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“Prorogate i Dehors ‘diffusi’ a Bologna anche dopo il 28 febbraio”: è la richiesta di Cna domani all’incontro col Comune

“Uno degli strumenti che ha tenuto in piedi le attività della ristorazione e dell’agroalimentare durante questa emergenza pandemia è stato quello dei dehors ‘diffusi’, occorre che vengano prorogati ben oltre il 28 febbraio”.

E’ con questa presa di posizione che Cna Bologna si presenterà domani pomeriggio all’incontro col Comune di Bologna e le altre Associazioni di categoria. Il Comune aveva annunciato l’intenzione di prorogarli solo fino al 28 febbraio. Dal 1° marzo dovranno quindi essere smontate le strutture all’aperto di bar, ristoranti, gelaterie e trattorie concesse in deroga al Regolamento comunale a sostegno delle attività messe in ginocchio dai lunghi periodi di chiusura e dalle limitazioni di utilizzo degli spazi interni imposti dalla pandemia.

“In questo momento non c’è bisogno di proclamare un lockdown per far sì che la gente non esca di casa, le notizie sui media e le azioni del Governo svuotano le attività in un baleno – spiega Paolo Carati, Ristoratore, Presidente Area Bologna Città Cna – ecco perché è di vitale importanza proseguire coi dehors ‘diffusi’ anche per i prossimi mesi, forti di una esperienza che ha visto le Istituzioni cogliere nel segno, esperienza certamente migliorabile, ma nel complesso una misura che ha contribuito in maniera concreta a mantenere in piedi un intero settore”. “Una misura – prosegue Carati – che ha visto la città piena di tavolini ma al contempo ‘controllata’ in un periodo che definire difficile è riduttivo. Nello stesso momento in cui malumori di piazza, piccola criminalità che si riorganizzava e malessere per gli esclusi avrebbero potuto creare non pochi problemi alla convivenza civile della città, gli esercenti fuori dalle loro botteghe hanno contribuito a creare l’immagine di una città viva e non rassegnata. Adesso si sono spenti i riflettori sulla ristorazione forse per il fatto che non si vedono molte chiusure. Ma l’indicatore delle chiusure non è sufficiente. Il Comune dovrebbe prestare attenzione ai tanti passaggi di mano (cambi di gestione) di queste attività e mettere in atto azioni concrete per preservare  il tessuto sano di una parte importante della nostra economia”.

“Ci attendono altri mesi di passione – aggiunge Max Poggi, Presidente Cna Agroalimentare Bologna – c’è da tenere duro e sicuramente la possibilità di utilizzare Dehors ‘diffusi’ è stata e potrà continuare ad essere una grande opportunità. A breve serviranno nuovi ristori senza i quali le piccole e medie imprese della ristorazione non potranno fare fronte ai debiti contratti a causa della pandemia. La Regione ed in particolare l’assessore Colla in occasione di un tavolo di crisi sulla ristorazione si era impegnato a destinare risorse del Pnnr a favore delle imprese, sotto forma di ristori”.

















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