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Scuola, incontro su spazi e trasporto pubblico. La Provincia di Modena cerca nuovi spazi in affitto

Copyright e autore dell’immagine Roberto Brancolini

«In vista dell’avvio del prossimo anno scolastico, la Provincia cerca nuovi spazi in affitto da mettere a disposizione delle scuole superiori. Per favorire questa ricerca stiamo predisponendo anche un bando pubblico con il duplice obiettivo di garantire a settembre una didattica in presenza al 100 per cento e la riduzione dell’affollamento negli edifici».

Lo ha annunciato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, nel corso di un incontro on line, mercoledì 12 maggio, con i rappresentanti di Amo, Seta, delle associazioni degli studenti e dei genitori per fare il punto sulla ripartenza delle lezioni e le prospettive in vista del prossimo anno scolastico.

Nel bando della Provincia sarà specificato che servono spazi con determinate caratteristiche di idoneità sotto il profilo strutturale, antincendio, igienico sanitario e dimensionale; nel frattempo sono già stati avviati contatti con i Comuni, sede di istituti superiori.

Nel corso dell’incontro Tomei ha fatto anche il punto sullo sforzo messo in campo dalla Provincia che prevede un mix di soluzioni, anche straordinarie, compresi appunto gli edifici in locazione, per garantire gli spazi a una popolazione scolastica che quest’anno raggiunge la quota record di oltre 35.500 studenti.

E grazie agli interventi programmati negli anni scorsi, ha annunciato Tomei, la Provincia sta concludendo i lavori di ampliamento del Selmi di Modena e del polo di Vignola, con una spesa di quasi cinque milioni di euro, e sta pianificando per l’estate nuovi interventi di adeguamento in diversi istituti.

Sul tema dei trasporti, infine, Tomei ha sottolineato che «così come la Provincia sta predisponendo un bando per la ricerca di nuovi spazi scolastici, per l’avvio del prossimo anno scolastico, auspico che anche Amo e Seta  si adoperino per assicurare la massima copertura del servizio, reperendo con celerità e piena trasparenza sul mercato i mezzi necessari ad assicurare un’articolazione del trasporto scolastico adeguato alle necessità degli studenti e delle scuole. Questo ovviamente – conclude Tomei – può essere fatto solo dopo un’accurata analisi tecnica ed economica dei fabbisogni, sia dal punto di vista finanziario che organizzativo».

Nel corso della discussione Silvia Menabue, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, ha ribadito la necessità «di adeguare i trasporti in caso di presenza al 100 per cento, perché la sperimentazione del doppio orario non ha funzionato», tema ripreso da Alberto Rebecchi, referente dei presidenti dei Consigli di istituto, da Gabriella Borbeggiani, del coordinamento genitori democratici, e Massimo Malagoli, dell’associazione genitori delle scuole cattoliche,  tutti contrari al doppio orario «da non riproporre in futuro per garantire una maggiore stabilità, visto che quest’anno l’orario è cambiato sette volte». concetto ripreso da Giovanna Morini, dirigente dell’istituto Muratori-San Carlo di Modena, e da tutti i dirigenti scolastici intervenuti.

Sui trasporti, infine, i rappresentanti di Amo e Seta hanno sottolineato gli sforzi effettuati, con 80 mezzi in più messi a disposizione per il territorio modenese dall’inizio dell’anno scolastico.

 
















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