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Unibo, le prime scelte strutturali della nuova governance

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna ha approvato il Bilancio Unico di Ateneo di Previsione per il triennio 2022-2024. Per il 2022 vengono stanziate risorse per la gestione operativa pari a circa 851 milioni di euro, alle quali si aggiungono 86,6 milioni di risorse per investimenti. Complessivamente nel triennio 2022-2024 la programmazione di Ateneo prevede l’impiego di risorse per investimenti pari a circa 244 milioni di euro.

Per quel che concerne i proventi operativi, la voce principale è rappresentata dal Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che per il 2022 è stata stimata in misura complessivamente pari a 424,6 milioni di euroLa stima è migliorativa rispetto alla precedente programmazione con una crescita di 4,3 milioni di euro.

In ordine ai proventi per la didattica, che rappresentano la seconda fonte di entrata per importanza, per il 2022 sono stimati proventi complessivi pari a 118,8 milioni di euro. La quota che si riferisce ai contributi degli studenti iscritti ai diversi corsi di laurea registra un incremento rispetto al budget 2021 di circa 1,6 milioni di euro, dovuto all’incremento degli iscritti stimati per l’A.A. 2021/2022. Tale incremento nelle previsioni è comunque limitato dall’incremento degli studenti della “no tax area” o a contribuzione ridotta: una misura di diritto allo studio che l’Alma Mater conferma con orgoglio. E, in linea generale, il diritto allo studio si conferma, con sempre maggiore decisione, uno dei principali impegni dell’Ateneo.

I fondi per il sostegno agli studenti sono pari a 92,5 milioni di euro e registrano un incremento di circa 18,4 milioni rispetto al budget 2021, derivante prevalentemente dall’incremento dei fondi vincolati ai contratti di formazione specialistica medica e alle Borse di Dottorato di ricerca.

I fondi destinati a finanziare le borse di studio per i dottorati di ricerca sono pari a 28,26 milioni di euro e confermano un’importante crescita negli ultimi anni. Le previsioni 2022 degli altri interventi a favore degli studenti e borsisti ammontano a 5,5 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021.

I fondi per il diritto allo studio gestiti direttamente attraverso il bilancio di Ateneo nel budget 2022 sono pari a 26,25 milioni di euro, in aumento di circa 656 mila euro rispetto al 2021. L’incremento rispetto al 2021 ha riguardato principalmente gli Assegni di tutorato e le risorse stanziate per Altre borse di studio e premi, incremento determinato in gran parte dalla previsione nel 2022 delle risorse assegnate nell’esercizio 2021 relative alle quote del Fondo Giovani 2021, finalizzate alle attività di tutorato svolte dagli studenti e all’incentivazione delle immatricolazioni alle classi di laurea di area scientifica e tecnologica.

Nella voce altre borse di studio e premi, che ammonta sul 2022 complessivamente a 6,3 milioni di euro, rientrano le previsioni per le borse di studio per solo merito (675 mila euro), le borse di studio per studenti in condizioni di disagio (1,2 milioni di euro), altre borse di studio per varia natura (470 mila euro), nonché per contributi a favore di studenti immatricolati a corsi di laurea di particolare interesse nazionale (2,2 milioni di euro).

Nell’ambito dei costi operativi, la principale voce attiene ai costi del personale che nel 2022 ammontano complessivamente a 442,57 milioni di euro con un incremento di circa 28,5 milioni di euro rispetto al budget 2021. Le previsioni per il personale docente e ricercatore ammontano a 250,57 milioni di euro e quelle per il personale dirigente e tecnico amministrativo a 123,19 milioni di euro. A ciò si sommano gli stanziamenti per la nuova programmazione del personale che nel triennio 2022-2024 determina risorse aggiuntive pari a circa 118 milioni di euro.

Il nuovo bilancio pluriennale di Ateneo definisce poi il quadro delle risorse per sostenere il fabbisogno finanziario dell’Edilizia (222,8 milioni di euro sul triennio 2022-2024) determinato dal Nuovo Programma Triennale dei Lavori (previsto dal D.Lgs. 50/2016 “Codice dei contratti pubblici”), dagli interventi di manutenzione straordinaria e altri interventi edilizi. Sul fronte degli affitti, invece, è da segnalare il calo dei costi previsti, che scendono costantemente dal 2015 raggiungendo nel 2022 l’ammontare di 2,7 milioni di euro per assestarsi a 2,3 milioni di euro nel 2024.

 

IL PIANO EDILIZIO PER IL 2022-2024

L’Ateneo continua a investire sul proprio patrimonio edilizio sia aggiungendo nuovi insediamenti, sia – e soprattutto ‒ riqualificando gli edifici esistenti. L’obiettivo principale dell’intero piano edilizio è quindi quello di coniugare la crescita dell’Ateneo con i principi della sostenibilità ambientale.

Il piano presentato dall’Area Edilizia e Sostenibilità di Ateneo mira a intercettare i finanziamenti nel campo delle infrastrutture universitarie e della transizione ecologica previsti dal PNRR. Perciò il prossimo triennio sarà caratterizzato soprattutto da interventi ispirati al massimo rispetto dell’ambiente, secondo il principio do not significant harm (DNSH): la nuova edificazione su aree non antropizzate è ridotta al minimo favorendo invece la riqualificazione dell’esistente.

