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Aperture straordinarie dei musei statali, eventi diurni e serali. In arrivo le “Giornate europee del patrimonio”, il 25 e 26 settembre

Tornano le “Giornate europee del patrimonio”, momento internazionale di riflessione e di fruizione dei beni culturali. La Regione Emilia-Romagna ne anticipa l’avvio lanciando un incontro dedicato ai progetti più interessanti di partecipazione e inclusione legati alla fruizione del patrimonio culturale, sviluppati all’interno del territorio regionale.

Trekking multisensoriali nell’Appennino bolognese, pratiche di rigenerazione abitative per giovani generazioni, un progetto multidisciplinare di archeologia pubblica e partecipata. Sono  solo alcuni degli esempi concreti al centro del webinar “Il diritto al patrimonio: partecipazione e inclusione in Emilia-Romagna”, in programma venerdì 24 settembre  in diretta streaming dalla Mediateca “Guglielmi” di Bologna, dalle 9:30 alle 13, in collaborazione con LepidaTV (canale 118 del digitale terrestre), sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Servizio Patrimonio culturale e sul canale YouTube della Direzione regionale Musei.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione tra il Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna e la Direzione regionale Musei Emilia-Romagna – Ministero della Cultura, contribuisce a inaugurare le “Giornate Europee del Patrimonio”, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, che sabato 25 e domenica 26 settembre, anche in Emilia-Romagna, propone visite guidate nei musei e nei luoghi della cultura (statali e non), aperture straordinarie dei musei statali con ingresso al costo simbolico di un euro e iniziative online, con eventi diurni e serali. Il tema scelto per questa edizione, “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, richiama sull’obiettivo comune: riflettere sulle strategie più efficaci per estendere la fruizione del patrimonio a tutti i cittadini, includendo ogni fascia d’etÍ , persone con disabilità, gruppi etnici e minoranze presenti sul territorio.

In particolare, durante l’incontro web verranno presentati   casi concreti che dimostrano come si stiano radicando, in Emilia-Romagna, i principi enunciati dalla Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società.

Verranno presentati i trekking multisensoriali nell’Appennino bolognese del progetto “Memoria, arte e natura a occhi chiusi”, organizzato dall’associazione “La Girobussola” (con un focus sull’itinerario che collega il Museo nazionale etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto alla Rocchetta Mattei); i progetti “CresCE solo SE sogNAta” e “Ina casa: una casa per uno una casa per tutti. Pratiche di rigenerazione per giovani generazioni”, realizzati a Cesena nell’ambito del concorso “Giovani per il Territorio”; “Il Cammino dei campanari. Il senso delle campane e il futuro”, organizzato dalle quattro associazioni campanarie emiliane, aperto a tutti e fruibile in diverse modalità (partenza dal Santuario della Madonna di San Luca a Bologna il 5 settembre, arrivo il 29 alla Basilica di San Pietro a Roma); il progetto multidisciplinare di archeologia pubblica e partecipata “Veleia Project”, dedicato all’area archeologica di Veleia a Lugagnano Val d’Arda (Piacenza).  E ancora i progetti, gli interventi e le collaborazioni realizzati, per aumentare l’inclusività, nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il libro illustrato “Una terra fantastica. Tra natura e folletti nel Parco della Vena del Gesso Romagnola”, promosso dall’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Romagna.

L’incontro verrà tradotto in lingua Lis per le persone non udenti grazie alla collaborazione con il Consiglio Regionale Ente Nazionale Sordi dell’Emilia-Romagna e sarà sottotitolato a cura del Coordinamento Fiadda Emilia-Romagna nell’ambito del progetto “ACCESs”.

















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