nostro Paese. L’incertezza resta in ogni caso molto elevata”. Così il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, in occasione dell’incontro con la Scuola Superiore della Magistratura. “Preoccupa l’impennata dell’inflazione. In Europa, secondo i dati più recenti, essa è stata di poco inferiore all’11%; è stata del 12,6% (nella definizione europea armonizzata) in Italia”, ha aggiunto. “Le banche centrali, in Europa e in America, hanno invertito il corso della politica monetaria per contrastarla. Per la Bce la stabilità dei prezzi è l’obiettivo primario, sancito nel suo statuto. La Bce ha imboccato la strada di una normalizzazione monetaria calibrata ma decisa. L’espansione quantitativa è stata portata a termine nella prima metà di quest’anno; da luglio è iniziato un processo di rialzo dei tassi. La banca centrale ha annunciato che il percorso continuerà”, ha concluso.
(ITALPRESS).
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