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Da quest’anno il premio di Giovane Fotografia Italiana viene intitolato a Luigi Ghirri

De Luigi, Campioli, Rabitti, Monti, A. Ghirri, Curioni e Benevelli

Dal 28 ottobre torna la call di Giovane Fotografia Italiana, progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia, dedicato alla valorizzazione dei migliori artisti e artiste della fotografia contemporanea under 35 in Italia.

Si  apre così un nuovo capitolo per il progetto le cui principali novità sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Reggio Emilia, ai Chiostri di San Domenico. alla presenza di Raffaella Curioni, assessora a educazione e conoscenza del Comune di Reggio Emilia; Annalisa Rabitti assessora alla cultura e marketing territoriale del Comune di Reggio Emilia; Ilaria Campioli  e Daniele De Luigi curatori di Giovane Fotografia Italiana; Adele Ghirri per gli eredi Luigi Ghirri. Hanno partecipato inoltre Fausto Papa per Reire srl. che contribuisce alla realizzazione del Premio di Giovane Fotografia italiana e Alessia Benevelli, comunicazione e relazioni esterne Fondazione Palazzo Magnani.

 

PREMIO

GFI | Premio Luigi Ghirri

La prima novità di questa nona edizione di Giovane Fotografia italiana è l’importante collaborazione con gli Eredi Luigi Ghirri, che permette di intitolare il premio di Giovane Fotografia Italiana, proprio a Luigi Ghirri, in virtù del forte rapporto del fotografo, ancora tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno, nazionale e internazionale, con la nostra città che ne custodisce anche l’archivio nella biblioteca Panizzi e per consolidare ulteriormente il sostegno ai giovani talenti della fotografia contemporanea in Italia.

Luigi Ghirri fin dal 1970 decise di rivolgere il mezzo fotografico verso un nuovo orizzonte fatto di segni, parole, immagini, invece di orientare semplicemente il proprio sguardo al paesaggio reale. La fotografia, dunque per Ghirri era “un formidabile linguaggio visivo per poter incrementare questo desiderio di infinito che è in ognuno di noi”. Proprio questo approccio, assolutamente inedito negli anni 70, ma oggi sempre più attuale, verso la rappresentazione dello spazio immateriale dei simulacri e dei codici che hanno sostituito o coperto la realtà fisica del mondo, oggi può parlare con forza alle nuove generazioni. C’è una particolare analogia con quanto sta ricercando, nel corso delle diverse edizioni, Giovane Fotografia Italiana che si è proposta l’obiettivo di diffondere e promuovere la fotografia italiana contemporanea under 35, e in particolare la ricerca di nuove visioni, la sperimentazione e l’ intreccio di linguaggi artistici orientati a  sviluppi futuri del linguaggio visivo.

La nuova denominazione del premio, reso possibile grazie al contributo di Reire srl, del valore di 4000€, sarà proprio GFI | Premio Luigi Ghirri.

Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Roncocesi 1992) è un artista italiano oggi riconosciuto internazionalmente come uno dei maestri della fotografia contemporanea. La sua opera fotografica è stata ampiamente esposta e pubblicata, ed è conservata in collezioni private e pubbliche di tutto il mondo, tra cui MoMA (New York), Musée de la Photographie Reattu (Arles), Fotomuseum (Winterthur), Stedelijk Museum (Amsterdam), Canadian Centre for Architecture-Centre Canadien d’Architecture (Montreal), Cabinets des Estampes- Bibliothèque Nationale (Paris), CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma), MaXXI Museo delle Arti del XXI Secolo (Roma), Museum Folkwang (Essen), Art Institute of Chicago (Chicago), The Museum of Fine Arts (Houston), MUFOCO (Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo), Fondazione Querini Stampalia (Venezia). Di Luigi Ghirri Quodlibet ha pubblicato Lezioni di fotografia (2010).

