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Emorragia da varici esofago gastriche: intervento salvavita al Policlinico

È stato dimesso già la scorsa settimana dalla Gastroenterologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Antonio Colecchia, il paziente di 62 anni della provincia di Reggio, che era stato trasferito sabato 2 maggio al Policlinico di Modena dall’ASMN di Reggio Emilia per una emorragia da rottura di varici esofagee di difficile controllo e trattato dal TIPS TEAM mediante posizionamento di Shunt Porto-Sistemico Transgiugulare Intraepatico (TIPS), gruppo multidisciplinare che è punto di riferimento a livello provinciale ed extra-provinciale per questo tipo di patologia.

Questo importante successo terapeutico – si è complimentato il dottor Claudio Vagnini, Direttore generale dell’AOU di Modena – è frutto della competenza dei nostri professionisti e della loro capacità di lavorare in team a beneficio dei nostri pazienti. Nel caso specifico, poi, l’alleanza tra ospedali di province diverse, nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale ha consentito di portare il paziente nella struttura più adatta alla sua condizione clinica.

Il paziente – Corrado Marchetti – si era rivolto al PS dell’ASMN di Reggio Emilia per recidiva di emorragia digestiva da rottura di varici dell’esofago. I medici di Reggio Emilia hanno compreso la gravità della situazione e hanno contattato i colleghi del TIPS TEAM, i quali, posta l’indicazione al posizionamento di TIPS in paziente in pericolo di vita hanno immediatamente disposto il trasferimento presso la UOC di Gastroenterologia. Il TIPS TEAM dell’AOU di Modena è costituito dagli Epatologi dell’equipe Diagnosi e Trattamento dell’Ipertensione Portale e delle Sue Complicanze, afferente alla Gastroenterologia e diretta dal dott. Filippo Schepis, dai Radiologi della Radiologia Interventistica, diretta dal dott. Cristian Caporali  e afferente alla UOC di Radiologia guidata dal prof. Pietro Torricelli, dagli intensivisti coordinati dal prof. Massimo Girardis, e dai chirurghi dei trapianti diretti dal prof. Fabrizio Di Benedetto.

Il fattore tempo è essenziale nella gestione di queste emergenze. I pazienti ad alto rischio devono essere curati con prontezza per evitare ulteriori sanguinamenti che determinerebbero la morte del paziente. Il TIPS, funzionando come bypass della circolazione epatica, riduce il flusso sanguigno nelle varici e arresta l’emorragia – commenta il dott. Marcello Bianchini, che ha coordinato il trasferimento del paziente presso la UOC di Gastroenterologia col supporto del dott. Nicola De Maria e della dott.ssa Veronica Bernabucci. Allertati dal dott. Bianchini, i Radiologi Interventisti, dott. Francesco Prampolini e dott. Federico Casari, gli infermieri e il personale tecnico di radiologia hanno predisposto quanto necessario per eseguire il posizionamento del TIPS già all’arrivo del paziente presso l’AOU di Modena.

Il posizionamento di un TIPS richiede un gruppo di lavoro multidisciplinare fortemente integrato, che unisca alle competenze tecniche radiologiche conoscenze di emodinamica epatica e cardiaca indispensabili per il perfezionamento del dispositivo. Il volume di pazienti con complicanze da ipertensione portale afferenti all’AOU di Modena ha convinto me e il dott. Schepis ad avviare la nostra collaborazione per acquisire l’expertise necessario al posizionamento di TIPS. All’attivo abbiamo circa 300 posizionamenti di TIPS e altrettante revisioni. Negli anni abbiamo formato una seconda generazione di professionisti in grado di dare continuità al servizio. La rodata integrazione tra i componenti del TIPS TEAM e le figure professionali extra-Aziendali è stata fondamentale per il buon esito della vicenda del paziente” aggiunge il dott. Cristian Caporali.

La UOC Gastroenterologia di Modena rappresenta un’eccellenza epatologica di rilievo nazionale ed internazionale, che ha recentemente istituito la SS Diagnosi e Trattamento dell’Ipertensione Portale e delle Sue Complicanze diretta dal dott. Filippo Schepis di UNIMORE al fine di creare e rafforzare i percorsi dedicati alle complicanze emorragiche e non emorragiche dell’ipertensione portale, che oltre al TIPS, potrebbe richiedere il percorso verso il Trapianto di Fegato” commenta il prof. Antonio Colecchia.

Siamo cresciuti al punto da poter contribuire a rafforzare i percorsi territoriali volti alla diagnosi dell’ipertensione portale e al trattamento delle sue complicanze (mediante TIPS o altri metodi) in modo che sempre più pazienti possano accedere ad una rapida diagnosi e cura. E’ nostra intenzione intraprendere un’azione formativa presso i vari presidi territoriali e creare al Policlinico un Punto Ipertensione Portale, che, sfruttando anche il metodo della telemedicina, favorisca in tempo reale la discussione di casi coi colleghi del territorio provinciale ed extra provinciale ed il follow up dei pazienti” dichiara il dott. Filippo Schepis. “Non meno importante – conclude il dott. Schepis- “è citare il fatto che, grazie alla sua natura multidisciplinare, il TIPS TEAM ha contribuito significativamente allo sviluppo scientifico nel settore. In particolare, il nostro gruppo ha sviluppato una nuova tecnica di posizionamento del TIPS che, oltre a ridurre le eventuali complicanze, consente l’utilizzo del TIPS in pazienti una volta considerati non suscettibili al suo posizionamento come i pazienti oltre i 70 anni di età non più candidabili a trapianto di fegato”.

 

















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