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PS di Mirandola, aggressione verbale ai professionisti sanitari

La Direttrice Generale Anna Maria Petrini: “L’Azienda è al fianco dei suoi operatori, ai quali va la massima vicinanza per questo episodio”

Un’aggressione verbale, con minacce e insulti verso gli operatori, si è verificata questo pomeriggio al Pronto Soccorso di Mirandola. Durante l’esecuzione di alcuni esami di approfondimento diagnostico, un paziente ha dato in escandescenza gettando a terra alcuni materiali presenti all’interno dell’ambulatorio. A ciò ha fatto seguito la reazione dell’accompagnatore, il quale ha proferito parole violente verso i professionisti e colpito con pugni e calci la porta e la vetrata del triage infermieristico. La situazione è rientrata solo con l’intervento delle forze dell’ordine, giunte in PS su richiesta degli operatori.

Siamo costretti a registrare l’ennesimo episodio violento, anche in questo caso per fortuna solo verbale, ai danni di professionisti sanitari – dichiara Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena –. Questi atteggiamenti di prevaricazione e aggressività, sempre intollerabili e deprecabili, lo sono ancora di più se rivolti verso chi lavora, per giunta in un contesto delicato e importante come quello di Pronto Soccorso. L’Azienda è al fianco dei suoi operatori, ai quali va la massima vicinanza per questo episodio“.

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“È molto grave quando si aggredisce chi lavora, a maggior ragione se si tratta di personale sanitario impegnato nella tutela della salute dei cittadini.” E’ con queste parole che arriva la ferma condanna del Sindaco di Mirandola Alberto Greco, a nome dei cittadini e dell’Amministrazione comunale a seguito dell’aggressione avvenuta oggi pomeriggio al pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola a danno di operatori sanitari intenti nel lavoro. “Episodi del genere oltre che deprecabili sono intollerabili. Agli operatori aggrediti verbalmente come a tutto il personale, manifestiamo la nostra vicinanza.” 

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Ancora una volta apprendiamo con forte preoccupazione la notizia di un ulteriore e nuovo episodio di violenza contro professionisti della sanità che avevano la sola “colpa” di fare il proprio lavoro.   Il sindacato Fp Cgil e i rappresentanti dei lavoratori esprimono piena solidarietà agli operatori e al tutto il personale del PS dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola oggetto di insulti e minacce la scorsa notte da parte di cittadini che hanno anche danneggiato la vetrata del triage. Ma come già detto altre volte la solidarietà non è più sufficiente.

Quanto accaduto al PS di Mirandola è da condannare senza nessuna esitazione – dichiara Alessandro De Nicola, responsabile sanità della Fp Cgil Modena – a preoccuparci però non è solo la violenza dell’atto in sé, ma anche la frequenza con cui si stanno ripetendo questi fenomeni”.

“Bisogna agire su tre fronti: azienda, operatori e cittadini. L’azienda – prosegue De Nicola – deve accelerare le riflessioni sulla riorganizzazione del dipartimento di Emergenza Urgenza: è evidente a tutti che ai pronto soccorso si acceda indipendentemente dal livello di gravità e questa tendenza si è ulteriormente accentuata negli ultimi anni. Questi accessi generano un carico di lavoro che non può essere sostenuto con gli organici attuali: organici che nel corso del 2022 hanno visto una diminuzione rispetto all’anno precedente, diminuzione che, sottolineiamo, è frutto non solo della carenza strutturale di medici e di figure sanitarie, ma anche di volontà di ridurre i costi della sanità”.

Per gli operatori della sanità e in particolare del dipartimento di Emergenza Urgenza bisogna incrementare le occasioni di formazione sui rischi specifici e sulla gestione dei momenti di tensione, da questo punto di vista è necessario estendere il percorso formativo avviato al PS di Carpi a tutto il dipartimento di Emergenza Urgenza, compreso il PS di Mirandola.

 

Infine nei confronti dei cittadini occorre aumentare l’informazione su come funzionano gli accessi ai servizi della sanità. Le denunce di quanto successo ai PS di Carpi e Mirandola nonché i racconti dei professionisti che in forma anonima hanno portato alla luce anni di offese ed intimidazioni evidenziano un progressivo degrado delle relazioni tra cittadini, istituzioni ed operatori delle istituzioni. “Non possiamo sottovalutare questo processo come se fosse inevitabile o addirittura per certi versi giustificabile, dalle offese alle aggressioni agli operatori ai danneggiamenti, come se lo spazio pubblico, come quello dei PS, fosse una zona franca dove tutto può succedere. Saremo al fianco dei lavoratori per evitarlo” conclude il sindacalista della Fp Cgil.

 

















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