Nel piano edilizio triennale, approvato dal Consiglio di Amministrazione, sono elencati circa 40 interventi per un totale di 150 milioni di euro. Gli interventi mirano al completamento degli insediamenti più recenti (ad esempio il polo chimico del Navile), al restauro e adeguamento normativo del patrimonio storico dell’Ateneo (Palazzo Poggi, Ciamician, edifici storici di via San Giacomo 12 e 14, di piazza San Donato 2 e via Irnerio 48, l’Orto Botanico, il complesso di via Zamboni 32-34-36-38, le sedi storiche della scuola di Ingegneria e di Chimica industriale) e alla riqualificazione del patrimonio esistente non soggetto a vincoli di tutela e che richiede opere di rinnovo edilizio e impiantistico (area di Belmeloro, ex-Bodoniana di via San Donato, complessi universitari di Ozzano e Cadriano).

L’Università di Bologna desidera celebrare l’inserimento dei portici bolognesi nel patrimonio mondiale UNESCO fornendo un significativo contributo al “Progetto Portici” lanciato dal Comune di Bologna attraverso l’inserimento nel proprio piano edilizio delle opere di restauro delle facciate degli edifici storici e dei portici di Via Zamboni.

Inoltre, attraverso il V Bando della Legge 338/2000, ovvero il finanziamento ministeriale per le residenze studentesche e annessi servizi, il piano edilizio mira a realizzare più di 300 nuovi posti letto per studenti nella città di Bologna. Le opere previste in questo ambito sono 4 per un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Si segnala il progetto di recupero del complesso di via Foscolo (ex clinica neurologica): esso consentirà di realizzare un moderno centro per i servizi agli studenti che comprenderà, oltre alla residenza universitaria, una biblioteca, una palestra, laboratori informatici, auditorium e sale studio.

Particolare attenzione sarà dedicata al rafforzamento dei Campus della Romagna, con una serie di interventi finalizzati al completamento e alla rifunzionalizzazione di insediamenti universitari recenti (Campus di Cesena, Campus di Forlì, Edificio ex CUP di Rimini, Complesso dell’Osservanza di Imola, Palazzo Corradini e casa Traversari di Ravenna) che hanno lo scopo di migliorarne la funzionalità abitativa, le prestazioni energetiche e aumentare la disponibilità di aule didattiche, sale studio, uffici e studi per ricercatori.

 

ALMAIDEA 2022

A meno di due mesi dall’insediamento della nuova governance, l’Ateneo si appresta a varare il bando “AlmaIdea 2022”, a testimonianza della ferma volontà di sostenere la ricerca di base e interdisciplinare, con un’attenzione particolare per i giovani ricercatori.

La dotazione del bando, pari a 2 milioni di euro, consentirà di erogare 83 grant assegnati su base individuale, finalizzati ad attivare un assegno di ricerca di 12 mesi. L’obiettivo dei progetti è lo sviluppo di idee innovative, senza restrizioni tematiche né obblighi di immediate ricadute applicative; la ricerca di base è e deve essere ricerca libera, che sviluppi potenzialità a lungo termine, anche in vista di proposte più ambiziose nell’ambito di linee di finanziamento nazionali ed europee. La misura intende altresì privilegiare le scienze umanistiche e sociali, che tipicamente hanno maggiori difficoltà ad accedere a finanziamenti competitivi.

Il bando è improntato ad una marcata semplificazione dei processi di valutazione, gestione e rendicontazione dei progetti, che saranno vincolati al raggiungimento di obiettivi di impatto. Un’attenzione particolare è stata rivolta infatti alla ricerca di un equilibrio fra efficacia, equità e semplicità. Un approccio che sarà seguito anche per misure che saranno attuate in altri ambiti, in modo tale da alleggerire il più possibile la pressione sia sulle strutture che sui ricercatori, evitando sovraccarichi inutili.

 

I NUOVI CORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2022/2023

La proposta delle nuove attivazioni è stata approvata dal Senato e ha raccolto il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione. Si tratta di 9 nuove lauree: 4 corsi di laurea triennali e 5 corsi di laurea magistrale. Anche nell’ambito della didattica l’Ateneo mira a crescere in ricchezza formativa, ma sempre con grande attenzione alla sostenibilità nel lungo termine dei progetti avviati.

L’Università di Bologna amplia la propria offerta formativa, che oggi, nell’a.a. in corso, conta ben 242 corsi di studio, di cui 92 internazionali. Si va dallo studio delle religioni, alla chimica per prodotti e processi, dal clima alle politiche dell’innovazione digitale: la didattica dell’Alma Mater si prepara al futuro – e prepara il futuro dei suoi studenti – intercettando i bisogni e le istanze di una società in continuo mutamento.

Nel complesso, si conferma una forte spinta all’internazionalizzazione che caratterizza 6 dei nuovi corsi. Notevole il focus sul cambiamento climatico, la sostenibilità ambientale e la green economy, in linea con gli obiettivi ONU. Due corsi internazionali, uno con sede a Bologna l’altro nel Campus di Forlì, fanno riferimento al “management” con l’obiettivo di formare figure professionali specifiche per le sfide del mercato del lavoro, nazionale e internazionale. Da evidenziare poi la triennale internazionale, di Bologna e Forlì, con titolo congiunto in European Studies, sviluppato nell’ambito dell’alleanza Una Europa tra 8 prestigiosi atenei europei, e la laurea ad orientamento professionale di Chimica per prodotti e processi rivolta a diplomati e con contenuti altamente professionalizzanti.

 

I nuovi corsi attivati sono:

  • Chimica per prodotti e processi;
  • Management and economics;
  • European studies;
  • Greening energy market and finance;
  • Science of Climate;
  • Governance e politiche per l’innovazione digitale (GePID);
  • Religioni Storie Culture;
  • International management;
  • Human and environmental health.

 

















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