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Quale invaso per la Val d’Enza? Autorità ed esperti a confronto sabato per individuare le migliori soluzioni

Il ripetersi di prolungati periodi di siccità arreca danni non solo alle attività agricole, ma all’intero ecosistema, con evidenti ripercussioni sull’economia del territorio e il benessere delle persone. La costruzione di infrastrutture, in grado di raccogliere le acque piovane da redistribuire nelle stagioni aride, sta diventando una priorità strategica per lo sviluppo di tutta la provincia. La Regione Emilia Romagna ha recentemente chiesto un finanziamento statale per la progettazione di un invaso sul fiume Enza; una questione che si trascina da anni e che i cambiamenti climatici ora stanno rendendo indifferibile.

 

Il Lions Club Reggio Emilia Host “Città del Tricolore”, al fine di offrire un momento di confronto qualificato in merito alle soluzioni più idonee da realizzare, organizza un incontro dal titolo “Quale invaso per la Val d’Enza?” che si terrà sabato 28 maggio, dalle ore 9.30, presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” di UniMoRe (viale Allegri, 2) a Reggio Emilia.

I relatori – Meuccio Berselli (foto) segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, Guglielmo Garagnani vice presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, l’ingegner Stefano Orlandini professore ordinario di Costruzioni Idrauliche presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, e l’avvocato Domenico Turazza direttore generale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, coordinati dal giornalista Gianni Montanari – a partire dall’analisi dei bisogni del territorio e dalla formazione geomorfologica su cui sarà inserito l’invaso, si confronteranno su quali possono essere le migliori soluzioni da adottare.

La valle dell’Enza è l’unica in Emilia che consenta di realizzare uno sbarramento sufficiente. A distanza di trentacinque anni dal primo progetto, sospeso nel 1989, la realizzazione di una diga a Vetto torna necessariamente d’attualità per garantire acqua ed energia pulite ai terreni agricoli e alle famiglie di Reggio e Parma, eliminare pericoli di alluvioni a valle, creare un’oasi faunistica di grande valore ambientale e, non ultimo, portare lavoro e turismo tutto l’anno, assicurando un futuro ai paesi montani delle due province.

Al termine dell’incontro, i relatori saranno a disposizione per rispondere a interventi e domande del pubblico.

Il convegno è ad ingresso libero. E’ consigliata la prenotazione alla mail: invasoenza@outlook.it

 
















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