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“Modena città Interculturale” si sposta alla Casa delle Culture

Il progetto Modena città interculturale si sposta alla Casa delle Culture e in via Wiligelmo 80 trova la sua naturale collocazione da cui partire “per costruire un processo reticolare in grado di sollecitare l’intero territorio”, come sottolinea l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli.

Da tre anni Modena aderisce infatti alla Rete delle Città Interculturali del Consiglio di Europa e in questi ultimi mesi è stato completamente rivisto l’assetto organizzativo riprogrammando anche le attività del prossimo biennio attraverso la collaborazione tra soggetti diversi del territorio

“L’idea che ci guida – continua Pinelli – è quella di rendere l’intercultura un asse strategico e trasversale a diversi settori di intervento; abbiamo quindi riprogrammato le attività del biennio anche grazie al finanziamento europeo ricevuto per il progetto Itaca contro le discriminazioni”.

Proprio nell’ambito del progetto Itaca, insieme agli altri Comuni partner, attraverso un questionario strutturato a cui hanno preso parte molti settori, sono state ricostruire le azioni promosse dall’amministrazione in tema di contrasto alle discriminazioni razziali, permettendo così di comporre un quadro articolato delle attività in essere. L’elaborazione del questionario da parte dell’Istituto Ismu di Milano sarà la base per un percorso di formazione sui temi dell’intercultura, rivolto al personale comunale, che vedrà coinvolti anche i principali stakeholders soprattutto del Terzo Settore.

Questo mese si svolgeranno, inoltre, una serie di incontri con i Poli del servizio sociale territoriale per creare possibili sinergie sulle attività in programma, in risposta alle specificità di ciascun territorio. E, in tal senso, è stata realizzata una mappatura che ha visto il coinvolgimento delle associazioni straniere presenti in città alle quali sono stati chiesti, tra l’altro, temi di interesse per costruire una collaborazione con l’amministrazione comunale in diverse articolazioni.

Prosegue inoltre il percorso “La lingua come strumento di intercultura” avviato con le associazioni di volontariato che in città offrono attività di alfabetizzazione rivolte a persone migranti. Partendo dal lavoro di ricerca promosso dal Crid (Centro Interdipartimentale sulle Discriminazioni) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si sono già approfonditi i temi dell’apprendimento della lingua in età adulta e le potenzialità del bilinguismo. Nei prossimi mesi saranno coinvolte anche altre associazioni, il Multicentro Educativo MeMo del Comune e il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, proponendo occasioni di confronto e di scambio per il miglioramento dell’offerta.

Il programma del progetto che ora si avvale del coordinamento di Eleonora Costantini, ricercatrice Unimore e già vice presidente della Cooperativa Sociale Caleidos, è coordinato da un Tavolo di cui fanno parte l’assessora alle Politiche Sociali e alcune figure del Settore, referenti del Progetto Europa, referenti della Casa delle Culture e del Centro Stranieri. Nei mesi scorsi il gruppo ha sottoposto all’approvazione della Giunta un documento che illustra gli indirizzi delle attività, e incardina le azioni progettuali all’interno delle priorità operative dei diversi settori con i quali è stato promosso un Tavolo Intersettoriale per dare vita a una progettazione nel medio e lungo periodo (vi partecipano le aree Politiche giovanili, Cultura, Pari Opportunità, Istruzione, Sicurezze).

















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