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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: Reggio Emilia riflette su un tema che riguarda tutte e tutti

In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con le associazioni del territorio, nonostante il momento difficile legato all’emergenza sanitaria, ha scelto di non abbassare la guardia e di mantenere viva l’attenzione per prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne con la proposta di numerose iniziative.

 

Annalisa Rabitti, Assessora alle pari opportunità ribadisce “Nonostante le fatiche e i limiti del periodo dovuti all’emergenza sanitaria, è intenzione dell’Amministrazione comunale tenere viva l’attenzione e continuare a realizzare e promuovere iniziative finalizzate alla prevenzione della violenza maschile sulle donne per concretizzare l’impegno che porti al necessario cambiamento culturale. Quest’anno abbiamo lavorato con l’obiettivo di coinvolgere le giovani generazioni, concentrando l’attenzione sugli uomini, quella parte che troppo spesso non si sente chiamata in causa. La violenza di genere non è riducibile a “fatto individuale” o episodico, ma deve essere osservata e contrastata partendo dalla consapevolezza che si tratta di fenomeno culturale e collettivo: è una cosa che riguarda tutti e tutte.”

Silvia Iotti, presidente dell’Associazione Nondasola: “In questo tempo difficile e incerto che stiamo vivendo, volontarie e operatrici della Casa delle Donne hanno moltiplicato il loro impegno per continuare a dare risposte alle donne che hanno chiesto aiuto. La violenza maschile sulle donne è un fenomeno pervasivo e la pandemia ne ha messo in luce e, se possibile, amplificato la gravità. Insieme all’irrinunciabile impegno nella accoglienza alle donne, Nondasola continua ad investire in azioni di prevenzione e sensibilizzazione su un tema che riguarda e interroga tutte e tutti. Il Centro Antiviolenza è un luogo di pensiero e progettazione, un presidio consolidato capace di produrre stimoli e azioni mirate a costruire nella collettività nuova consapevolezza e attivare un solido processo di cambiamento culturale e sociale.”

Diverse le iniziative messe in campo: continua la campagna di comunicazione legata al progetto ‘WO-MEN. Insieme contro la violenza maschile sulle donne’ (promosso dal Comune di Reggio Emilia insieme ad Associazione Nondasola centro antiviolenza-Casa delle donne, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Cooperativa Il Giro del cielo, Associazione Casa d’altri, Binario49, Comune di Casina e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna),che ha coinvolto un gruppo di giovani maschi della città ed ha promosso una campagna di prevenzione che intende parlare agli uomini della città, attraverso manifesti e cubi color magenta che riportano degli emoticon utilizzati quotidianamente con i messaggi degli smartphone (pugno, bocca, cuore infranto, occhio,..) e un qr code dal quale è possibile scaricare del materiale di approfondimento selezionato dai ragazzi stessi: citazioni di autori e autrici, riflessioni e audio realizzati dai ragazzi. Il progetto ‘WO-MEN. Insieme contro la violenza maschile sulle donne’ mette in campo una serie di azioni finalizzate a non abbassare la guardia e, come suggerisce il titolo del progetto, parte dalla volontà di tenere insieme e connessi gli uomini e le donne per promuovere azioni congiunte tra il femminile e il maschile, con un coinvolgimento mirato delle giovani generazioni; donne e uomini sono intrecciati nelle relazioni quotidiane e diventa necessario che il dialogo e il confronto siano sempre più stimolati e sostenuti da tutta la comunità per attivare processi culturali di cambiamento. Diverse le azioni messi in campo come un percorso di formazione intitolato ‘Sguardi a confronto’ che ha coinvolto operatrici del Centro antiviolenza, operatori del Servizio Uomini maltrattanti e professioniste/i dei Poli territoriali quali assistenti sociali, educatori/educatrici e psicologhe dell’asl. In programma azioni all’interno delle scuole secondarie di secondo grado con laboratori di prevenzione e incontri formativi rivolti ai referenti delle istituzioni che compongono il Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile sulle donne.

