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Al via il percorso per il Patto metropolitano della Cultura

Questa mattina a Budrio l'evento lancio con i sindaci e i referenti dei Distretti culturali

Al via il percorso per il Patto metropolitano della Cultura. Questa mattina al Teatro consorziale di Budrio il Sindaco Matteo Lepore ed Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, hanno incontrato i sindaci dell’area metropolitana e i referenti politici e tecnici dei Distretti culturali, per confrontarsi sulle nuove sfide del sistema culturale metropolitano bolognese e condividere le prime azioni concrete.

L’incontro si è aperto con il messaggio di saluto di Antonio Parente, direttore generale della Direzione Spettacolo del Ministero della Cultura. Durante la mattinata sono intervenuti inoltre Daniele Donati dell’Università di Bologna, Claudio Leombroni, dirigente dell’Area Biblioteche Archivi i del settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna e i referenti dei sei Distretti culturali: Imola, Pianura Est, Pianira Ovest, Reno Lavino Samoggia, Savena Idice e Montagna.

L’iniziativa di questa mattina è parte del percorso partecipato “Officina creativa Bologna Metropolitana”, partito a inizio 2022 e che accompagnerà tutto il mandato, coordinato da Fondazione Innovazione Urbana. Un’Officina creativa appunto, per costituire un nuovo e innovativo sistema culturale metropolitano, in grado di dialogare sia a livello regionale che nazionale.

Il progetto è pensato per dare vita a una piattaforma permanente e diffusa di dialogo e collaborazione tra le amministrazioni dei comuni della Area metropolitana, tra operatori e realtà culturali, tra istituzioni e artisti nell’area metropolitana di Bologna.

“Se allarghiamo lo sguardo a tutta la città metropolitana scopriamo realtà importanti ed esperienze molto interessanti, ma non possiamo solo osservare – ha dichiarato in apertura il sindaco Matteo Lepore –  Il salto di qualità che stiamo facendo insieme è scegliere di far diventare davvero metropolitane le istituzioni culturali, le politiche culturali e le risorse che mettiamo in campo. La cultura può essere l’insieme delle relazioni che nei prossimi cinque anni ci fa vivere e ci fa vedere come un’unica città metropolitana, un territorio da un milione di abitanti. Abbiamo una grande missione da compiere tutti insieme e oggi vi chiediamo di iniziare questo cammino”.

“Con Officina Creativa Bologna Metropolitana si sigla un Patto metropolitano per la Cultura tra i Comuni metropolitani con l’obiettivo di rilanciare insieme la centralità della Città metropolitana come soggetto moltiplicatore delle opportunità rafforzando e valorizzando tutti gli ambiti culturali su scala metropolitana, con confronti e tavoli di discussione, attraverso l’accesso di nuovi attori all’interno delle reti esistenti, moltiplicando le relazioni e rendendo le collaborazioni più efficaci – ha spiegato Elena Di Gioia – La rigenerazione dei Distretti metropolitani culturali non può essere solo legata a confini geografici, ma deve essere disegnata in base alle progettualità e ai settori/servizi culturali specifici. Saranno definite visioni di sistema per ogni specifico ambito culturale (teatri, musei, biblioteche, musica, associazionismo, ecc..), integrati tra città e area metropolitana. In questo modo si rafforzerà la Grande Bologna della Cultura anche su scala regionale e nazionale”.

Tra le prime azioni concrete presentate questa mattina, una campagna a supporto della rete dei Teatri di Bologna e dei Comuni dell’area metropolitana dal titolo “Bologna Metropolitana: un territorio, tanti teatri”, che dal 28 ottobre sarà presente nel capoluogo e a seguire nei Comuni del territorio.

Questa si concretizzerà nella creazione di uno specifico sito web, una grafica (in allegato), affissioni a Bologna e nel territorio metropolitano, locandine nel circuito TPER e diffusione sui social network.

Oltre all’intenso lavoro con la rete dei Distretti Culturali Metropolitani, nel percorso si prevede la collaborazione con esperte ed esperti del settore, per la creazione del Sistema culturale metropolitano. E ancora, seminari tematici su scala metropolitana per musei, biblioteche e attività culturali, focus group sulle istanze portate dagli operatori e un ciclo di dibattiti con ospiti di interesse nazionale e internazionale, attori politici, amministratori, esperti, operatrici e operatori della cultura.

Alla prima fase di creazione del Sistema, seguirà una seconda fase di consolidamento del progetto, con l’elaborazione e la pubblicazione di un Documento sul Sistema culturale metropolitano, dove verranno definite le policy culturali su scala metropolitana.

















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