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Calderara di Reno non aumenta le aliquote dell’addizionale comunale

Il Comune di Calderara mantiene inalterata la pressione fiscale, riuscendo anzi a diminuire l’Irpef ai tre quarti dei contribuenti, in particolare alle fasce reddituali più basse e comunque fino a 32.000,00 euro. Il nuovo regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, ha modificato gli scaglioni e le relative aliquote, adeguandoli alla recente riforma nazionale, confermando la progressività dell’imposta. Inoltre, come da impegni presi in sede di approvazione del Bilancio di previsione, la soglia dell’esenzione dall’addizionale è passata da 12 a 13 mila euro di reddito.

«Avremmo avuto più di una giustificazione – ha detto presentando il regolamento l’assessore al Bilancio Luca Gherardi – per aumentare il gettito, ma abbiamo preferito mantenere gli impegni presi a fine 2021. Da allora il mondo è cambiato, l’attualità ci sta presentando un conto salato, ma noi con l’impegno e il sacrificio di tutti gli uffici siamo riusciti nel nostro intento: agevolare i redditi bassi, non ritoccare le aliquote e dunque lasciare inalterato il gettito totale. Grazie a questa operazione gran parte dei calderaresi avrà nel 2022 un beneficio fiscale. È stata una scelta forte in un momento difficile, ne siamo orgogliosi».

Oltre all’allargamento della fascia di esenzione a 13 mila euro, il regolamento stabilisce dunque un abbassamento dell’aliquota, da 0.45 a 0.35, per i redditi fino a 15 mila euro, la mantiene inalterata da 15 a 28 mila e la porta a 0.70 per la la fascia 28-50 mila e a 0.80 per i redditi oltre 50 mila euro. «Davanti al contesto storico che stiamo vivendo – commenta il Sindaco Giampiero Falzone -, con l’esplosione del costo dell’energia e delle materie prime, il bivio davanti al quale si rischia di trovarsi è semplice: o aumenti le tasse o tagli i servizi. A Calderara di Reno, invece, abbiamo scelto una terzia via, grazie soprattutto al nostro Bilancio virtuoso: i servizi non subiscono tagli e anzi, con la nuova sezione del Piccolo nido e la Casa delle Abilità per esempio, crescono. Inoltre, non aumenta la tassazione: diamo così un aiuto al 75% dei contribuenti, mentre il restante 25% o sono redditi molto alti o hanno avuto già beneficio dalla riforma Irpef nazionale. Come sempre non graviamo su nessuno, e agiamo all’insegna di un’equità che viene dettata dalla progressività dell’imposta. Il nostro è stato uno dei primi Comuni a dotarsi di aliquote progressive, ed è una scelta che rivendichiamo e ribadiamo attuando i principi costituzionali sul tema. Ringrazio tutti coloro che, nei vari servizi a cominciare ovviamente dalla Ragioneria, si sono adoperati per raggiungere questo splendido risultato».

















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