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Assegnati al Comune di Reggio Emilia 6.4 milioni di euro per otto progetti di cura di anziani, persone con disabilità e in condizioni di povertà

Minori e famiglie, anziani, persone con disabilità o che vivono in condizioni di povertà e marginalità, senza dimora. Sono le aree di intervento del Welfare per le quali il Comune di Reggio Emilia, quale capofila di Ambito territoriale sociale (Ats) ha ottenuto dal governo 6,4 milioni di euro, quale finanziamento – tramite il Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr)-Missione 5 ‘Inclusione e coesione’ – di otto progetti.

La candidatura al finanziamento da parte del Comune era avvenuta lo scorso marzo, in risposta a un Avviso pubblico del Governo. Il finanziamento è erogato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

L’assessore a Welfare e Bilancio Daniele Marchi sottolinea il rilievo quantitativo del contributo, sia per la città capoluogo, a cui sono assegnati direttamente circa 5 milioni, sia per i comuni dell’Ats, e l’aspetto qualitativo riconosciuto ai progetti: la dimensione della Comunità è il paradigma-guida nelle riforme del sistema di Welfare di Reggio Emilia in uscita dalla pandemia; l’obiettivo è che queste risorse aiutino a rafforzare l’indirizzo di riforma, di innovazione e rilancio delle Politiche sociali, quali azioni di Welfare di comunità e di prossimità.

 

IL SENSO DEGLI OTTO PROGETTI CANDIDATI – Rispetto alla Missione 5 del Pnrr dedicata al Welfare, Reggio Emilia, in qualità di Comune capodistretto, aveva candidato otto progetti a valenza distrettuale, uno dei quali in favore di tutta la provincia. La linea di finanziamento attivata in questa occasione prevede risorse non solo sui contenitori (investimenti), ma anche sui contenuti (servizi), cercando di integrare interventi strutturali e innovazioni di servizio.

A Reggio Emilia le risorse saranno indirizzare al potenziamento della Domiciliarità, delle Dimissioni protette, dei Progetti di vita. ‘Prendersi cura della comunità con la comunità’ è la direzione strategica scelta. I progetti per le Persone senza dimora, inoltre, consentiranno la messa a sistema del modello di intervento già sperimentato a Reggio Emilia con il progetto Reggiane-Off, attraverso il potenziamento dell’accoglienza e della presa in carico delle persone in maniera integrata, cioè sotto ogni aspetto – formativo, lavorativo, di inclusione sociale e di accompagnamento psicologico – con la partecipazione e la cura dei diversi attori della comunità che operano sul territorio.

 

PROPOSTE E RISORSE – Seguendo le linee di finanziamento del Pnrr, progetti approvati risultano così suddivisi:

Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini: progetto per rafforzare i servizi di assistenza sociale a sostegno della capacità genitoriale, delle famiglie e dei bambini in condizione di fragilità e vulnerabilità. Importo richiesto: 211.500 euro.

Autonomia degli anziani non autosufficienti (a valenza provinciale): progetti diffusi di riqualificazione di spazi abitativi, investimenti infrastrutturali, potenziamento della rete integrata dei servizi legati alla domiciliarità. Per la città di Reggio Emilia, il contributo eventualmente assegnato sarà utilizzato quale investimento per la riqualificazione degli appartamenti protetti di Asp Città delle Persone. Importo totale richiesto è di 2.460.000 euro.

Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari a favore della domiciliarità. Questo progetto riguarda le cosiddette “dimissioni protette” e prevede la costituzione di equipe professionali e iniziative di formazione specifica per favorire la de-istituzionalizzazione e il rientro a domicilio dagli ospedali con la disponibilità di servizi e strutture per l’assistenza domiciliare integrata. Importo richiesto: 330.000 euro.

Rafforzamento dei servizi sociale e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali: è un progetto per azioni di supervisione, con percorsi di confronto e condivisione volti ad accompagnare gli operatori sociali nell’esercizio della professione, con l’obiettivo di garantire e mantenere il loro benessere, rinforzando il senso ed il valore del proprio operato. Importo richiesto: 210.000 euro.

Percorsi di autonomia per persone con disabilità. Sono progetti a sostegno delle persone con disabilità che prevedono tre linee di intervento:

1) definizione del progetto individualizzato e attivazione dei sostegni;

2) adattamento degli spazi con domotica e assistenza a distanza;

3) sviluppo delle competenze digitali per il lavoro.

Su questa linea sono stati presentati due progetti di Ats, uno con ricaduta sul territorio di Reggio Emilia, uno con ricaduta sul territorio dell’Unione Colline matildiche.

Le risorse saranno destinate a Reggio Emilia per gli sviluppi di Progetto di vita e Progetto Durante e Dopo di noi. Importo richiesto: 750.000 euro per ciascun progetto.

Housing temporaneo. In questo caso, è un progetto per la realizzazione o il miglioramento di strutture di assistenza alloggiativa temporanea con un percorso personalizzato per l’utente, volto al superamento dell’emergenza.

Questo progetto è equivalente a una star up, dedicata alla cosiddetta grande marginalità, alle persone senza dimora, in linea con l’approccio accoglienza diffusa e presa in carico integrata già sperimentato con il progetto Reggiane Off. Importo richiesto: 710.000 euro.

Centri servizi per persone povere. Il progetto prevede la realizzazione di Centri servizi quali punti di accesso, contato, presa in carico e fornitura appunto di servizi, diffusi sul territorio e ben riconoscibili, destinati a persone in condizione di marginalità anche estrema e senza dimora. Importo richiesto: 1.090.000 euro.

















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