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Passo indietro del Sindaco di Sassuolo: ripristinato il divieto di utilizzare riscaldamento a biomassa

“Una burocrazia europea che non tiene conto delle reali esigenze dei cittadini e che potrebbe portare ad un’infrazione troppo onerosa per il Comune di Sassuolo che, naturalmente, ricadrebbe nelle tasche di tutti i cittadini: a causa di tutto questo sono costretto a fare un passo indietro”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani giustifica l’ordinanza n°113 firmata oggi ed avente ad oggetto “Annullamento in autotutela ai sensi della l. 241/90 dell’ordinanza n.102/2022 e modifica dell’ordinanza n.98/2022”.

Viene, quindi, ripristinato il divieto anche sul territorio di Sassuolo di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive inferiori alla classe “3 stelle”.

“Ho provato a fare breccia in una burocrazia che, purtroppo, non vuole sentire ragioni – aggiunge il Sindaco – per venire incontro alle esigenze di chi potrebbe trascorrere l’inverno al caldo senza spendere le cifre esorbitanti che tutti quanti si aspettano dalla prossima bolletta del riscaldamento. A livello europeo si chiede di limitare i consumi di un gas metano che potrebbe rappresentare un problema, nel caso di un inverno rigido, tanto che è stato ripristinato l’utilizzo di centrali a carbone che inquinano ben più di un camino domestico. Non hanno voluto sentire ragioni e, permanendo il divieto, sono costretto ad annullare l’ordinanza precedente per evitare una multa milionaria al Comune. Mi auguro – conclude il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – che chi di dovere, ad iniziare dalla Regione, metta in campo ristori adeguati nei confronti di chi dovrà sobbarcarsi bollette esorbitanti nonostante avesse la possibilità di reperire legna a prezzi contenuti; dando così la possibilità anche a chi vive di una piccola pensione di potersi riscaldare nel corso di questo inverno”.

Richiamata l’ordinanza n.102 del 04/10/2022 con la quale sono state eliminate le misure restrittive legate agli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa, al fine di consentire alle famiglie di poter diversificare le proprie fonti di riscaldamento domestico e contrastare, così facendo, l’incremento di situazioni di povertà dovute alla grave crisi energetica in atto – si legge nell’ordinanza – considerato che in data 07/10/2022 si è tenuto un incontro istituzionale tra l’Assessore regionale all’Ambiente e Sindaci/Assessori dei comuni soggetti alle misure del PAIR, in occasione del quale la Regione, consapevole dei problemi posti dai territori, si è resa disponibile ad un confronto per valutare deroghe uniformi da applicare a livello regionale sul tema ad oggi critico del funzionamento degli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa, purché accompagnate da idonee misure di compensazione al fine di garantire il rispetto della qualità dell’aria; richiamata la sentenza del 10/11/2020, pronunciata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella causa C-644/18 della Commissione europea contro la Repubblica italiana riguardante la violazione degli articoli 13 e 23 della Direttiva 2008/50/CE in materia di qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, che vede coinvolta la Regione Emilia-Romagna per il superamento del valore limite giornaliero di PM10;

ritenuto, per quanto sopra esposto, di procedere in autotutela, ai sensi degli artt. 21-octies e 21-nonies della L. 241/90, all’annullamento dell’ordinanza n.102/2022 in quanto non conforme alla normativa regionale in materia di qualità dell’aria, nelle more dell’adozione a livello regionale di misure derogatorie uniformi sugli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa accompagnate da idonee misure compensative;

ritenuto altresì, per quanto sopra esposto, di modificare la propria ordinanza n.98/2022, eliminando dalle misure emergenziali la riduzione delle temperature negli ambienti riscaldati in quanto già disposta dal D.M. 383/2022 e limitando, sempre nelle misure emergenziali, il divieto di utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa combustibile solida (legna, pellet, cippato, altro) nelle unità immobiliari dotate di impianto alternativo ai soli generatori classificati inferiori a 4 stelle in linea con quanto previsto dalle disposizioni regionali in materia;

il sindaco ordina:

1)        l’annullamento in autotutela dell’ordinanza n.102/2022, nelle more dell’adozione a livello regionale di misure derogatorie uniformi sugli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa accompagnate da idonee misure compensative;

2)        la modifica del punto 5) dell’ordinanza n.98/2022 come segue:

L’adozione delle seguenti misure emergenziali su tutto il territorio comunale qualora, nel periodo dal 1.10.2022 al 31.12.2022, nei giorni di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì), il bollettino di monitoraggio emesso da ARPAE evidenzi, nell’ambito territoriale della Provincia di Modena, la previsione di superamento del valore limite giornaliero di PM10 per tre giorni consecutivi:

  • ampliamento delle limitazioni alla circolazione di cui ai punti 1) e 2), nell’area individuata al punto 4), con il divieto per tutti i veicoli DIESEL EURO 4;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive inferiori alla classe “4 stelle”;
  • in tutto il territorio comunale, sono vietate tutte le combustioni all’aperto (falò, barbecue …)
  • divieto per tutti i veicoli di sostare con motore acceso;
  • divieto di spandimento di liquami zootecnici. Sono escluse dal presente divieto le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo;

Tali misure emergenziali entrano automaticamente in vigore, senza necessità di adottare ulteriori specifici provvedimenti, decorrono dal giorno successivo all’emissione del bollettino di monitoraggio da parte di ARPAE e sono mantenute fino al giorno di controllo successivo incluso e comunque finché i valori previsti a livello provinciale di PM10 non rientreranno al di sotto del valore limite giornaliero. Pertanto le misure emergenziali si estendono anche nei giorni festivi e nei giorni di sabato e domenica eventualmente coinvolti.

I giorni di applicazione delle misure emergenziali prendono il nome di giorni smog alarm.

Dell’attivazione/cessazione delle presenti misure emergenziali sarà data notizia alla cittadinanza attraverso gli organi di informazione.”

3)        confermare in ogni altra sua parte l’ordinanza n.98/2022.

















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