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Le stragi dei “picciotti” nella Sicilia degli Anni Ottanta

C’è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Ma presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in spietati e infallibili killer. Li chiamavo stiddari. Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi del ’90 seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. Boss posati, allontanati dalle famiglie, li usarono come manovalanza per sistemare i loro conti interni. Ma chi erano davvero i picciotti della Stidda? E perché uccidevano così crudelmente?

Di loro parlerà Carmelo Sardo, giornalista del Tg5, intervistato da Pierluigi Senatore, Venerdì 17 giugno alle ore 21 nel Parco di Villa Benvenuti a Formigine (Via per Sassuolo 6).

L’incontro rientra nella rassegna “Di mafia parliamo anche d’estate”, organizzata dal Comune in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e l’Università Popolare di Formigine e patrocinata da Avviso Pubblico.

 

















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