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Laura Morante porta in scena a Carpi la leggendaria Sarah Bernhardt

Laura Morante (foto di Ada Masella)

“Io Sarah, io Tosca” è lo spettacolo con cui Laura Morante, autrice e interprete, torna venerdì 5 al Teatro Comunale di Carpi, sette mesi dopo la prima nazionale di “Suite francese”: questa volta darà vita alla leggendaria Sarah Bernhardt (1844-1923), l’attrice francese per la quale Victorien Sardou scrisse “La Tosca”. In scena anche Chiara Catalano voce e pianoforte; musiche originali di Mimosa Campironi, regia di Daniele Costantini.

Morante spiega che nel 2020, in piena pandemia, mentre cercava « un testo per uno spettacolo con non più di due attori », Campironi le propose la lettura di una breve opera melologo ispirata alla Bernhardt e al suo rapporto con Sardou e con il personaggio di Tosca: « Quella breve lettura lasciava intravedere una personalità insolita e suggestiva. Avendo vissuto molti anni in Francia, avevo sentito parlare spesso di Sarah Bernhardt, adorata da Wilde, ammirata da Proust e da un giovanissimo Freud, che le dedica una pagina del suo diario, prediletta da Hugo, e cordialmente detestata da Čechov. »

Considerata l’ultima attrice del XIX secolo, in contrapposizione alla Duse “prima del XX”, Sarah Bernhardt è rimasta famosa anche per una ricca anedottica, fatta di manie stravaganti, battute molto caustiche, e l’ostinazione per cui volle recitare anche quando, a 71 anni, perse una gamba. « Ma – sottolinea Laura Morante – della persona che si cela dietro l’apparenza, la storia e la leggenda, della donna che fu, non sapevo quasi nulla. Ho dunque intrapreso un appassionante percorso, attraverso la vasta mole di libri a lei dedicati, partendo dalla sua autobiografia. » Nasce così “Io Sarah, io Tosca”, tre quadri che sono altrettante tappe del rapporto fra la diva e il personaggio Tosca: l’azione si svolge fra il 3 novembre 1887, appena cominciato le prove dello spettacolo, e il 24 novembre, giorno del contestato ma trionfale debutto parigino. Fra le scene di Luigi Ferrigno e con i costumi di Agata Cannizzaro, rivivrà una donna « cinica e sentimentale, spregiudicata e sognatrice, superstiziosa e impavida, vulnerabile e battagliera, tanto gelosa della privacy quanto insaziabilmente avida di celebrità e, soprattutto forse, di amore. »

Lo spettacolo, presentato da Nuovo Teatro e Fondazione Teatro della Toscana in esclusiva regionale, sarà replicato il 6 (ore 21) e il 7 (ore 16) per la stagione di prosa di Carpi.

Per informazioni: https://teatrocomunale.carpidiem.it/

















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