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Lapam Comunicazione: sostenere le imprese del comparto che hanno perso un terzo del fatturato nel 2020

Iva agevolata, con aliquota del 5% o del 10%, per la stampa su carta o cartone riciclati, credito di imposta di almeno il 50% per depliant, volantini, manifesti ecc… Sono queste le principali proposte di Lapam Confartigianato al Governo per dare una boccata d’ossigeno al settore tipografico e grafico messi in ginocchio dal Covid 19. A parlarne è Riccardo Cavicchioli, Presidente Lapam Confartigianato Comunicazione.

“Le attività del settore tipografico e grafico applicato alla tipografia – sottolinea Cavicchioli – che erano già state duramente colpite dal cambiamento epocale subìto negli anni scorsi, sono state ulteriormente investite dalla crisi Covid-19 che ha contribuito ad accelerare il cambiamento già in atto, peraltro agevolato anche dai numerosi incentivi dedicati al settore digitale che, seppure strategici per lo sviluppo delle imprese italiane, hanno comunque distolto l’attenzione dal settore tipografico. A seguito delle restrizioni alla mobilità e all’aggregazione per combattere l’epidemia – continua il Presidente Lapam Comunicazione – si sono drasticamente ridotti eventi pubblici, convegni, congressi, fiere e meeting aziendali, con conseguente pesante flessione nel settore della pubblicità che interessa la produzione di volantini, depliant, cataloghi e relativa progettazione grafica, il cui fatturato è diminuito nel 2020 del 15,7%. La riduzione è poi stata accentuata dal crollo del turismo, sia per vacanza che per lavoro, che ha fortemente impattato su tutto l’indotto”. Cavicchioli prosegue e porta altri dati: “La ricognizione condotta ad inizio 2021 da Confartigianato Lapam sulle micro e piccole imprese mette in evidenza che le imprese della comunicazione, che si occupano di grafica e tipografia, registrano per il fatturato del 2020 un taglio di un terzo (-33,7%) rispetto all’anno precedente, una riduzione di oltre otto punti superiore a quella registrata dalla media delle micro e piccole imprese (-25,5%). Sono cifre che fanno davvero impressione e dicono quanto drammatica sia la situazione in questo settore. Con dati come questi – conferma il presidente Lapam Comunicazione – si rendono assolutamente necessarie alcune misure di urgenza per tamponare una situazione già molto complicata che rischia di provocare la chiusura di molte aziende del settore e che a sua volta creerebbe problemi di emergenza sociale causati dalla perdita dell’impiego di numerosi dipendenti spesso difficilmente ricollocabili nel mondo del lavoro”.

Il finale è sulle proposte Lapam: “Una prima risposta a questo problema sarebbe prevedere per le aziende il credito d’imposta di almeno il 50% sulla pubblicità per includervi anche la pubblicità realizzata tramite depliant, brochure, volantini, manifesti ecc.. visto che la norma ad oggi prevede il credito solo per un incremento della pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. A questa misura si potrebbe aggiungere un’aliquota IVA agevolata per la stampa su supporti riciclati o riciclabili, nell’ottica della transizione ecologica. “Se le aziende trasformatrici potessero adottare un’aliquota IVA ridotta, al 5% o al 10%, per la stampa di altri prodotti diversi da giornali e libri effettuata su supporto cartaceo riciclato – conclude Cavicchioli -, questa si tradurrebbe in prezzi più concorrenziali dei prodotti eco compatibili da parte dei consumatori”.
















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