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Bologna: prima applicazione del nuovo “Daspo Urbano”

Con Decreto Legge nr. 130 del 21 ottobre 2020 è stata introdotta la nuova disciplina del “Daspo Urbano” che impone il divieto di accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico e lo stazionamento nelle immediate vicinanze alle persone denunciate per spaccio o per reati commessi in occasione di gravi disordini.

La precedente normativa subordinava tale provvedimento a condanne passate in giudicato mentre adesso lo si consente anche sulla base della semplice denuncia penale.

Ieri la Questura di Bologna ha emesso il primo provvedimento di tale natura nei confronti di un soggetto che il 12 novembre 2020 intorno alle 18.40 si era introdotto all’interno del Bar “Arley’s” di via Pasubio 110/A e aveva minacciato con un coltello il titolare del locale.

L’immediato intervento da parte della volante del Commissariato Santa Viola ha consentito di bloccare e denunciare l’uomo per minaccia aggravata e porto d’armi o oggetti atti ad offendere.

A tale attività sono seguiti ulteriori accertamenti da parte della locale Divisione Anticrimine della Questura di Bologna da cui è emerso che l’uomo, cittadino italiano del 1980, fosse già gravato da pregiudizi in materia di stupefacenti e la sera del 12 novembre scorso avesse agito in preda ai fumi dell’alcool.

Tali rilievi hanno permesso agli operatori di accertare la particolare pericolosità sociale della condotta esplicata e di applicare nei confronti del soggetto denunciato il “nuovo” daspo, vietando allo stesso, per la durata di sei mesi, di accedere al pubblico esercizio di via Pasubio e di stazionare nelle immediate vicinanze.

La norma, che dovrà essere convertita in legge nella prossima settimana, attribuisce dunque alle Forze di Polizia un nuovo strumento per contrastare il degrado urbano e la percezione di insicurezza che spesso ne deriva.

















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