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Casa, boom domande bando affitti, Cisl: “Misura preziosa, ma bisogna calmierare canoni”

Boom di richieste per il bando affitti, che tra risorse statali e regionali distribuisce quasi 40 milioni di euro.

Nelle prime due settimane (il bando è partito il 15 settembre) a livello regionale sono state presentate 31.148 domande (il 55,6% da cittadini italiani). Nel 2021 erano state circa 52 mila le domande accettate in Emilia-Romagna (9.098 a Modena e provincia).

Lo rende noto la Cisl Emilia Centrale, ricordando che gli interessati hanno tempo fino al 21 ottobre (entro le ore 12) per presentare la domanda per accedere al bando affitti riservato agli inquilini.

Il contributo, erogato in base all’Isee, può arrivare fino a 1.500 euro.

Per accedere al bando affitti occorre possedere un Isee ordinario o corrente fino a 17.154 euro (graduatoria 1), oppure fino a 35 mila euro, purché il richiedente abbia subìto un calo del reddito superiore al 25% (graduatoria 2). Sono esclusi dal beneficio gli inquilini che hanno avuto altri contributi per lo stesso scopo e gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che possono accedere solo alla graduatoria 2. Inoltre il contributo non è cumulabile con la quota destinata all’affitto nel reddito di cittadinanza.

«Sono confermate le nostre previsioni di numeri più alti dell’anno scorso, perché la difficile situazione economica ha impoverito famiglie che finora non avevano i requisiti Isee per presentare la domanda – dichiara Eugenia Cella, responsabile del sindacato inquilini Sicet Cisl Emilia Centrale – Noi della Cisl stiamo assistendo persone singole e famiglie nella compilazione della domanda, che avviene attraverso una piattaforma regionale. Prestano assistenza anche tutti gli operatori del nostro Caf».

«Il bando affitti è una misura ormai consolidata e che fornisce un aiuto prezioso a chi vive in affitto – aggiunge Andrea Sirianni, responsabile politiche abitative per la segreteria della Cisl Emilia Centrale – Tuttavia non basta a risolvere il problema della casa. I costi di acquisto e affitto delle abitazioni minano la coesione sociale nei nostri territori».

«Abbiamo bisogno di una forte garanzia pubblica sugli affitti, un rafforzamento dell’Agenzia Casa e un nuovo grande investimento sull’edilizia residenziale pubblica, che purtroppo manca nel Pnrr. Inoltre – conclude la responsabile Sicet Cisl Emilia Centrale Eugenia Cella – occorre un rilancio del sistema incentivante degli affitti concordati che permettono di calmierare i costi dei canoni».

















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