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Poesia Festival omaggia le tre maggiori poetesse del novecento: Pozzi, Rosselli e Merini

Alle tre maggiori poetesse italiane del Novecento, Antonia Pozzi, Amelia Rosselli e Alda Merini sarà dedicata la serata di giovedì 22 settembre, ore 21.00, a Castelvetro di Modena, località Cà di Sola, presso Villa Cialdini – Famiglia Chiarli.

L’intervento di Alberto Bertoni sarà accompagnato da letture di Diana Manea e da interventi musicali di Trio Pianiste all’Opera.

In caso di maltempo, l’evento si terrà sotto al porticato della villa.

 

Antonia Pozzi (Milano 1912 – 1938) inizia a comporre versi a 17 anni. Nel 1930 si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo milanese e si laurea in estetica con Antonio Banfi, entrando in contatto con il gruppo di allievi che gravitano intorno a lui, tra cui Vittorio Sereni, Luciano Anceschi e Remo Cantoni. L’amore per la montagna fu una costante nella sua vita e nel suo immaginario poetico. Dopo il suo suicidio, a soli 26 anni, fu pubblicato il diario poetico Parole (1939), composto a partire dai diciassette anni, che riflette un’amara e inquieta sensibilità e in cui si avverte l’influsso della lirica di Rilke. Tra le altre pubblicazioni postume: La vita sognata e altre poesie inedite (1986); L’età delle parole è finita. Lettere 1927-38 (1989); Canto segreto (1992).

 

Amelia Rosselli (Parigi 1930 – Roma 1996) figlia di Carlo e di madre inglese, vissuta in Francia, in Inghilterra e negli USA, si trasferì in Italia nel 1946. La formazione cosmopolita e plurilingue contribuì a orientare la sua scrittura verso uno sperimentalismo naturale, più prossimo al surrealismo francese e alla poesia anglosassone. Il suo linguaggio, caratterizzato da violazioni della norma grammaticale, sintattica e ortografica, si vale di ardite associazioni per esprimere una materia dolorosa. Ha pubblicato Variazioni belliche (1964); Serie ospedaliera (1969); Documento, 1966-1973 (1976); Impromptu (1981); Appunti sparsi e persi (1983); Antologia poetica (1987); Sleep. Poesie in inglese (1992), che raccoglie poesie composte tra il 1953 e il 1966. Morì suicida.

 

Alda Merini (Milano 1931 – 2009), considerata tra le maggiori voci poetiche del Novecento, esordì con due liriche pubblicate da G. Spagnoletti nell’Antologia della poesia italiana 1909-1949 (1950). Al 1953 risale il suo primo volume di versi, La presenza di Orfeo. Dopo Tu sei Pietro (1961) ebbe inizio un silenzio artistico durato vent’anni. Nel 1984 diede alle stampe una delle raccolte più importanti, La Terra Santa, seguita da L’altra verità. Diario di una diversa (1986). Con Ballate non pagate (1995) ha vinto il premio Viareggio. È stata candidata al premio Nobel per la letteratura dall’Académie française (1996) e dal Pen Club Italiano (2001).

 

Il Trio Pianiste all’Opera è composto da Rosella Masciarelli, Michela De Amicis e Angela Petaccia. La particolarità della formazione – tre pianiste su un solo pianoforte – e del repertorio accomunano al virtuosismo tecnico sfumature tipiche della tessitura orchestrale. Il loro repertorio comprende musiche originali per pianoforte a sei mani, risalenti alla metà dell’Ottocento, composte da Angelo Panzini e Giusto Dacci sui temi delle più belle opere di Giuseppe Verdi e spazia a brani di Rossini, Bizet, Liszt, Gounod, Puccini ed altri rielaborati dal Trio stesso.

Per maggiori informazioni e dettagli sul programma, www.poesiafestival.it
















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