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Al Sant’Orsola di Bologna partono i lavori per la Torre Biomedica

Non si ferma l’ampio progetto di potenziamento delle strutture e dei servizi per la didattica e per la ricerca nel complesso del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Sono partiti infatti i lavori che danno l’avvio alla realizzazione della Torre Biomedica, con la prima fase legata alle indagini geologiche, geotecniche e agli scavi archeologici. Inoltre, è stata inaugurata la nuova Aula Magna di Medicina che completa l’intervento di recupero del Polo Cardio-Toraco-Vascolare (Padiglione 23). Le nuove opere sono state presentate questa mattina dal rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini e dalla direttrice generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Chiara Gibertoni.

 

LA TORRE BIOMEDICA

I lavori per la realizzazione della Torre Biomedica sono partiti: la prima fase è quella destinata alle opere propedeutiche, ovvero indagini geologiche e geotecniche, e scavi archeologici. In parallelo, inoltre, è in corso la gara di appalto integrato per la progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera.

Il complesso della Torre Biomedica nasce dalla volontà di realizzare una struttura moderna che possa garantire per i prossimi decenni la formazione e lo sviluppo della ricerca a livello internazionale all’interno del Policlinico di Sant’Orsola. Il progetto – un intervento da 29 milioni di euro complessivi che coinvolge l’Università di Bologna e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – comprende due edifici, uno dedicato alla ricerca scientifica e uno destinato alle attività didattiche. L’area dell’intervento è quella che attualmente ospita l’isola ecologica (Padiglione 22) e la palazzina CUP (Padiglione 17).

Il primo edificio, la Torre Biomedica, sarà di sette piani, di cui due interrati e cinque fuori terra, per una superficie totale di circa 10.000 metri quadrati: ospiterà i docenti e i ricercatori dei dipartimenti di Area Medica dell’Alma Mater. Il piano terra sarà dedicato principalmente all’area amministrativa, con uffici e aule meeting, mentre i quattro piani superiori saranno dedicati totalmente ad ospitare laboratori scientifici. Tutti gli spazi saranno non solo attrezzati con le più moderne tecnologie ma saranno anche completamente flessibili dal punto di vista funzionale e degli impianti, in modo da poter adattarsi facilmente ad ospitare le attrezzature e le tecnologie del futuro.

Il secondo edificio, il padiglione didattico, sarà invece composto da tre piani, di cui uno interrato, per una superficie complessiva di circa 2.400 metri quadrati. La struttura è pensata per soddisfare le esigenze dell’intera offerta formativa di ambito medico dell’Università di Bologna, e per favorire anche nuove attività destinate a studenti, dottorandi e assegnisti di ricerca (coworking, sperimentazione, divulgazione). Al piano terra ci sarà un’aula didattica da 150 posti, mentre il primo piano ospiterà due aule magne da 110 posti.

A collegare i due edifici ci sarà un percorso pedonale che, partendo dal viale centrale alberato accanto all’ingresso del padiglione didattico, attraverserà una “piazza” con una copertura vetrata fino ad entrare nell’atrio, anch’esso vetrato, della Torre Biomedica e arrivare nel giardino d’inverno: un’area verde che potrà ospitare incontri ed eventi di divulgazione.

L’AULA MAGNA DI MEDICINA

Si completa inoltre il recupero dell’ex Padiglione di Oculistica, che ospita ora l’area di ingresso del Polo Cardio-Toraco-Vascolare del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (Padiglione 23).

L’intervento ha previsto il recupero funzionale degli spazi ancora inutilizzati al piano terra e al primo piano, che è stato ampliato per realizzare la nuova Aula Magna di Medicina dell’Università di Bologna. L’operazione, appaltata dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, vale circa 2,5 milioni di euro.

Al primo piano dell’edificio sono stati ricavati circa 160 metri quadrati che ospitano una biblioteca e due piccole aule. L’area della nuova Aula Magna comprende invece circa 280 metri quadrati, per uno spazio che può ospitare fino a 200 posti.

 

















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