 

HANNO DETTO

Siamo davvero soddisfatti e emozionati – dichiara l’assessora a educazione e conoscenza Raffaella Curioni – di lanciare oggi la nona edizione di Giovane Fotografia Italiana: un progetto generoso che riconosce, accompagna e premia i giovani talenti. In questi nove anni è stata fondamentale la collaborazione tra il Comune, che lavora costantemente per rendere Reggio Emilia una città attrattiva per i giovani, e i privati che credono in questo obiettivo e lo sostengono. Giovane Fotografia Italiana dimostra che attraverso l’arte si può trovare il proprio posto nel mondo. Il percorso di questo progetto importantissimo è sempre più contemporaneo e internazionale, grazie a preziose partnership che permettono un’apertura al mondo. Quest’anno GFI si arricchisce inoltre di una novità importante, con l’intitolazione del premio a Luigi Ghirri. Crediamo che Giovane Fotografia Italiana sia un progetto che rappresenta nel migliore dei modi la città di Reggio Emilia.

Giovane Fotografia Italiana – afferma l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti –  è un progetto prezioso, atteso dai giovani artisti perché rappresenta un reale trampolino di lancio per il mondo della fotografia nazionale e internazionale. Viene curato con amore dai curatori e dallo staff, amore che emerge in modo evidente nei diversi allestimenti proposti ogni anno in mostra. Giovane Fotografia Italiana è sì un premio, ma anche un percorso di formazione che dà dignità professionale al lavoro e al talento degli artisti che partecipano. Il tema di quest’anno, Possibile, evoca la necessità di trovare l’energia per superare l’inverno da cui proveniamo, in linea col tema generale del festival Fotografia Europea, Un’invincibile estate, mettendo in campo pensieri e potenzialità per immaginare un futuro visionario. L’intitolazione del premio a Luigi Ghirri rappresenta l’intreccio che lega la città di Reggio agli eredi, che si sta concretizzando in un percorso condiviso importante.

Quest’anno Giovane Fotografia Italiana – sottolinea il curatore Daniele De Luigi – compie dieci anni. È un progetto cresciuto in modo costante fino a diventare un appuntamento importante, con una sua fisionomia e una sua rilevanza nel panorama nazionale dei premi dedicati alla fotografia. Abbiamo sempre chiesto agli artisti di aiutarci a capire la complessità, usando nuovi alfabeti e pensando per immagini, chiedendo costantemente aiuto alle parole e all’eredità intellettuale di Luigi Ghirri. Dagli anni Novanta a oggi i cambiamenti nel mondo della fotografia e della creazione di immagini sono stati enormi ed è fondamentale continuare a chiedersi quale sia la necessità della fotografia, per citare Ghirri, come strumento di conoscenza. Siamo davvero grati agli eredi che hanno scelto di vedere il nesso che lega la ricerca di Giovane Fotografia Italiana a quella di Luigi Ghirri.

Per l’altra curatrice Ilaria Campioli:  “Giovane Fotografia Italiana è un appuntamento davvero importante come è risultato evidente  quando, a maggio 2020, abbiamo deciso di ripartire dopo il lockdown proprio dai giovani fotografi per capire i mesi da cui arrivavamo, costruendo percorsi e progetti insieme, dalla mostra Spazio Libero alla scorsa edizione di GFI. Crediamo che l’intitolazione del premio a Luigi Ghirri rappresenti un nuovo punto di partenza. Così come Ghirri, la nostra ricerca si muove nella direzione di una fotografia pensata come immagine, contaminata da altri media, e così come Ghirri la nostra attenzione è rivolta ai giovani (si pensi alle sue lezioni di fotografia). Il tema POSSIBILE è strettamente intrecciato ai giovani, portatori naturali di una capacità di pensare in modo diverso e raccontare quelle storie che ancora non sono state raccontate, le cosiddette immagini potenziali, quell’immagine che ancora non esiste.

