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Un Polo socio-sanitario per il Distretto di Vignola

Una nuova Casa della Comunità e un nuovo Ospedale di Comunità (OsCo) per i cittadini di tutto il Distretto Sanitario di Vignola: saranno parte integrante di un più ampio Polo socio-sanitario che sorgerà a Vignola, nel terreno ubicato tra le vie per Sassuolo, Circonvallazione e Barella.

L’intervento complessivo – approvato recentemente dall’Unione Terre di Castelli e dal Comune di Montese – è stato illustrato questa mattina presso il Municipio di Vignola: presenti il sindaco di Vignola e presidente Unione Terre di Castelli, Emilia Muratori; il sindaco di Guiglia e Assessore alle Politiche Socio-Sanitarie dell’Unione Terre di Castelli, Jacopo Lagazzi; il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Antonio Brambilla; la Direttrice del Distretto sanitario e Responsabile della Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Vignola, Federica Casoni; e Pasquale Romio, Direttore del Servizio unico Attività tecniche (Suat). Era presente anche il sindaco di Zocca, Federico Ropa.

In particolare, la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità – per cui è già stato realizzato lo studio di fattibilità – saranno finanzianti con le risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), per un investimento complessivo pari a oltre 10 milioni di euro (6 milioni e 480mila euro per la Casa della Comunità e 3,5 milioni per l’Osco).

La road map dell’intervento prevede l’approvazione del progetto esecutivo e la pubblicazione della gara d’appalto entro il 31 dicembre del 2022, con la conclusione dei lavori entro il 2025 e l’entrata in funzione del Polo nella metà del 2026. Nello stesso terreno, acquisito dal Comune di Vignola e dato in diritto di superficie per 50 anni ad uso gratuito, rinnovabili, all’Azienda USL di Modena, per la parte di competenza sanitaria, sorgeranno le sedi della Casa residenza e del Centro diurno per anziani realizzate con risorse reperite da varie fonti di finanziamento.

Nella stessa progettualità rientra anche la Centrale Operativa Territoriale, che sarà invece realizzata all’interno dell’Ospedale di Vignola, per un importo di 164mila e 847 euro, finanziati sempre con le risorse del PNRR.

Il progetto di sviluppo della Casa della Comunità e dell’Ospedale di Comunità si colloca nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale, e socio-sanitaria distrettuale, per migliorare l’appropriatezza e la continuità della risposta ai bisogni della popolazione dei Comuni del Distretto sanitario di Vignola. Il futuro Polo socio-sanitario di Vignola – di cui Casa della Comunità e OsCo fanno parte – diventerà un nodo della più ampia rete di offerta dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, e al tempo stesso parte integrante dei luoghi di vita della comunità locale.

La Casa della Comunità, al cui interno sarà operativa una Casa della Salute Hub, intende qualificarsi per la popolazione di riferimento come struttura per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento del cittadino. In essa opereranno équipe multiprofessionali e interdisciplinari per definire percorsi integrati, tra servizi sanitari (territorio-ospedale), e tra servizi sanitari e sociali.

L’Ospedale di Comunità – con una dotazione prevista tra i 15 e i 20 posti letto – è configurato come una struttura di ricovero breve, rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minori o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabile a domicilio, ma che necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile nelle proprie abitazioni.

“La nascita del nuovo Polo socio-sanitario di Vignola va nella direzione prevista dal PNRR di potenziare l’assistenza dei cittadini sui loro territori, garantendo una presa in carico ottimale dei vari bisogni di salute e migliorando l’offerta sanitaria, con progettualità specifiche per ciascuna area della nostra provincia – dichiara il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Antonio Brambilla -. In particolare, nel caso del distretto vignolese, le nuove strutture sanitarie e sociali saranno al servizio di un’area molto vasta e popolata: il nuovo Polo metterà al centro la Comunità nelle sue varie forme (pazienti, caregiver, associazioni di pazienti e cittadini) diventandone al tempo stesso parte integrante. E’ un passaggio, questo, significativo ed entusiasmante: il fatto che proprio ora, dopo due anni di pandemia, ci apprestiamo a progettare la sanità di domani contribuisce a dare nuovo slancio per il futuro”.

“Il Polo socio-sanitario è un progetto di innovazione sia organizzativa che di integrazione socio-sanitaria – afferma Federica Casoni, Direttore del Distretto e Responsabile della Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Vignola -. La Casa della Comunità, oltre ad essere sede di diversi servizi sanitari integrati nell’ottica della creazione dei percorsi di cura territoriali e territorio-ospedale, sarà anche il luogo per la creazione di una relazione biunivoca fra sanitario e sociale, enti del terzo settore e cittadini. Ringrazio i sindaci del Distretto per la grande collaborazione, il servizio tecnico aziendale per la progettazione e i professionisti sanitari e del sociale con cui costruiremo le nuove strutture ma soprattutto nuovi percorsi di collaborazione e integrazione”.

















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