Proseguono fino al 5 febbraio compreso le misure emergenziali per abbassare i livelli molto alti di inquinamento rilevati dalle stazioni di monitoraggio di ARPAE nel territorio bolognese come in gran parte della regione.
Le limitazioni riguardano i Comuni dell’agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
Queste le misure emergenziali che si aggiungono a quelle strutturali già previste dal lunedì al venerdì:
– divieto di circolazione per i diesel euro 4,
– divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle,
– abbassamento del riscaldamento fino a un max di 19° nelle case e 17° in attività produttive e artigianali,
– divieto di combustione all’aperto,
– divieto di sosta con motori accesi,
– divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.
Sono previste deroghe a tutela di particolari necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro.
In tutti i Comuni (esclusi quelli montani) è invece sempre valido – da ottobre ad aprile – lo stop agli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico inferiori a 3 stelle (compresi anche i caminetti a legna aperti).
Per avvertire i cittadini interessati quando scattano le misure emergenziali e le domeniche ecologiche, è attivo il servizio gratuito di alert sms (o mail) della Città metropolitana.
È inoltre disponibile l’app “Che Aria è”, sviluppata dalla Fondazione Innovazione Urbana, attraverso cui i cittadini possono avere un’informazione semplice e costante sullo stato della qualità dell’aria, ricevere suggerimenti e consigli sui comportamenti corretti che riducano l’impatto dell’inquinamento atmosferico e i rischi per la salute.