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Realtà aumentata e robotica anche nella protesica di spalla: Modena protagonista del Convegno internazionale

L’equipe dell’Ortopedia e Traumatologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Fabio Catani, sarà protagonista, venerdì 20 e sabato 21 maggio di un corso internazionale sull’artroplastica della spalla che si tiene nella stupenda cornice di Venezia. Il prof. Giuseppe Porcellini, ortopedico e docente UNIMORE è presidente del corso insieme al prof. John Sperling della Mayo Clinic (USA). Tra i relatori ci saranno anche il prof. Fabio Catani, Direttore dell’Ortopedia e Traumatologia del Policlinico di Modena e il prof. Luigi Tarallo, dell’Ortopedia e Traumatologia del Policlinico che si occuperanno della tavola rotonda sulle nuove tecnologie.

“Da anni – spiega il prof. Fabio Catani – il Policlinico è all’avanguardia nella chirurgia robotica della protesi all’anca e del ginocchio. Partendo da questa quasi decennale esperienza, stiamo lavorando per creare evidenze cliniche su questa metodica anche sulla spalla utilizzando la chirurgia computer assistita. Il lavoro scientifico e clinico di questi anni sarà il principale contributo dell’Ortopedia modenese all’evento internazionale. È fonte di soddisfazione collaborare in questo convegno con tutti i più importanti centri mondiali di protesica della spalla, tra cui la Mayo Clinic che è uno delle eccellenze tra gli ospedali americani”.

L’evento, che si intitola Cutting Edge Techniques in Cutting Edge Techniques and controversies in shoulder arthroplasty: a transatlantic debate, ha come scopo quello di fornire ai chirurghi ortopedici, specializzandi, fisioterapisti ed altre figure professionali sanitarie le ultime informazioni e innovazioni sull’artroplastica della spalla.

“Nella protesica della spalla – aggiunge il prof. Giuseppe Porcellini –  utilizziamo oggi tecniche che consentono al chirurgo di immergersi in un ambiente a realtà aumentata, consentendoci di ottenere una grande precisione chirurgica. Al momento, per limiti tecnici e di sviluppo, non è ancora possibile utilizzare il robot per la protesica della spalla come invece avviene per l’anca e il ginocchio. Uno dei temi di questo congresso è proprio quello di valutare come estendere l’utilizzo della chirurgia robotica anche alla spalla.” Il convegno vede la partecipazione di chirurghi da tutto il mondo, alcuni in presenza altri collegati da remoto per aggiornarsi e discutere insieme delle nuove tecnologie applicate alla spalla con l’uso di ologrammi, robot, e software pre-operatori. Grazie alla  partecipazione di importanti opinion-leader provenienti da tutto il mondo, questo corso altamente interattivo si basa su una serie di lezioni frontali, workshop, dibattiti, presentazioni di casi clinici e tavole rotonde.

“Ad oggi sono circa 200 – conclude il prof. Luigi Tarallo – le protesi di spalla che impiantiamo annualmente con l’ausilio della tecnologia software pre-operatoria ed in casi selezionati facendo ricorso anche alla navigazione chirurgica. In questi due giorni ci sarà l’occasione per confrontare esperienze cliniche e chirurgiche internazionali, con casi clinici selezionati”.

Il convegno sarà l’occasione per fornire ai partecipanti approfondimenti e  nuove prospettive sulle controversie e sulle sfide più comuni che giornalmente i chirurghi devono affrontare sull’artroplastica di spalla.

 

















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