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Covid-19: periodica comunicazione del Sindaco Muzzarelli in Consiglio sull’andamento dell’emergenza

“Occorre garantire gli ammortizzatori sociali, ma intanto è anche necessario immaginare il rilancio dell’economia, man mano che il vaccino ci condurrà fuori dall’emergenza. In questa fase gli investimenti saranno importantissimi e la piena operatività del programma europeo Next Generation Eu è una questione dirimente”.

Così il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nella periodica comunicazione sull’andamento dell’emergenza da Covid-19 nel Consiglio comunale di giovedì 10 dicembre.
Il sindaco auspicando che “a Roma, dopo l’accordo trovato sulla riforma del Mes, Governo e maggioranza riescano a chiudere definitivamente non solo il Piano Nazionale per il Recovery Fund, ma anche la sua governance”, ha ammesso “di non appassionarsi per niente al dibattito tra ‘piramidi’ e ‘task force di manager’ chiamati a gestire in maniera centralizzate le risorse della Ue. E ha ribadito che “senza il coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali non si arriverà ad una ottimizzazione di quelle risorse e ad un corretto e strategico utilizzo sui territori” rivendicando anche che “Modena può dire la sua”.
Le disposizioni in atto con il ritorno della regione in zona gialla e i provvedimenti del Governo per il periodo delle festività; la possibilità di arrivare a vaccinare gran parte della popolazione nel 2021 partendo dalle categorie prioritarie; l’andamento dei contagi nel territorio provinciale, comunale, in Cra e strutture socio-sanitarie della città sono i temi affrontati dal sindaco nell’intervento durante il quale ha spiegato in modo dettagliato i recenti provvedimenti economici che riaprono la cassa integrazione, concessa dal decreto Ristori, per ulteriori sei settimane prevedendo inoltre l’estensione della platea dei beneficiari e la proroga per le domande di accesso agli ammortizzatori sociali.
“In ottica 2021 – ha osservato il sindaco – la tutela del lavoro e dei salari è uno degli argomenti più rilevanti per la tenuta della coesione sociale e il confronto con le parti sociali sarà importante a tutti i livelli istituzionali”.
Per quanto riguarda l’andamento della pandemia sul nostro territorio “i numeri del contagio sono ancora preoccupanti e richiedono massima attenzione e cautela per riuscire a superare la seconda ondata”.
Analizzando i dati provinciali su base settimanale, si osserva come il trend mostri un’inversione di tendenza a partire dalla seconda metà di novembre, con un numero inferiore di nuovi casi giornalieri, che è ragionevole attribuire alle misure di restrizione introdotte a inizio novembre. Anche la percentuale di positivi su tamponi effettuati è calata nelle ultime due settimane di novembre e nella prima di dicembre e la tendenza statistica dell’indice Rt (ritenuto affidabile essendo stato completamente recuperato il ritardo nella refertazione dei tamponi) sembra consolidarsi sotto l’1.
Alla data del 9 dicembre i casi dall’inizio della epidemia sono 25.352; 874 i deceduti, 16.833 i guariti; 7.645 persone hanno la malattia in corso, di cui 480 ricoverati in ospedale (89 in terapia intensiva e subintensiva) e 7.165 in isolamento domiciliare. In quarantena ci sono 3.522 persone.
Per quanto riguarda il territorio comunale, i casi dall’inizio dell’epidemia a ieri sono 7.336; di questi 257 sono deceduti, 5.007 guariti e 2.072 hanno la malattia in corso.
In 10 delle 16 Cra ci sono casi Covid-19 positivi; negli ultimi giorni si è registrato un malato anche tra gli anziani della Vignolese, alla signora ricoverata in ospedale è stato riscontrato il virus solo dopo diversi tamponi negativi. Immediatamente nella struttura sono state attivate le procedure previste ed eseguito il tampone a tutti: altri due ospiti, asintomatici, sono risultati positivi mentre ai precedenti screening di novembre erano tutti negativi. Casi di positività si registrano anche in due strutture per disabili e in due Centri diurni.
Intanto, in attesa dell’ok dell’Agenzia Europea, l’Italia si prepara a gestire il piano di vaccinazione che dovrebbe consentire di riuscire ad uscire dalla pandemia nel 2021 e che, forte dell’organizzazione testata con il vaccino antifluenzale, vedrà l’Emilia Romagna, in prima linea per la logistica e la distribuzione.

















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