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Attivi questa estate sul territorio appenninico i volontari dell’Operazione Mato Grosso

Saranno attivi nel territorio appenninico per tutta l’estate alcuni ragazzi che sostengono l’Operazione Mato Grosso: risiederanno a Cola dove realizzeranno lavori il cui ricavato andrà a sostenere le missioni in America Latina dove vengono portati avanti progetti sociali ed educativi in aiuto ai poveri. Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato che anche tramite lavori vari (sgomberi, traslochi, manutenzione verde, imbiancature, ritiro ferro, vestiti e oggetti da mercatino) sostiene più di cento missioni in quattro stati in America Latina (Bolivia, Perù, Ecuador e Brasile), attraverso interventi di tipo sanitario (ospedali e case di cura), educativi (scuole e asili), aiuto poveri (costruzione di case, distribuzione di viveri) e altre attività.

Nello specifico, quest’estate un gruppo di circa venti ragazzi, provenienti dalla Brianza, hanno deciso, dopo l’esame di maturità, di ritrovarsi con il desiderio di vivere un’avventura a servizio degli altri. Saranno ospitati per tutta estate dalla parrocchia di Cola.

“Come già fatto in passato – spiegano i ragazzi di Operazione Mato Grosso – vorremmo realizzare una raccolta di residui di ferro e di indumenti usati nel comune di Castelnovo ne Monti e nei comuni limitrofi, con lo scopo di raccogliere fondi per le nostre missioni. La raccolta verrà svolta principalmente nel mese di agosto. Passeremo casa per casa a volantinare per avvisare la comunità. Siamo anche a disposizione per piccoli lavori domestici quali sgomberi, manutenzione verde, imbiancature. Lasciamo anche i nostri numeri di telefono di riferimento nel caso qualcuno volesse contattarci”. I numeri sono 351 8857144 (Irene), 389 9075042 (Matteo) e 375 5372058 (Giosuè).

Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato gratuito di ispirazione cattolica, nato in Val Formazza (Verbania) nel 1967, da un’intuizione di Don Ugo de Censi. Un gruppo di giovani decide di andare in Brasile nello stato del Mato Grosso, a Poxoreo, per costruire una scuola e un ambulatorio medico. Tornati in Italia, il desiderio di aiutare le popolazioni più sfortunate non si placa, anzi, si fa più intenso. Decidono di formare gruppi per continuare a organizzare nuove spedizioni sostenute dal ricavato dei loro lavori. Dopo più di 50 anni dalla prima spedizione, l’Operazione Mato Grosso ha voluto mantenere il suo profilo aconfessionale e di autonomia da vincoli istituzionali. Oggi conta più di 500 volontari nelle missioni.

















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