Si aggiunge, sempre all’interno del progetto “WO-MEN”, l’opera che stanno realizzando i volontari e dalle volontarie di Binario49: ispirandosi all’opera dell’artista messicana Elina Chauvet, presentano per il 25 novembre un’installazione di scarpe da donna rosse in ceramica smaltata con tecnica raku, tutte in marcia. Le scarpe rosse vuote rappresentavano in tutto il mondo un messaggio di solidarietà, protesta e denuncia contro la violenza sulle donne e la sua conseguenza peggiore, il femminicidio. I modelli di scarpe sono 5 e sono state realizzate sul calco di scarpe appartenute a donne tribolate, che hanno fatto fatica. Sono scarpe povere, scarpe di chi è stata sulla strada, di chi ha vissuto l’abbandono, di chi ha subito violenza, di chi non c’è più. Sono pezzi unici, realizzati completamente a mano che gridano il dolore. Perché dietro ad ogni scarpa c’è una storia e dietro ad ogni storia ci sono state una serie di assenze di attenzione della società che, diversamente, avrebbero potuto permettere un finale diverso. In un periodo nel quale non è possibile realizzare mostre, eventi culturali e dibattiti, Binario49 ha deciso di dare vita ad una installazione che possa sempre essere fruita dall’esterno, l’opera renderà le vetrine “parlanti” dense di significato, con un messaggio che è sempre più necessario raggiunga chiunque. Le vetrine possono essere viste di giorno e sono un punto di luce nella notte, arricchendo di messaggi potenti, come l’arte può fare, il quartiere e la città tutta.

Per comunicare in modo simbolico e forte alla città e promuovere l’attenzione al tema, il Comune, su richiesta dell’associazione Zonta, illuminerà di rosso le fontane di piazza Martiri del 7 luglio, l’installazione di piazzale Marconi e i Ponti di Calatrava. Ma di rosso si tingerà la facciata del Teatro Valli, infatti la Fondazione I Teatri aderirà alla campagna ‘Neanche per finta’, in cui si chiede a teatri, istituzioni e associazioni culturali di fare piccoli gesti simbolici e di raccontarli e condividerli sui propri siti e profili social, con l’hashtag #neancheperfinta e #notonemore. Un piccolo gesto simbolico per tenere sveglie le coscienze di bambini, ragazzi, uomini. Sui palcoscenici di tutto il mondo va spesso in scena la violenza sulle donne: il teatro, l’opera, il melodramma, la danza raccontano (quasi) sempre di protagoniste tragiche, eroine dalla personalità forte, madri, mogli, figlie, sorelle che soccombono alla crudeltà di padri, fratelli, mariti, amanti, violenti, usurpatori, assassini. Quelle storie raccontate ed evocate in musica per finzione sono ancora oggi costantemente sotto i nostri occhi, possiamo anche in questo momento leggerle nelle pagine della cronaca, ogni giorno. Un Paese civile non può accettare che ciò continui ad accadere.

L’emergenza sanitaria in corso non consente di fare le iniziative in presenza programmate all’interno del Calendario Trecentosessantacinque Giorni Donna, ma l’Amministrazione non si arrende e presenta gli eventi con dirette sul web: su proposta e ideazione della prof.ssa Lorena Mussini, verranno realizzati due incontri dal titolo ‘Corpo di donna, corpo di reato’, domenica 22 novembre e domenica 6 dicembre, dalle 16.30 alle 17.30 , grazie alla collaborazione con lo Spazio Gerra, andrà in onda direttamente dalla sala di registrazione del Gerra, una tavola rotonda coordinata e moderata da Francesca Codeluppi di Sorptimist Club Reggio Emilia, alla quale parteciperanno la storica e dirigente scolastica Lorena Mussini, la ricercatrice storica e archivista Chiara Torcianti che offriranno un contributo storico a partire dal corpo di una donna potente come Matilde di Canossa, attraverseranno l’Ottocento e il Novecento in una narrazione che intreccerà il passato e il presente raccontato dalle socie e attiviste dell’Associazione Nondasola, Adriana Lusvarghi e Alessandra Campani. Il confronto intende aprire una riflessione sui fili che legano il passato al presente e gli immaginari che possono spezzare le chiusure dei pregiudizi culturali per acquisire sguardi che non eliminano la complessità, ma superano stereotipi e luoghi comuni. ‘Corpo di Donna: potere, seduzione, trasgressione. Il reato di essere donna’ sarà il titolo della conferenza del 22 novembre, mentre il 6 dicembre ‘Corpi di donne: corpi violati, corpi violabili, bottino di guerra e terreno di scontro bellico. La difficile costruzione della parità dei diritti a partire dal corpo sessuato’.

La sera del 25 novembre, alle ore 21, dalle pagine Facebook della cultura e del portale giovani del Comune di Rggio Emilia, andrà in diretta la presentazione del docufilm ‘È successo una volta. Per la prevenzione della violenza maschile sulle donne. Un racconto libero ed intimo sulle relazioni sentimentali a partire dalle esperienze vissute da ragazzi e ragazze che abitano la nostra città’ realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, da un gruppo di giovani videomaker che hanno frequentato il VideoLab promosso da Officina educativa: Lorenzo Paglia, Bettina Zironi, Francesco Bassoli, Elena Zanichelli e Giorgio Nizzoli, con la supervisione tecnica del regista Alessandro Scillitani, dell’Associazione Cine Club Reggio e Alessandra Campani ed Elisa Bianchi dell’Associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza – Casa delle Donne di Reggio Emilia e da vent’anni è impegnata con laboratori di prevenzione nelle scuole della provincia e attività di sensibilizzazione con ragazze e ragazzi della città.

