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Saranno commemorati lunedì a Carpi i sedici martiri dell’agosto 1944

Piazza Martiri (foto di Fabio Troni) Facebook Comune di Carpi

Sono passati 77 anni dell’eccidio fascista avvenuto il 16 agosto davanti al Palazzo dei Pio, e lunedì prossimo la città lo ricorderà come ogni anno, con una cerimonia sul luogo dove le vittime – 16 civili inermi – caddero sotto il piombo dei repubblichini.

L’appuntamento nella piazza che da quell’episodio prese il nome, sarà preceduto dalla deposizione di una corona al cippo dei caduti di via Guastalla; poi alle 9:15 è previsto il ritrovo di autorità e familiari in Piazza dei Martiri, davanti al Monumento ai Caduti. Seguiranno, alle 9:30, la deposizione di una corona e una benedizione, quindi, alle 9:45, il saluto ufficiale del Sindaco a nome dell’Amministrazione Comunale.

Alle Pubbliche Amministrazioni invitate è stato chiesto di partecipare con il civico gonfalone, e alle associazioni con le bandiere. La banda “Città di Carpi” accompagnerà l’iniziativa, che si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid-19.

L’ECCIDIO

L’eccidio del 16 agosto 1944 avvenne dopo un rastrellamento di circa 120 civili nel territorio fra Rio Saliceto e Carpi, per rappresaglia in seguito all’uccisione di un repubblichino, avvenuta il giorno di Ferragosto tra Migliarina e la città: dopo esser stati torturati, sedici dei fermati furono portati al tramonto in piazza, fatti sdraiare sul selciato e fucilati a terra dalla “brigata nera” alle 20, contemporaneamente alla sepoltura del fascista giustiziato dai partigiani; poi i corpi furono lasciati sul posto fino all’indomani. Testimone oculare dei cadaveri abbandonati a terra, la mattina dopo, fu anche Liliana Cavani, che aveva 11 anni: la regista concittadina nel 2018 tenne l’orazione ufficiale alla cerimonia del 74° anniversario.

Sette dei fucilati erano carpigiani (fra loro cinque di Fossoli e uno di Migliarina), altri sei di Rio Saliceto, uno di Mirandola, uno di San Felice sul Panaro e uno milanese, probabilmente sfollato a Carpi: quasi la metà aveva fra i 20 e i 29 anni, il più giovane ne aveva 18, il meno giovane 61. Altre tre persone erano state assassinate durante le operazioni di rastrellamento.

 

 

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