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Scuole superiori, il presidente Tomei: “Riaprire al più presto, ragazzi penalizzati”

«Occorre riaprire al più presto le scuole superiori. Noi siamo pronti per riportare in classe i ragazzi anche al 75 per cento, grazie al lavoro fatto nelle scorse settimane, in collaborazione con le scuole, le autorità scolastiche, la Prefettura e la Regione per riaprire le scuole superiori in presenza».

Lo afferma Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, a proposito del rinvio al 25 gennaio della ripresa delle lezioni in presenza nelle scuole superiori della regione, prevista per oggi lunedì 11 gennaio.

Tomei comprende la delusione dei ragazzi, delle famiglie e degli insegnanti perché «la scuola vuol dire anche socialità, confronto e scambio di esperienze che aiutano a crescere e formare cittadini consapevoli. La pandemia sta privando finora una intera generazione di un passaggio fondamentale nella formazione non solo culturale ma anche personale; i ragazzi si sentono abbandonati, penalizzati e privati di un diritto all’istruzione e alla socialità, fondamentali a questa età».

Per Tomei «la didattica a distanza non può essere l’unica risposta» anche perché «le scuole hanno dimostrato di essere un luogo sicuro e controllato, come le fabbriche o altre attività produttive, dove distanziamenti e precauzioni sanitarie sono applicati e rispettati da tutti, a partire dai ragazzi, come abbiamo peraltro verificato all’avvio dell’anno scolastico».

Tomei auspica, quindi, una riapertura dal 25 gennaio con una quota significativa di didattica in presenza anche perché, ribadisce Tomei, «il piano concordato con i dirigenti scolastici, Amo Seta, Prefettura e Regione è pronto da tempo e fornisce tutte le garanzie; i mezzi sono stati potenziati e riorganizzati per garantire i trasporti al 50 per cento con orario scolastico unico, oppure prevedendo orari scaglionati in caso di una quota superiore di presenza a scuola».

Le scuole, conclude Tomei, «hanno già individuato le modalità e gli orari che consentiranno finalmente a tanti ragazzi di frequentare e incontrarsi di nuovo. Insomma tutto è pronto per ripartire con fiducia, proprio dalla scuola».

















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