Sarà presente l’Assessora alle pari opportunità Annalisa Rabitti e modererà l’incontro virtuale Valeria Perdonò, attrice e attivista di amlet_a.

Sempre mercoledì 25 novembre, alle ore 10, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia presenterà un workshop online dal titolo ‘Unimore contro la violenza di genere’. Il seminario, gratuito e rivolto a tutta la cittadinanza, approfondirà il tema della violenza di genere, i suoi costi in termini di ben-essere e l’impatto della pandemia. Parteciperanno in qualità di relatrici: Tindara Addabbo, Giovanna Badalassi, Francesca Bonomo, Claudia Canali, Laura De Fazio, Valeria Moscardino, Cecilia Robustelli, Serena Vantin, con i saluti istituzionali di Annalisa Rabitti, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia.

TEDxReggioEmilia in collaborazione con il Comune di ReggioEmilia – Pari Opportunità ha aderito al progetto globale TED WOMEN 2020 – ‘Fearless – Senza paura’ che si svolgerà il 26 novembre alle ore 17.30: una conferenza sulla capacità delle donne di essere creatrici, portatrici e fautrici del cambiamento. Durante TEDxReggioEmiliaWOMEN sarà possibile ascoltare e commentare alcuni Talk degli speaker che hanno partecipato all’evento TED. L’incontro, che si svolgerà su piattaforma online, consentendo interazioni e condivisioni in tempo reale, sarà un’occasione di riflessione e progettazione per il prossimo evento TEDx di primavera sul tema “I Talenti delle Donne” insieme alle associazioni che partecipano al Calendario di Trecentosessantacinque Giorni Donna.

Lunedì 30 novembre, dalle 14.30 alle 18.30 l’associazione Nondasola, in raccordo con la Cgil, attraverso un incontro webinar dal titolo “Donne e lavoro, tutela di una fascia debole o vantaggio competitivo per le imprese? Conciliazione vita lavoro. Come riconoscere e combattere la violenza contro le donne nelle sue molteplici forme” affronterà i temi che la pandemia Covid ha fatto riemergere con forza: l’importanza delle politiche sociali intese come strumento di sostegno alle famiglie, la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro e la questione della cultura di genere, che sembra purtroppo caratterizzare ancora le donne come le principali protagoniste nella cura della famiglia, anche a parità d’impegno lavorativo. L’incontro, pensato in epoca pre-Covid e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, rientra nel progetto ‘Lavoro. Vita. Benessere. Work life balance e parità di genere: un’opportunità per tutte e tutti’ sui temi della conciliazione vita-lavoro è oggi quanto mai attuale. L’incontro andrà in diretta sul profilo Youtube del Comune di Reggio Emilia.

Nel portale eventi.comune.re.it/cultura nella settimana del 25 novembre saranno poi ospitati diversi contenuti culturali con l’intento di promuovere una riflessione intorno al tema. Ci sarà un editoriale a cura dell’Associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza – casa delle Donne con il quale si cercherà di significare la ricorrenza come occasione per continuare a riflettere. Sarà pubblicata un’intervista a Maria Beatrice Giovanardi, la manager emiliana che da anni vive e lavora in Gran Bretagna, che, per alcune ricerche di lavoro, si è imbattuta nella definizione della parola woman data dall’Oxford Dictionary; rimanendo fortemente contrariata dalla connotazione sessista, ha promosso una petizione firmata da 34mila persone che ha portato alla storica decisione dell’Oxford Dictionary di cambiare la definizione del vocabolo donna.

Completerà il programma la proposta dello spettacolo di danza Non più Vittime del Silenzio realizzato nel 2017 all’interno del progetto Leggere per ballare, nella emozionante cornice del Teatro Cavallerizza, per la regia di Arturo Cannistrà e con il coinvolgimento delle scuole di danza del coordinamento DanzaRE (Arcadia, Danzarte, Eidos, Let’s dance, progetto Danza) e con la collaborazione della Fondazione Nazionale della Danza e dell’Associazione Nondasola. Lo spettacolo Non più vittime del silenzio ha coinvolto un gruppo di giovani ballerini e ballerine che, guidati dall’educational performer Eva Calanni, hanno riproposto in chiave moderna famose pagine di letteratura, dando plasticamente conto di un tema “drammaticamente” attuale, e condividendolo con gli studenti e le studentesse delle scuole medie superiori della città.

















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