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Giulia Pigoni: “La priorità è sostenere il piano energia del Governo Draghi. Evidente incoerenza dei partiti che hanno voluto le elezioni”

“A breve si chiude davvero, continuare a produrre piastrelle è durissima! Chi decide di farlo fa un atto di grande fiducia, ma senza interventi urgenti e il price cap europeo non potrà durare tanto”. Il triste monito di tanti imprenditori ceramici del distretto di Sassuolo rende necessaria una risposta immediata, perché il costo dell’energia è diventato insostenibile per tutte le industrie che rischiano di produrre in perdita con futuri possibili licenziamenti o chiusure all’orizzonte.

Giulia Pigoni, consigliera regionale e segretaria di Azione Emilia-Romagna, conosce bene la realtà industriale sassolese che segue e affianca da sempre: “Il recente intervento del senatore uscente di Forza Italia Enrico Aimi – commenta Pigoni – è in buona parte condivisibile, a difesa di un’industria strategica non solo per il nostro territorio, ma a livello nazionale. Bisognerebbe ricordarsene sempre, non solo durante il periodo elettorale. C’è poi un piccolo problema, che riguarda la consequenzialità tra parole e fatti. Se le misure per calmierare il prezzo dell’energia erano già state impostate dal Governo Draghi, perché mai il partito di Aimi ha sfiduciato il Governo, rinnegando sé stesso e le proprie convinzioni?”.

Misure emergenziali efficaci necessitano di un Governo saldo, nel pieno dei poteri, con una larga maggioranza parlamentare. Sul fronte della strategia di uscita dalla crisi, il Presidente Draghi aveva già individuato il price cap europeo al costo del gas come soluzione ponte. Ora però la sua figura e la forza dell’Italia, proprio per colpa di Forza Italia e delle altre forze che hanno fatto cadere il Governo, sono molto indebolite.

L’indipendenza dal gas russo è diventata una questione di sicurezza nazionale e come tale deve essere affrontata. “Per questo motivo – commenta Pigoni – riteniamo necessario completare con procedure straordinarie la costruzione di due rigassificatori galleggianti (a Ravenna e Piombino) che consentano l’importazione di gas naturale liquefatto in sostituzione di quello russo, e aumentare la produzione di gas nazionale riattivando e potenziando gli impianti già esistenti”.

Come Azione propone da tempo, inoltre, occorre studiare il giusto mix di generazione che includa rinnovabili e nucleare, impiegando le migliori tecnologie disponibili. L’obiettivo “emissioni zero” al 2050 passa infatti da una forte elettrificazione degli usi di energia, con un fabbisogno elettrico tra il doppio e il triplo dell’attuale.

“Al senatore Aimi – conclude Pigoni – domando solo un po’ più di coerenza. La priorità ora è sostenere il piano energia del Governo Draghi: sospendiamo la campagna elettorale e supportiamo insieme le azioni proposte, rigassificatori inclusi, e un eventuale scostamento di bilancio. L’emergenza lo richiede”. 

















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