Io e mia sorella Ilaria siamo davvero felicissime – dichiara Adele Ghirri – di questa nuova storia che inizia qui oggi. Ci ha sempre colpite l’uso delle immagini nei progetti di Giovane Fotografia Italiana, un uso non convenzionale, aperto verso il mondo e capace di superare l’idea della fotografia come testimonianza o documentazione. Mio padre durante il suo percorso, si circondava di tantissimi artisti, in molti casi anche molto più giovani di lui, creando con loro un dialogo e uno scambio reciproco. In questo senso, l’intitolazione di questo premio per noi suggerisce la possibilità di utilizzare l’eredità di Luigi Ghirri come uno spunto per esplorare le possibilità della fotografia come linguaggio, conservando uno sguardo leggero e giocoso, aperto al possibile. Il 2022 segna il trentennale dalla scomparsa di Luigi Ghirri e l’intitolazione di questo premio in occasione di questa edizione di GFI per noi rappresenta la capacità viva di Ghirri di rimanere in dialogo con la città di Reggio Emilia.

 

LA CALL – DAL 28 OTTOBRE

Dal 28 ottobre artiste e artisti under 35 italiani, anche se residenti all’estero, e stranieri residenti in Italia potranno partecipare all’open call di Giovane Fotografia Italiana. Tutte le modalità di partecipazione alla call e il bando si trovano sul sito di GFI https://gfi.comune.re.it/open-call-2022/

I candidati dovranno proporre entro il I dicembre tramite la piattaforma Picter (https://www.picter.com) un progetto artistico inedito realizzato attraverso diversi media, dalla fotografia alla videoinstallazione, costituito da una serie di immagini, da una descrizione e da una proposta di allestimento che rifletta sul tema prescelto quest’anno: “Possibile” e in dialogo con l’argomento individuato da Fotografia Europea 2022 Un’invincibile estate.

Questa affascinante tematica che apre molti orizzonti, confermando la natura propositiva di Giovane Fotografia Italiana, è intesa come la capacità di vedere le cose superando la definizione già data per immaginare infinite potenzialità ed è vista come una possibile strada per riflettere, grazie alle trasformazioni del medium fotografico, su argomenti complessi e sulle immagini latenti che sono in grado di restituire un’altra narrazione e di raccontare un’altra storia.

 

IL CONCEPT

Il concept di questa nona edizione “Possibile” è ispirato all’ultimo saggio di Leonardo Caffo (Essere Giovani. Racconto filosofico sul significato della adolescenza, Ponte alle Grazie), in cui l’ “essere giovani” rappresenta quello stato che permette di non farsi ingabbiare dalle regole e dalle convenzioni, di saper vedere sé stessi e il mondo circostante fuori dei ruoli già assegnati e dai destini già scritti. È una condizione che va oltre la soglia anagrafica: da Pascoli, fino a Ghirri e Wenders; è la capacità di vedere le cose non imparandone la definizione già data, ma immaginandone le infinite potenzialità. Le recenti trasformazioni del medium fotografico offrono sempre più possibilità per trovare nuovi modi di affrontare tematiche e argomenti complessi. Continui spostamenti di campo che permettono di dare spazio a tutte quelle immagini latenti in grado di tracciare un’altra narrazione, raccontare un’altra storia. Giorgio Parisi, recentemente insignito del Premio Nobel per la fisica, ci insegna come siano proprio gli elementi differenti, che eccedono, che non si conformano, quelli da cui partire per provare a descrivere i sistemi complessi in cui ci troviamo tutti noi oggi ad abitare.

 

LA GIURIA DELLA CALL

I sette progetti finalisti saranno selezionati da una giuria, che comprende i curatori della mostra Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, assieme ai rappresentati dei partner internazionali Krzysztof Candrowicz del Fotofestiwal Łódź, Chiara Fabro del festival Panoràmic di Granollers a Barcellona e Shoair Mavlian del Photoworks Festival di Brighton.

I risultati della selezione verranno comunicati via e-mail entro il 6 gennaio 2022 e pubblicati sul sito gfi.comune.re.it

 

NUOVI PARTNER

Quest’anno Giovane Fotografia Italiana che è co-finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, insieme ad ANCI, vede oltre alle collaborazioni consolidate di GAI Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Photoworks Festival di Brighton, e del Festival Panoràmic di Granollers di Barcellona, una new entry europea: il festival polacco Fotofestiwal Łódź.

