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B.T. Expo Shomed, la fiera del biomedicale parte con il piede giusto

Tra i visitatori anche molti giovani arrivati per conoscere le aziende

Il risultato c’è, anche a livello di pubblico: parte con il piede giusto l’edizione 2022 B.T. Expo Shomed, l’evento dedicato al settore delle tecnologie biomedicali, ospitata dal polo fieristico di viale Virgilio a Modena. Oggi, martedì 4 ottobre, nella giornata di esordio si sono visti numerosi buyer, addetti ai lavori e anche tanti giovani, provenienti in particolar modo dal mondo universitario e degli Istituti Tecnici Superiori, richiamati dalla curiosità di conoscere le aziende del settore, le novità sul mercato e anche il contesto normativo in cui il settore si colloca, a fronte soprattutto dei regolamenti europei 745 (MDR) e 746 (IVDR) di cui si è parlato in mattinata in un convegno organizzato da Confindustria Dispositivi Medici alla presenza di esperti provenienti anche dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità.

Si tratta di un tema particolarmente importante per tutto quello che riguarda il settore biomedicale, tanto da aver una sala convegnistica gremita e con posti in piedi. «Dopo la sua pubblicazione nel 2017 – spiega a riguardo Giuliana Gavioli, membro del comitato organizzativo dell’evento e vicepresidente della Fondazione Democenter con delega al Tecnopolo TPM “Mario Veronesi” di Mirandola – il nuovo regolamento ha avuto un periodo di transizione di quattro anni a causa della pandemia. La Commissione Europea ha quindi deciso di posticipare l’entrata in vigore dell’applicazione nel 2021. L’impatto dell’MDR sui nostri dispositivi è molto forte, ci avvicina alle regolamentazioni più importanti e più pesanti per l’immissione sul mercato americano o cinese, ponendo i produttori europei in una situazione di difficoltà. Adesso tutti insieme dobbiamo accogliere questa sfida comune ed essere allineati al livello di tutti i Paesi europei che hanno raggiunto o che stanno raggiungendo questo traguardo».

B.T. Expo Shomed ospita 56 aziende del biomedicale o di settori che comunque lavorano a stretto contatto con questa tipologia di imprese. Sono sei le regioni italiane rappresentate e il 43% delle imprese provengono dalla provincia di Modena, se si escludono le start-up e gli espositori liberi professionisti. Molto positiva la risposta in modo particolare della “Biomedical Valley” del distretto di Mirandola e dei comuni limitrofi. Proprio a Mirandola, nei locali dell’incubatore TPM Cube del Tecnopolo “Mario Veronesi”, nel pomeriggio di lunedì 3 ottobre si è tenuto l’incontro inaugurale della manifestazione con il simbolico taglio del nastro. «Un’esperienza come quella di Shomed, nata a Medolla e che si è evoluta confluendo in un comparto fieristico importante come quello di Modena merita attenzione e rispetto – ha spiegato Alberto Calciolari, sindaco medollese e Presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord – crediamo che questo evento possa aprire nuove strade alla conoscenza di questo territorio in momenti tutt’altro che semplici, perché la crisi energetica non aiuta. Tuttavia, in questi anni, il comparto biomedicale, che ritengo eccezionale nel panorama produttivo dei nostri territori, è stato importantissimo per contribuire anche ad uscire da una crisi, quella pandemica, che speriamo di lasciarci veramente alle spalle». «La risonanza e la rinomanza delle imprese biomedicali locali adesso si stanno spostando su una visibilità molto più vasta, se non mondiale – commenta Alberto Greco, sindaco di Mirandola – prova ne è che anche ultimamente un’azienda irlandese si è trasferita qui da noi, scoprendo la presenza di un tessuto imprenditoriale forte e potente pur collocato in un territorio di ridotte dimensioni».

Domani, mercoledì 5 ottobre, sarà la seconda e ultima giornata di fiera, con apertura dalle 9 alle 18. I convegni si divideranno in due parti. Al mattino è in programma la tavola rotonda organizzata dal Tecnopolo TPM “Mario Veronesi” che avrà come tema centrale “Healthcare e innovazione: tecnologie avanzate e nuove prospettive di sviluppo.” Si inizia alle 9.50 con gli interventi di Luigi Rovati (Professore Ordinario Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” Università di Modena e Reggio Emilia – Responsabile Scientifico laboratori MS2 , PoS e Usability Lab – Tecnopolo di Mirandola TPM), Giorgio Mari (Rigenerand Srl), Elena Veronesi e Alberto Portone, (Tecnopolo di Mirandola), Alberto Ferrari (Unimore e Tecnopolo di Mirandola), referenti dell’azienda Includia, Francesco Tessarolo (UniTN), Paolo Fiorini (UniVR), Marco Amato (Unimore e Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena), Kevin Courville ed Enrico Negrello (Pertech Industries Inc.). Numerosi gli ambiti oggetto di discussione: bioprinting, realtà aumentata e virtuale da utilizzare in ambito cardiovascolare, chirurgia robotica in urologia, sono solo alcuni dei titoli relativi agli interventi.

«La principale sfida di oggi – spiega il professor Luigi Rovati di Unimore e del Tecnopolo mirandolese – è l’avvicinamento delle due traiettorie, ingegneristiche e mediche, ormai inevitabile. Ormai tutti i giorni la medicina utilizza della strumentazione di alto livello con tecnologie avanzatissime. Quello che stiamo cercando di fare è rendere questa tecnologia da un lato il più possibile comprensibile agli operatori medici, dall’altro efficace e personalizzabile per il paziente. Quindi l’attenzione è massima sulla cura a domicilio tramite la medicina da remoto».

Nel pomeriggio, dalle 14.20, Clust-ER Health – Salute e Benessere promuove l’incontro su “Il reclutamento dei talenti: competenze, fabbisogni e opportunità formative tra scuola, università e imprese.” Dopo i saluti istituzionali di Nicole Ticchi, interverrà Lara Porciatti di ART-ER Attrattività Ricerca Territori a cui farà seguito una tavola rotonda che coinvolgerà Giandomenico Nollo (UniTN), i già citati Paolo Fiorini ed Enrico Negrello oltre a Giuliana Gavioli di B.Braun, in rappresentanza di ITS Biomedicale e Confindustria.

Le presentazioni aziendali avranno inizio alle 10 e proseguiranno per tutta la giornata: saranno tenute da Luca Frigerio dell’azienda Saati, Stephanie Noel e Simone Faggin della Guberti, Alex Bellei, Ayoub Sebbare, Roberto Pignatti e Luca Dotti della Picotronik, Florance Veronelli di Trelleborg, Alessandro Peluso e Dario Pietroforte di AP-Engineering, Eliana Russo e Irene Tagliabue di Prineos oltre a Bruno Giuliani di Sefar.

L’organizzazione di B.T. Expo Shomed, oltre a ModenaFiere, società del gruppo BolognaFiere, coinvolge Paolo Poggioli e Marco Bergamini con la loro esperienza nel biomedicale, CNA, Confindustria Dispositivi Medici, Confindustria Emilia Area Centro, LAPAM Confartigianato Modena e Confimi Industria Sanità. Nel Comitato Scientifico è fondamentale infine il supporto di realtà della ricerca come l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, la Fondazione Democenter e, contestualmente, la struttura del Tecnopolo TPM “Mario Veronesi” di Mirandola. L’ingresso alla manifestazione è gratuito previa registrazione sul sito www.bt-expo.it.

 

















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