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“Offensiva” dei carabinieri contro i raggiri agli anziani: dal pulpito la predica antitruffa dei Carabinieri

L’aumento esponenziali delle truffe agli anziani da parte di  “vigliacchi” che non esitano a esercitare vere e proprie aggressioni psicologiche nei confronti dei più deboli, pur di sottrarre loro i pochi risparmi di una vita, ha indotto i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia ad esercitare una vera e propria “offensiva” preventiva contro un fenomeno, quale quello delle truffe agli anziani,  che non solo vede le vittime subire importanti danni economici, maggiormente aggravati laddove si consideri che la maggior parte degli anziani vive della sola pensione di vecchiaia, ma anche dei ricordi di una vita costituiti da preziosi ricevuti o acquistati in occasione di importanti ricorrenze (si pensi alle fede nuziali).

Nel senso, si sta rivelando determinante anche l’iniziativa adottata da Comando Provinciale dei Carabinieri con la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, che ha prodotto l’avvio di un’ulteriore, intensa e capillare attività di prevenzione finalizzata a far giungere le preziose informazioni a favore dei più deboli. Dopo la recente iniziativa “porta a porta” dei carabinieri reggiani che in uniforme e con autovettura in colori d’istituto si sono presentati  presso le abitazioni di anziani fornendo loro i dovuti consigli attraverso la consegna di volantini contenti pillole di sicurezza per evitare di cadere nella trappola di farabutti truffatori che approfittando dell’età delle vittime usano tutti i necessari espedienti per raggirarli e derubarli i militari hanno deciso di recarsi in tutte le chiesi e circoli parrocchiali di Reggio Emilia e provincia per esporre il cosiddetto “truffometro” ovvero sensibilizzare gli anziani a porre maggior attenzione e quindi diffidenza nei confronti degli estranei che con i più variegati stratagemmi (le cosiddette truffe del falso avvocato, falso carabiniere ma anche dei falsi tecnici di gas, luce e acqua) riescono a raggirare e derubare gli anziani.

In tale quadro in linea con l’indirizzo dato dal Comandante Provinciale dei carabinieri Colonnello Andrea Milani sono iniziati gli incontri con gli anziani da parte dei comandanti della stazione città e della provincia che dal pulpito intervengono al termine delle messe sensibilizzando gli anziani. Sempre grazie alla disponibilità della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla i carabinieri effettuando anche incontri presso i circoli parrocchiali preannunciati ai fedeli al termine delle messe. Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative che i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura reggiana diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, stanno conducendo sui casi registrati nella nostra provincia. Oltre a spiegare le modalità delle variegate tipologie di truffe entrando nei dettagli del “modus operandi” in modo che le vittime possano recepire immediatamente di trovarsi davanti al truffatore il principale messaggio che i carabinieri stanno veicolando è certamente quello di non aprire agli sconosciuti ma soprattutto di chiamare subito il 112.

Un programma fitto di incontri pianificato dal comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia alle tre Compagnie nel quale è suddiviso il territorio provinciale in modo che tutte le chiese vengono raggiunte dai carabinieri. Nella sola città di Reggio Emilia il Maggiore Francesco Corati (nelle foto allegate), comandante della Compagnia di Reggio Emilia, con i comandanti delle stazioni di Corso Cairoli e Via Adua hanno incontrato ad oggi circa 300 anziani nelle chiese e nei circoli parrocchiali delle parrocchiali di Canali, San Giacomo, Coviolo, Preziosissimo Sangue, San Bartolomeo e Regina Pacis come sta avvenendo nei comuni di tutta la provincia.

I Carabinieri reggiani contano di riuscire a “catechizzare” tra la fine dell’anno e gli inizi del 2023 tutti i fedeli dell’intero territorio provinciale al fine di cercare di contenere il grave fenomeno delittuoso. Dal Comando osservano che tanto possono fare anche i congiunti degli anziani nell’opera di sensibilizzazione: a questi ultimi basterà recarsi nei comandi Arma dell’intero territorio per acquisire le informazioni necessarie dei consigli antitruffa per un’opera di sensibilizzazione più incisiva.

















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