 

LA MOSTRA

Le sette ricerche fotografiche prescelte saranno presentate a Reggio Emilia in una mostra collettiva nei Chiostri di San Domenico, nell’ambito dell’edizione 2022 del festival Fotografia Europea, in programma dal 29 aprile al 12 giugno 2022, che propone come tema guida Un’invincibile estate, ispirata dalla frase dello scrittore e filosofo francese Albert Camus “Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate”. Durante le giornate inaugurali del Festival verrà attribuito il premio Luigi Ghirri e gli artisti avranno l’opportunità di raccontare il loro lavoro in conferenze e visite guidate, nel palinsesto  degli incontri proposti dal festival Fotografia Europea, con la partecipazione di curatori e dei rappresentanti dei partner istituzionali.

 

I MEMBRI DELLA GIURIA

Ilaria Campioli è curatrice della sezione di fotografia di Palazzo dei Musei a Reggio Emilia. Ha lavorato per il Museo del Louvre, per la Collezione Maramotti e per il festival Fotografia Europea per cui ha curato diversi progetti, alcuni dei quali dedicati ai libri fotografici. Ha collaborato con Joan Fontcuberta, Erik Kessels e Sarah Moon seguendone in particolare la produzione editoriale. Dal 2018 è curatrice del premio Giovane Fotografia Italiana. Lo scorso settembre ha curato la mostra “Luigi Ghirri. The Marazzi Years” ospitata a Palazzo Ducale di Sassuolo.

Krzysztof Candrowicz, direttore artistico e ricercatore è cofondatore membro della Foundation of Visual Education e del Fotofestiwal di Lodz in Polonia. Nel 2013 è nominato direttore artistico della Triennial of Photography di Amburgo e dal 2018 lavora come curatore per CICLO Biennial a Porto. Lavora a livello internazionale come curatore e professore ospite in numerose organizzazioni, musei, scuole, festival e come giurato in diversi progetti e premi, tra i quali i Rencontres d’Arles, Deutsche Börse Photography Prize, Hasselblad Award, Robert Capa Award e molti altri.

Daniele De Luigi è curatore di arte e fotografia contemporanea alla Fondazione Modena Arti Visive, dove ha curato mostre personali (tra cui Willie Doherty, Stefano Arienti, Kenro Izu, Quayola) e collettive. Ha contribuito più volte al programma espositivo del festival Fotografia Europea ed è curatore dal 2012 del premio Giovane Fotografia Italiana. Insegna pratiche di allestimento presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze, di cui è membro del Comitato scientifico.

Chiara Fabro è fotografa e dirige la produzione di due festival internazionali di fotografia in Spagna: Festival Panoràmic Granollers e SCAN Tarragona. Per quest’ultimo coordina FULL CONTACT, attività dedicata alla scoperta e promozione di giovani fotografi emergenti. Dal 2016 lavora come coordinatrice di progetti e docente di fotografia presso Grisart, scuola internazionale di fotografia di Barcellona.

Shoair Mavlian è direttrice di Photoworks e dal 2011 al 2018 è stata assistente curatrice nella sezione fotografia e arte internazionale della Tate Modern, Londra. Ha una formazione in pratica della fotografia artistica e in storia della fotografia, con particolare riferimento ai temi del conflitto e della memoria, la fotografia dell’America centrale e latinoamericana e le pratiche contemporanee emergenti. Nel 2018 è stata nominata da Apollo Magazine nella rubrica ‘40 under 40 Europe’ tra le persone giovani più influenti nel mondo dell’arte europea.

 

CONTATTI

Comune di Reggio Emilia – Servizi Culturali – piazza Casotti 1/C – 42121 Reggio Emilia – tel. 0522 456766 – 456032 | gfi@comune.re.it – www.gfi.comune.re.it | www.fotografiaeuropea.it – fb e ig @culturareggioemilia

















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